UDC: Molinaro su presa posizione Illy a Pordenone
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - "A Pordenone, il presidente
Illy ha evidenziato un insopportabile atteggiamento padronale che
rischia di avvelenare e svilire il confronto politico in Friuli
Venezia Giulia, necessario per la soluzione dei molti problemi
aperti. Ai problemi non si può rispondere con gli insulti, né con
la spasmodica ricerca di una rivincita alle sconfitte pre e post
elettorali: la propria debolezza va superata con gli alleati di
oggi e di ieri, se ancora ci sono, e non cercando lo scontro con
chi manifesta le proprie idee, interprete di aspirazioni radicate
in una parte del territorio regionale. Il Friuli c'è oggi e ci
sarà anche in futuro. Nonostante il presidente Illy e Intesa
Democratica".
Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale, Roberto
Molinaro, la presa di posizione del presidente della Regione.
"Il mondo politico, sia a livello regionale, sia a livello
nazionale, ha bisogno di un confronto sereno, con il
riconoscimento preliminare della legittimazione anche di chi non
condivide le proprie posizione - precisa il capogruppo UDC -
mentre il presidente Illy ha evidenziato scarsa o nulla
considerazione di chi non la pensa come lui. Con questo
atteggiamento, peraltro non nuovo, egli non rappresenta
adeguatamente un intero territorio, né affronta e risolve i
problemi che questo propone, che non sono un fastidio in più, ma
la quotidianità per chi è investito di una pubblica funzione, se
davvero vuole essere attento agli interessi generali e non
soltanto a quelli di pochi sostenitori".
"I nuovi e ampi orizzonti che il tempo attuale prospetta non sono
una scoperta del presidente Illy, ma realtà per molti soggetti di
questa terra, a partire proprio da quelli friulani - precisa
ulteriormente Molinaro. Basterebbe ricordare gli emigranti
friulani e giuliani del dopoguerra, le molte imprese che operano
oggi sul mercato internazionale e le numerose istituzioni
universitarie e scientifiche di Trieste e Udine che sono
proiettate necessariamente in uno scenario globale".
"E' davvero miope pensare che questi siano ammalati di
autoreferenzialità".
"Il Comitato per l'autonomia del Friuli, nella sua rinnovata
proposta, ha posto l'accento sul rilancio di quella parte di
territorio regionale che ha una sua identità sociale, economica e
culturale - precisa ancora il capogruppo UDC - superando per la
prima volta una mera rivendicazione istituzionale e certamente
confrontandosi con le opportunità di sinergia e complementarietà
di un Friuli Venezia Giulia plurale e rivolto all'Europa. E' un
progetto di futuro, non la riproposizione di un dualismo
territoriale, anche se i modi per attuarlo devono ancora essere
in parte individuati".
"Peccato davvero che questa prospettiva, importante per tutto il
Friuli Venezia Giulia - conclude Molinaro - il presidente Illy
non riesca a comprenderla. Evidentemente nessuno è più sordo di
chi non vuol sentire".