CR: legge famiglia, relatore Molinaro (8)
(ACON) Trieste, 06 giu - AB - E' una legge per la genitorialità
e non per la famiglia, ha una chiara impronta assistenzialistica,
c'è incertezza sulle risorse.
Sono queste le tre principali critiche mosse da Roberto Molinaro
(UDC), che ha evidenziato come, dal punto di vista del metodo,
sia stata sempre mantenuta una priorità, la tenuta della
maggioranza e della coesione della stessa così faticosamente
raggiunta. Con la conseguenza di non aver voluto confrontarsi e
raccogliere quelle indicazioni di merito che venivano dai gruppi
di opposizione e che potevano far emergere convergenze intorno a
scelte che una parte della maggioranza, ma non tutta,
condividevano. Si è voluto, in altre parole, che il prodotto
legislativo fosse espressione di una parte del Consiglio
regionale, ovvero delle maggioranza di Intesa Democratica.
Si tratta - così Molinaro - di una volontà legittima, beninteso,
ma che va verificata, in termini di risultato, alla luce dei
contenuti del progetto di legge, dal momento che la presunta
autosufficienza ha generato contraddizioni forti, errori di
prospettiva e mancate previsioni normative di non poco conto. La
non condivisione al testo in esame sono relative sia all'impianto
che a specifici contenuti.
Il capogruppo UDC è quindi passato a esaminare dettagliatamente
punto per punto, parlando in successione di famiglia e
genitorialità, della famiglia come soggetto sociale, dei singoli
interventi, della mancanza di finanziamenti adeguati, di ciò che
manca (per esempio un'attenzione specifica alle famiglie
numerose), auspicando che le proposte modificative che verranno
messe sul tavolo possano concorrere alla definitiva elaborazione
di una legge per la famiglia in Friuli Venezia Giulia.
(segue)