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IV Comm: audizioni su rigassificatori (1)

15.06.2006
18:51
(ACON) Trieste, 15 giu - MPB - Intera giornata di audizioni per la IV Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), in materia di rigassificatori nel golfo di Trieste, con riferimento ai due progetti di cui si parla - off-shore e on-shore, rispettivamente di Endesa Italia e Gas Natural - su cui sono stati invitati ad esprimersi rappresentanti di amministrazioni, enti locali, Capitaneria di porto e Autorità portuale di Trieste, associazioni ambientaliste, di consumatori e di categoria, oltre che imprese produttive e società interessate alle risorse energetiche.

Un argomento delicato, che va a coinvolgere tutto il litorale del Friuli Venezia Giulia sul quale numerose Amministrazioni comunali del territorio interessato sono state chiamate, in base alla procedura ministeriale per la valutazione di impatto ambientale (VIA), a esprimere un parere.

E' stata chiesta una successiva audizione, in data ancora da definire, per sentire anche la posizione di Slovenia e Croazia - ha precisato Fortuna Drossi ricordando, poi, che a settembre si terrà una conferenza di due giorni su consumi e fabbisogni di energia, vera sfida dei prossimi decenni.

Si sono quindi susseguiti, innanzitutto, gli interventi delle Amministrazioni locali: la Provincia di Trieste e poi quella di Gorizia, i Comuni di Trieste, Monfalcone, Muggia, Duino Aurisina, San Dorligo della Valle, Grado, Marano lagunare, Lignano, Fiumicello, Villesse, Ruda, San Canzian d'isonzo.

Parere deliberato o, in alcuni casi, annunciato, sempre comunque di segno negativo. E se Trieste e Lignano non si sono pronunciati (il primo aveva chiesto una proroga per sentire anche le circoscrizioni ma non l'ha avuta e per il 22 giugno, data di scadenza, non sarà pronto a darlo; il secondo ha detto di non averlo espresso poiché il dibattito è stato condotto in assenza di documentazione, in questa sede poi sollecitata) le ragioni delle perplessità dichiarate hanno fatto capo prevalentemente agli aspetti della sicurezza e dell'inquinamento, ai fattori ambientali, paesistici, socio-economici, specie per quanto riguarda la localizzazione in mare del terminal proposto da Endesa Italia, con i possibili riflessi sullo sviluppo turistico e sull'attività della pesca.

Esigenze di macroeconomia che contrasterebbero con quelle dell'economia locale - è stato detto, e si è parlato anche di carenza progettuale e pianificatoria e della necessità di approfondimento in relazione ai Piani energetici nazionale e regionale nell'ottica di una sinergia energetica. I Comuni di Grado e San Canzian d'Isonzo hanno evidenziato come molte cose siano state decise in itinere a cui altre se ne aggiungeranno. Basta impianti a Villesse - ha detto il rappresentate di quella comunità.

Grande preoccupazione è stata espressa dalla Federazione dei pescatori soprattutto per il problema dello scambio di calore, per le emissioni di cloro, per le fasce di sicurezza che si dovrebbero rispettare intorno al terminale che si colloca in una delle zone più pescose, come ha evidenziato il rappresentante della AGC: dove si vorrebbe fare l'off shore operano i pescherecci e mille famiglie traggono redditività; chiediamo la garanzia di una contropartita economica nel caso di danno alla nostra attività.

Preoccupazioni e perplessità sono state espresse duramente da Legambiente e WWF, polemici anche con l'intervento dell'assessore Sonego e che hanno insistito sulle soluzioni alternative, e anche da Comunanza delle Comunelle della provincia di Trieste.

In particolare, da Legambiente l'invito a una programmazione in campo energetico a livello nazionale, regionale e di Euroregione. E anche la valutazione degli impatti ambientali deve essere a livello transnazionale. Per entrambi i progetti si è in fase di valutazione e non di concessione, aveva detto il comandante della capitaneria di Porto.

(segue)

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