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Tavolo politico su forma di governo e sistema elettorale (1)

05.06.2006
18:19
(ACON) Udine, 05 giu - MPB - La bozza di legge regionale statutaria su "Determinazione della forma di governo della Regione e del sistema elettorale regionale, ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto" è stata al centro dell'incontro del tavolo politico (Capigruppo e rappresentanti delle forze politiche che siedono in Consiglio) a Udine, convocato dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e al quale ha partecipato il presidente della Regione Riccardo Illy. Ai lavori hanno preso parte anche gli esperti del comitato giuridico - i professori Carlo Fusaro, Leopoldo Coen e Stefano Ceccanti - che ha lavorato alla stesura del testo assieme agli uffici legislativi del Consiglio.

E' l'approdo di un percorso - ha affermato Tesini ricordando l'impegno che si era assunto all'inizio della legislatura - avviato con l'obiettivo di istruire le grandi riforme istituzionali. Ora agli organi del Consiglio il compito di fare la propria parte con l'idea di affrontare il testo in Aula entro l'anno.

Si tratta di una proposta a statuto vigente, e quindi con i vincoli che esso pone, e cioè innanzitutto che la venuta meno, per qualsiasi motivo, del presidente della Regione comporta la decadenza del Consiglio e la incompatibilità per la figura dell'assessore con altre cariche pubbliche prevista dal sistema elettorale della elezione diretta del presidente di Regione.

A queste posizioni mi sono rifatto - ha rimarcato Tesini sottolineando che il testo trasmesso contiene sia forma di governo che sistema elettorale, che il Consiglio potrà esaminarle assieme e poi approvarle unitamente o separatamente, oppure con percorsi totalmente distinti, anche se questa strada comporterebbe qualche ulteriore elaborazione.

Apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato è stato espresso dal presidente della Regione Illy, che ha definito la bozza un documento legislativo di grande equilibrio con aspetti innovativi e ha sottolineato che forma di governo e sistema elettorale sono due leggi della Regione e non della maggioranza, e per questo il testo deve essere il più possibile condiviso.

Tesini ha sintetizzato i punti salienti della bozza: il testo relativo alla forma di governo - ha detto - è sintesi felice di un anno di discussione partecipata, e tre sono le parti caratterizzanti: precisazione del ruolo del presidente della Regione e soprattutto della Giunta, i cui compiti e funzioni originariamente presenti nello Statuto sono stati interamente soppressi dalla riforma del 2001 creando un vuoto legislativo; rafforzamento del ruolo regionale del Consiglio soprattutto per quanto riguarda la funzione di indirizzo e controllo con la previsione non generica ma puntuale dei compiti e degli ambiti di intervento; Statuto dell'opposizione.

Quanto al sistema elettorale, si conferma l'elezione diretta del presidente e il sistema proporzionale con significativi correttivi e lo sbarramento del 4% per la coalizione e del 2% per le liste coalizzate.

Dunque, un proporzionale con sbarramento, ma con equilibrio - ha sottolineato Tesini soffermandosi anche sul problema della ripartizione dei seggi nelle Circoscrizioni. Un problema non piccolo per la loro disomogeneità, affrontato secondo una duplice modalità, con una preferenza per la formula che garantisce ad ogni circoscrizione il numero di consiglieri in rapporto ai residenti. Altro nodo quello dell'elezioni di un candidato che si riconosca nella minoranza slovena. "Non ci sono tante modalità per farlo, e che siano al riparo di sospetti di anticostituzionalità - ha commentato Tesini. Le strade sono due: quella di trasferire nel sistema regionale quello nazionale per parlamentari europei che introducono l'apparentamento di lista, oppure quella che prevede l'ingresso del non eletto più votato che subentra all'eletto meno votato.

Altri punti: il premio di maggioranza e le garanzie per le minoranze; le pari opportunità e minimi di presenza previsti per il genere meno rappresentato sia nella composizione delle liste che della Giunta; un premio ai gruppi che al genere meno rappresentato fanno spazio; l'istituzione di un Collegio di garanzia elettorale.

(segue)

(foto in e-mail; immagini alle tv)