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VI Comm: approvata proposta di legge su attività sportive

30.05.2006
14:25
(ACON) Trieste, 30 mag - AB - Approvata dalla VI Commissione consiliare (sì di DS, Margherita e Cittadini, astenuti AN e Lega Nord) la proposta di legge sulla tutela dei praticanti le attività sportive e la valorizzazione dei laureati in Scienze motorie, primo firmatario Paolo Menis (Margh).

Due articoli che modificano la legge regionale su sport e tempo libero, la 8 del 2003, che prevedeva un regolamento con le modalità di assistenza tecnica e i criteri di individuazione dei tecnici qualificati. Viene eliminata - sottolinea lo stresso Menis - questa previsione e, definendo in legge le figure professionali abilitate a esercitare negli impianti sportivi, si introduce un elemento di definitiva chiarezza e si riconosce dignità professionale a un titolo accademico finora poco valorizzato.

In pratica, nelle strutture sportive aperte al pubblico per l'esercizio di attività motorie, dovrà esserci la costante presenza di un laureato in Scienze motorie, o di un diplomato ISEF, o di un soggetto in possesso di altri titoli equipollenti. I gestori delle strutture dovranno comunicare al Comune il direttore tecnico, che sarà responsabile dei programmi e dovrà verificare il possesso della certificazione medica per l'idoneità fisica dei praticanti e il rispetto delle normative antidoping.

Sono esclude da queste disposizioni le attività di educazione fisica previste nei programmi scolastici, le attività motorie disciplinate da norme approvate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e le attività libere amatoriali esercitate in modo individuale o collettivo, anche se svolte in aree pubbliche attrezzate.

Prima di esaminare la proposta di legge, la Commissione ha sentito i rappresentanti di ACSM (Associazione culturale scienze motorie), UISP (Unione italiana sport per tutti), CSI (Centro sportivo italiano), Libertas e il preside della facoltà del corso di laurea in Scienze motorie che ha sede a Gemona, Pietro Enrico Di Prampero, che hanno espresso una generale condivisione alla legge. Di Prampero si è anche augurato che "lo sport possa insegnare a vincere senza arroganza e a perdere senza umiliazione", per svolgere appieno la sua funzione formativa ed educativa.

(immagini alle tv)