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UDC: Molinaro su presa posizione Illy a Pordenone

31.05.2006
16:02
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - "A Pordenone, il presidente Illy ha evidenziato un insopportabile atteggiamento padronale che rischia di avvelenare e svilire il confronto politico in Friuli Venezia Giulia, necessario per la soluzione dei molti problemi aperti. Ai problemi non si può rispondere con gli insulti, né con la spasmodica ricerca di una rivincita alle sconfitte pre e post elettorali: la propria debolezza va superata con gli alleati di oggi e di ieri, se ancora ci sono, e non cercando lo scontro con chi manifesta le proprie idee, interprete di aspirazioni radicate in una parte del territorio regionale. Il Friuli c'è oggi e ci sarà anche in futuro. Nonostante il presidente Illy e Intesa Democratica".

Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale, Roberto Molinaro, la presa di posizione del presidente della Regione.

"Il mondo politico, sia a livello regionale, sia a livello nazionale, ha bisogno di un confronto sereno, con il riconoscimento preliminare della legittimazione anche di chi non condivide le proprie posizione - precisa il capogruppo UDC - mentre il presidente Illy ha evidenziato scarsa o nulla considerazione di chi non la pensa come lui. Con questo atteggiamento, peraltro non nuovo, egli non rappresenta adeguatamente un intero territorio, né affronta e risolve i problemi che questo propone, che non sono un fastidio in più, ma la quotidianità per chi è investito di una pubblica funzione, se davvero vuole essere attento agli interessi generali e non soltanto a quelli di pochi sostenitori".

"I nuovi e ampi orizzonti che il tempo attuale prospetta non sono una scoperta del presidente Illy, ma realtà per molti soggetti di questa terra, a partire proprio da quelli friulani - precisa ulteriormente Molinaro. Basterebbe ricordare gli emigranti friulani e giuliani del dopoguerra, le molte imprese che operano oggi sul mercato internazionale e le numerose istituzioni universitarie e scientifiche di Trieste e Udine che sono proiettate necessariamente in uno scenario globale".

"E' davvero miope pensare che questi siano ammalati di autoreferenzialità".

"Il Comitato per l'autonomia del Friuli, nella sua rinnovata proposta, ha posto l'accento sul rilancio di quella parte di territorio regionale che ha una sua identità sociale, economica e culturale - precisa ancora il capogruppo UDC - superando per la prima volta una mera rivendicazione istituzionale e certamente confrontandosi con le opportunità di sinergia e complementarietà di un Friuli Venezia Giulia plurale e rivolto all'Europa. E' un progetto di futuro, non la riproposizione di un dualismo territoriale, anche se i modi per attuarlo devono ancora essere in parte individuati".

"Peccato davvero che questa prospettiva, importante per tutto il Friuli Venezia Giulia - conclude Molinaro - il presidente Illy non riesca a comprenderla. Evidentemente nessuno è più sordo di chi non vuol sentire".