VI Comm: approvata proposta di legge su attività sportive
(ACON) Trieste, 30 mag - AB - Approvata dalla VI Commissione
consiliare (sì di DS, Margherita e Cittadini, astenuti AN e Lega
Nord) la proposta di legge sulla tutela dei praticanti le
attività sportive e la valorizzazione dei laureati in Scienze
motorie, primo firmatario Paolo Menis (Margh).
Due articoli che modificano la legge regionale su sport e tempo
libero, la 8 del 2003, che prevedeva un regolamento con le
modalità di assistenza tecnica e i criteri di individuazione dei
tecnici qualificati. Viene eliminata - sottolinea lo stresso
Menis - questa previsione e, definendo in legge le figure
professionali abilitate a esercitare negli impianti sportivi, si
introduce un elemento di definitiva chiarezza e si riconosce
dignità professionale a un titolo accademico finora poco
valorizzato.
In pratica, nelle strutture sportive aperte al pubblico per
l'esercizio di attività motorie, dovrà esserci la costante
presenza di un laureato in Scienze motorie, o di un diplomato
ISEF, o di un soggetto in possesso di altri titoli equipollenti.
I gestori delle strutture dovranno comunicare al Comune il
direttore tecnico, che sarà responsabile dei programmi e dovrà
verificare il possesso della certificazione medica per l'idoneità
fisica dei praticanti e il rispetto delle normative antidoping.
Sono esclude da queste disposizioni le attività di educazione
fisica previste nei programmi scolastici, le attività motorie
disciplinate da norme approvate dalle Federazioni sportive
nazionali, dagli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal
CONI e le attività libere amatoriali esercitate in modo
individuale o collettivo, anche se svolte in aree pubbliche
attrezzate.
Prima di esaminare la proposta di legge, la Commissione ha
sentito i rappresentanti di ACSM (Associazione culturale scienze
motorie), UISP (Unione italiana sport per tutti), CSI (Centro
sportivo italiano), Libertas e il preside della facoltà del corso
di laurea in Scienze motorie che ha sede a Gemona, Pietro Enrico
Di Prampero, che hanno espresso una generale condivisione alla
legge. Di Prampero si è anche augurato che "lo sport possa
insegnare a vincere senza arroganza e a perdere senza
umiliazione", per svolgere appieno la sua funzione formativa ed
educativa.
(immagini alle tv)