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Inaugurata in Consiglio mostra di Marcello Mascherini

06.06.2006
16:03
(ACON) Trieste, 06 giu - MPB - Inaugurata in Consiglio regionale dal presidente Alessandro Tesini la mostra "Marcello Mascherini - Il disegno e il suo mistero. Opere 1941-1975", organizzata dalla Galleria Artesegno di Udine, con il contributo dell'Archivio Marcello Mascherini di Azzano Decimo da cui provengono le opere esposte, mentre il catalogo è stato curato dal critico Enzo Santese. Un'iniziativa del Consiglio regionale che ha avuto il sostegno di FriulCassa-Cassa di Risparmio regionale, per celebrare il centesimo anniversario della nascita del grande scultore avvenuta a Udine nel 1906.

Un omaggio frutto d'una collaborazione progettuale - ha detto Tesini sottolineando che anche questo appuntamento con un grande nome dell'arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia si inserisce nel solco di quelle mostre ospitate negli spazi del Consiglio e dedicate ai figli migliori di questa terra, e ricordando al proposito un altro grande artista, Cesare Mocchiutti, da poco scomparso, che fu qui protagonista lo scorso anno di una rassegna a lui dedicata.

Negli spazi al primo piano, prossimi all'Aula, si potranno ammirare disegni, schizzi, acqueforti, acquerelli ma anche alcune sculture. Tesini al proposito ha ricordato l'ideale legame che la sede consiliare ha con lo scultore una cui opera - il Cantico dei Cantici - è al centro della piazza Oberdan dove si affaccia il palazzo del Consiglio.

Il presidente di FriulCassa, Carlo Appiatti, ha sottolineato il significato attribuito dalla Cassa di Risparmio regionale all'iniziativa, che avrà una continuazione in una mostra sempre dedicata a Mascherini che sarà allestita da settembre alla Polveriera Napoleonica, perché valorizza l'arte contemporanea in dialogo con il territorio.

Francesco Bordin, presidente dell'Archivio Marcello Mascherini, ha evidenziato che nonostante la monumentale bibliografia riguardante lo scultore, molto c'è ancora da scoprire dell'artista e ha auspicato il sostengo delle istituzioni per approfondire la conoscenza della sua attività anche in campi diversi come quelli per il teatro e per la decorazione e l'arredamento di transatlantici.

Di Mascherini, civilissimo e barbaro, come l'aveva definito il poeta Alfonso Gatto scrivendone nel 1969 una biografia, ha parlato il critico Enzo Santese, sottolineando che la mostra riassume ed esprime appieno questi due caratteri, il primo riferito alla ricerca intellettuale di Mascherini, il secondo per quella sua adesione quasi inconsapevole a moduli di un arcaismo primordiale che pure sapeva coniugare con elementi della modernità.

Santese ha percorso la vita artistica di Mascherini citando due date importanti, il 1951 quando all'artista fu assegnato il premio Cortina, che lo aprì al mondo artistico internazionale, e il 1954 quando alla 27 esima Biennale di Venezia gli fu dedicata una sala. Da qui in poi i successi si sono susseguiti fino alla morte avvenuta nel 1983 a Padova.

La mostra non poteva prescindere dalle sculture, ma molti disegni presenti nell'esposizione vivono - ha sottolineato ancora Santese - di vita propria e non sono opere propedeutiche alle realizzazioni plastiche. Non è mancata una sottolineatura al costumista e scenografo teatrale, una passione - ha concluso il critico sottolineando i molti bozzetti teatrali presenti nella rassegna - non periferica e marginale di Mascherini.

La mostra sarà visitabile, assieme a quella sui sessant'anni di Repubblica in Friuli Venezia Giulia, anche domenica prossima, 11 giugno, dalle 9.30 alle 13.00, con ingresso libero.

(foto in e-mail; immagini alle tv)