Tutore minori: presentata relazione attività 2005 (2)
(ACON) Trieste, 14 giu - MPB - Tra le attività, Milanese ha
quindi menzionato il progetto di promozione dei Consigli comunali
dei ragazzi, avviato nel 2004 con lo scopo di diffondere e di
promuovere l'esperienza di partecipazione democratica dei minori
coinvolgendoli direttamente nell'attività politico amministrativa
del loro Comune, giunto a una fase più matura e strutturata che
interessa ormai alcune decine di Comuni della nostra regione; il
progetto di formazione degli operatori socio-sanitari e del mondo
della scuola, che ha impegnato il Tutore in una serie di
interventi nelle scuole della regione e nell'ambito di iniziative
formative specifiche su richiesta di enti ed amministrazioni
pubbliche e private.
Da un'analisi delle richieste pervenute si rileva un costante
interesse alla formazione giuridica sul principio di
responsabilità e in relazione a tematiche quali la privacy, la
deontologia professionale, il diritto del minore ad accedere ai
servizi senza il consenso dei genitori, il problema
dell'effettuazione di segnalazioni di maltrattamento e abuso
denunciate dai minori, la gestione dell'orientamento scolastico.
L'attività formativa ha assunto una connotazione internazionale
nell'ambito del progetto "Children...to begin", realizzato in
collaborazione con l'IRCCS Burlo Garofalo di Trieste e inserito
nell'attività di cooperazione decentrata avviata dalla nostra
Regione.
Nell'ambito dell'attività di garanzia, il settore sul quale
l'Ufficio ha incentrato la sua azione nel corso del 2005 è stato
quello relativo alla proposta di istituzione del Garante
nazionale per l'infanzia e l'adolescenza: figura istituzionale
voluta dall'Unione europea all'interno di ciascuno Stato membro e
per la quale l'Italia risulta ancora inadempiente.
Riguardo alla funzione concernente l'espressione di pareri sui
progetti di legge e sui provvedimenti amministrativi concernenti
i minori, Francesco Milanese ha segnalato in particolare il
complesso tema relativo al sistema dell'accoglienza dei minori
stranieri non accompagnati nella nostra Regione, vero e proprio
fenomeno dell'immigrazione che ha evidenziato la necessità di
ripensare alle soluzioni finora adottate e di proporre la
questione su scala nazionale in sede di Conferenza Stato-Regioni.
In merito all'attività di ascolto, ha sottolineato il gradimento
espresso dai segnalanti che si rivolgono all'Ufficio del Tutore
per aver trovato qualcuno che, pur nei limiti normativi imposti,
sia in grado di offrire maggiore chiarezza sulle vicende
sollevate e un orientamento sul percorso da seguire per trovare
la migliore risposta ai propri bisogni.
L'Ufficio del Tutore, ha evidenziato in conclusione, viene spesso
utilizzato in forma di tipo consulenziale dai servizi sociali
così come dalle istituzioni scolastiche e della pubblica
amministrazione.
(fine)