III Comm: illustrato ddl per Burlo Trieste e Cro Aviano
(ACON) Trieste, 14 giu - AB - Illustrato dall'assessore Ezio
Beltrame alla III Commissione del Consiglio regionale, presieduta
da Nevio Alzetta (DS), il disegno di legge che disciplina
l'assetto istituzionale, organizzativo e gestionale degli
istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo
Garofolo di Trieste e il Centro di riferimento oncologico di
Aviano.
L'organizzazione della sanità pubblica prevede che compiti di
tipo assistenziale siano attribuiti a questi istituti,
organizzati in maniera peculiare rispetto alle ASS e alle aziende
ospedaliere per il ruolo specifico da essi svolto, ma con le
quali presentano comunque forti similitudini e analoghi problemi
operativi. Gli istituti svolgono attività di cura connessa ad
attività di ricerca e sono soggetti ai poteri del Ministero della
salute ferma restando, per l'attività assistenziale, la loro
natura di forme di gestione del servizio pubblico sanitario di
cui si avvale la Regione.
In considerazione del sempre più importante ruolo assistenziale
che tali istituti hanno assunto nel tempo, si è verificato un
processo di parificazione normativa tra il loro modello e quello
delle aziende sanitarie pubbliche. Il disegno di legge si pone
dunque l'obiettivo di offrire una regolamentazione stabile e
definitiva degli istituti, analogamente a quanto già effettuato
in altre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto, Puglia) e in
particolare di rendere esaustiva la disciplina dei loro organi,
la composizione e le funzioni.
Il provvedimento si compone di 16 articoli: i primi tre
definiscono oggetto e finalità, ruolo e funzioni degli istituti.
Dall'articolo 4 al 10 vengono individuati gli organi e i comitati
degli istituti, le loro funzioni e le modalità di nomina e di
designazione. Viene chiarito che gli organi sono il direttore
generale (nominato dalla Giunta regionale, sentito il ministro
della salute) che ha la responsabilità complessiva della
gestione; il consiglio di indirizzo e verifica, cui spetta
accertare la congruità dell'attività dell'istituto con la
programmazione strategica e gli obiettivi assistenziali e di
ricerca; il collegio sindacale, con compiti di vigilanza sulla
regolarità amministrativa e contabile; il direttore scientifico
(nominato dal ministro della salute, sentito il presidente della
Regione) che promuove e coordina l'attività di ricerca e gestisce
il relativo budget. Vengono inoltre disciplinati il comitato
tecnico scientifico e il comitato etico.
L'articolo 11 prevede la possibilità di intese di programma
pluriennali Stato - Regione per meglio definire e coordinare, in
aggiunta a quanto previsto in via ordinaria, l'attività e il
finanziamento degli istituti. Quello successivo consente agli
istituti di stipulare accordi e convenzioni, costituire e
partecipare a consorzi e società di capitali con soggetti
pubblici e privati per svolgere attività diverse da quelle
istituzionali, purché con queste compatibili e coerenti.
L'articolo 13 sancisce l'applicabilità agli istituti dei principi
di funzionalità, efficienza, efficacia ed economicità, la
necessità dell'adozione dell'atto aziendale, in base ai criteri
definiti dalla Giunta regionale, nonché l'applicabilità al
personale dei contratti collettivi di lavoro nazionali e
regionali in vigore per il personale del Servizio sanitario
regionale.
L'articolo 14 chiarisce, indirettamente, l'applicabilità agli
istituti delle norme di programmazione in vigore per le aziende
sanitarie regionali, precisando che gli atti devono indicare gli
obiettivi, le risorse finanziarie e il personale attribuito alle
attività di ricerca. Le due ultime norme contengono il raccordo
con la normativa statale e regionale e le disposizioni
transitorie.
Sono seguiti brevi interventi dei consiglieri, soprattutto per
qualche chiarimento e per focalizzare singoli aspetti.
Gina Fasan (UDC) ha chiesto se i vertici lavoreranno a tempo
pieno, mentre Roberto Molinaro (UDC) vorrebbe sentire gli attuali
commissari dei due istituti e altri esperti. Mirko Spacapan
(Margh) ha manifestato la necessità di garantire equilibrio tra
le linee di azione degli istituti, anche in relazione
all'attività delle aziende ospedaliere. Bruna Zorzini (PDCI) ha
chiesto una puntuale vigilanza dell'attività degli organi; per
Annamaria Menosso (DS) sarebbe utile specificare meglio le
caratteristiche dei direttori sanitario e amministrativo, mentre
Sergio Lupieri (Margh) ha offerto alla valutazione la proposta di
inserire nel comitato scientifico anche giovani ricercatori.
Pietro Colussi (Citt) ha parlato dei rapporti con le Università
nel campo della ricerca e a giudizio di Pio De Angelis (PRC)
bisognerebbe approfondire la possibilità di creare piccole
fondazioni per l'attività di ricerca.
La Commissione ha deciso di sentire i soggetti interessati in una
serie di audizioni che si terranno entro la fine di giugno.
(immagini alle tv)