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III Comm: illustrato ddl per Burlo Trieste e Cro Aviano

14.06.2006
12:31
(ACON) Trieste, 14 giu - AB - Illustrato dall'assessore Ezio Beltrame alla III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio Alzetta (DS), il disegno di legge che disciplina l'assetto istituzionale, organizzativo e gestionale degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste e il Centro di riferimento oncologico di Aviano.

L'organizzazione della sanità pubblica prevede che compiti di tipo assistenziale siano attribuiti a questi istituti, organizzati in maniera peculiare rispetto alle ASS e alle aziende ospedaliere per il ruolo specifico da essi svolto, ma con le quali presentano comunque forti similitudini e analoghi problemi operativi. Gli istituti svolgono attività di cura connessa ad attività di ricerca e sono soggetti ai poteri del Ministero della salute ferma restando, per l'attività assistenziale, la loro natura di forme di gestione del servizio pubblico sanitario di cui si avvale la Regione. In considerazione del sempre più importante ruolo assistenziale che tali istituti hanno assunto nel tempo, si è verificato un processo di parificazione normativa tra il loro modello e quello delle aziende sanitarie pubbliche. Il disegno di legge si pone dunque l'obiettivo di offrire una regolamentazione stabile e definitiva degli istituti, analogamente a quanto già effettuato in altre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto, Puglia) e in particolare di rendere esaustiva la disciplina dei loro organi, la composizione e le funzioni.

Il provvedimento si compone di 16 articoli: i primi tre definiscono oggetto e finalità, ruolo e funzioni degli istituti. Dall'articolo 4 al 10 vengono individuati gli organi e i comitati degli istituti, le loro funzioni e le modalità di nomina e di designazione. Viene chiarito che gli organi sono il direttore generale (nominato dalla Giunta regionale, sentito il ministro della salute) che ha la responsabilità complessiva della gestione; il consiglio di indirizzo e verifica, cui spetta accertare la congruità dell'attività dell'istituto con la programmazione strategica e gli obiettivi assistenziali e di ricerca; il collegio sindacale, con compiti di vigilanza sulla regolarità amministrativa e contabile; il direttore scientifico (nominato dal ministro della salute, sentito il presidente della Regione) che promuove e coordina l'attività di ricerca e gestisce il relativo budget. Vengono inoltre disciplinati il comitato tecnico scientifico e il comitato etico.

L'articolo 11 prevede la possibilità di intese di programma pluriennali Stato - Regione per meglio definire e coordinare, in aggiunta a quanto previsto in via ordinaria, l'attività e il finanziamento degli istituti. Quello successivo consente agli istituti di stipulare accordi e convenzioni, costituire e partecipare a consorzi e società di capitali con soggetti pubblici e privati per svolgere attività diverse da quelle istituzionali, purché con queste compatibili e coerenti. L'articolo 13 sancisce l'applicabilità agli istituti dei principi di funzionalità, efficienza, efficacia ed economicità, la necessità dell'adozione dell'atto aziendale, in base ai criteri definiti dalla Giunta regionale, nonché l'applicabilità al personale dei contratti collettivi di lavoro nazionali e regionali in vigore per il personale del Servizio sanitario regionale.

L'articolo 14 chiarisce, indirettamente, l'applicabilità agli istituti delle norme di programmazione in vigore per le aziende sanitarie regionali, precisando che gli atti devono indicare gli obiettivi, le risorse finanziarie e il personale attribuito alle attività di ricerca. Le due ultime norme contengono il raccordo con la normativa statale e regionale e le disposizioni transitorie.

Sono seguiti brevi interventi dei consiglieri, soprattutto per qualche chiarimento e per focalizzare singoli aspetti. Gina Fasan (UDC) ha chiesto se i vertici lavoreranno a tempo pieno, mentre Roberto Molinaro (UDC) vorrebbe sentire gli attuali commissari dei due istituti e altri esperti. Mirko Spacapan (Margh) ha manifestato la necessità di garantire equilibrio tra le linee di azione degli istituti, anche in relazione all'attività delle aziende ospedaliere. Bruna Zorzini (PDCI) ha chiesto una puntuale vigilanza dell'attività degli organi; per Annamaria Menosso (DS) sarebbe utile specificare meglio le caratteristiche dei direttori sanitario e amministrativo, mentre Sergio Lupieri (Margh) ha offerto alla valutazione la proposta di inserire nel comitato scientifico anche giovani ricercatori. Pietro Colussi (Citt) ha parlato dei rapporti con le Università nel campo della ricerca e a giudizio di Pio De Angelis (PRC) bisognerebbe approfondire la possibilità di creare piccole fondazioni per l'attività di ricerca.

La Commissione ha deciso di sentire i soggetti interessati in una serie di audizioni che si terranno entro la fine di giugno.

(immagini alle tv)