Tavolo politico su forma di governo e sistema elettorale (1)
(ACON) Udine, 05 giu - MPB - La bozza di legge regionale
statutaria su "Determinazione della forma di governo della
Regione e del sistema elettorale regionale, ai sensi
dell'articolo 12 dello Statuto" è stata al centro dell'incontro
del tavolo politico (Capigruppo e rappresentanti delle forze
politiche che siedono in Consiglio) a Udine, convocato dal
presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e al quale
ha partecipato il presidente della Regione Riccardo Illy. Ai
lavori hanno preso parte anche gli esperti del comitato giuridico
- i professori Carlo Fusaro, Leopoldo Coen e Stefano Ceccanti -
che ha lavorato alla stesura del testo assieme agli uffici
legislativi del Consiglio.
E' l'approdo di un percorso - ha affermato Tesini ricordando
l'impegno che si era assunto all'inizio della legislatura -
avviato con l'obiettivo di istruire le grandi riforme
istituzionali. Ora agli organi del Consiglio il compito di fare
la propria parte con l'idea di affrontare il testo in Aula entro
l'anno.
Si tratta di una proposta a statuto vigente, e quindi con i
vincoli che esso pone, e cioè innanzitutto che la venuta meno,
per qualsiasi motivo, del presidente della Regione comporta la
decadenza del Consiglio e la incompatibilità per la figura
dell'assessore con altre cariche pubbliche prevista dal sistema
elettorale della elezione diretta del presidente di Regione.
A queste posizioni mi sono rifatto - ha rimarcato Tesini
sottolineando che il testo trasmesso contiene sia forma di
governo che sistema elettorale, che il Consiglio potrà esaminarle
assieme e poi approvarle unitamente o separatamente, oppure con
percorsi totalmente distinti, anche se questa strada
comporterebbe qualche ulteriore elaborazione.
Apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato è stato espresso
dal presidente della Regione Illy, che ha definito la bozza un
documento legislativo di grande equilibrio con aspetti innovativi
e ha sottolineato che forma di governo e sistema elettorale sono
due leggi della Regione e non della maggioranza, e per questo il
testo deve essere il più possibile condiviso.
Tesini ha sintetizzato i punti salienti della bozza: il testo
relativo alla forma di governo - ha detto - è sintesi felice di
un anno di discussione partecipata, e tre sono le parti
caratterizzanti: precisazione del ruolo del presidente della
Regione e soprattutto della Giunta, i cui compiti e funzioni
originariamente presenti nello Statuto sono stati interamente
soppressi dalla riforma del 2001 creando un vuoto legislativo;
rafforzamento del ruolo regionale del Consiglio soprattutto per
quanto riguarda la funzione di indirizzo e controllo con la
previsione non generica ma puntuale dei compiti e degli ambiti di
intervento; Statuto dell'opposizione.
Quanto al sistema elettorale, si conferma l'elezione diretta del
presidente e il sistema proporzionale con significativi
correttivi e lo sbarramento del 4% per la coalizione e del 2% per
le liste coalizzate.
Dunque, un proporzionale con sbarramento, ma con equilibrio - ha
sottolineato Tesini soffermandosi anche sul problema della
ripartizione dei seggi nelle Circoscrizioni. Un problema non
piccolo per la loro disomogeneità, affrontato secondo una duplice
modalità, con una preferenza per la formula che garantisce ad
ogni circoscrizione il numero di consiglieri in rapporto ai
residenti.
Altro nodo quello dell'elezioni di un candidato che si riconosca
nella minoranza slovena. "Non ci sono tante modalità per farlo, e
che siano al riparo di sospetti di anticostituzionalità - ha
commentato Tesini. Le strade sono due: quella di trasferire nel
sistema regionale quello nazionale per parlamentari europei che
introducono l'apparentamento di lista, oppure quella che prevede
l'ingresso del non eletto più votato che subentra all'eletto meno
votato.
Altri punti: il premio di maggioranza e le garanzie per le
minoranze; le pari opportunità e minimi di presenza previsti per
il genere meno rappresentato sia nella composizione delle liste
che della Giunta; un premio ai gruppi che al genere meno
rappresentato fanno spazio; l'istituzione di un Collegio di
garanzia elettorale.
(segue)
(foto in e-mail; immagini alle tv)