IV Comm: audizioni su rigassificatori (1)
(ACON) Trieste, 15 giu - MPB - Intera giornata di audizioni per
la IV Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), in
materia di rigassificatori nel golfo di Trieste, con riferimento
ai due progetti di cui si parla - off-shore e on-shore,
rispettivamente di Endesa Italia e Gas Natural - su cui sono
stati invitati ad esprimersi rappresentanti di amministrazioni,
enti locali, Capitaneria di porto e Autorità portuale di Trieste,
associazioni ambientaliste, di consumatori e di categoria, oltre
che imprese produttive e società interessate alle risorse
energetiche.
Un argomento delicato, che va a coinvolgere tutto il litorale del
Friuli Venezia Giulia sul quale numerose Amministrazioni comunali
del territorio interessato sono state chiamate, in base alla
procedura ministeriale per la valutazione di impatto ambientale
(VIA), a esprimere un parere.
E' stata chiesta una successiva audizione, in data ancora da
definire, per sentire anche la posizione di Slovenia e Croazia -
ha precisato Fortuna Drossi ricordando, poi, che a settembre si
terrà una conferenza di due giorni su consumi e fabbisogni di
energia, vera sfida dei prossimi decenni.
Si sono quindi susseguiti, innanzitutto, gli interventi delle
Amministrazioni locali: la Provincia di Trieste e poi quella di
Gorizia, i Comuni di Trieste, Monfalcone, Muggia, Duino Aurisina,
San Dorligo della Valle, Grado, Marano lagunare, Lignano,
Fiumicello, Villesse, Ruda, San Canzian d'isonzo.
Parere deliberato o, in alcuni casi, annunciato, sempre comunque
di segno negativo. E se Trieste e Lignano non si sono pronunciati
(il primo aveva chiesto una proroga per sentire anche le
circoscrizioni ma non l'ha avuta e per il 22 giugno, data di
scadenza, non sarà pronto a darlo; il secondo ha detto di non
averlo espresso poiché il dibattito è stato condotto in assenza
di documentazione, in questa sede poi sollecitata) le ragioni
delle perplessità dichiarate hanno fatto capo prevalentemente
agli aspetti della sicurezza e dell'inquinamento, ai fattori
ambientali, paesistici, socio-economici, specie per quanto
riguarda la localizzazione in mare del terminal proposto da
Endesa Italia, con i possibili riflessi sullo sviluppo turistico
e sull'attività della pesca.
Esigenze di macroeconomia che contrasterebbero con quelle
dell'economia locale - è stato detto, e si è parlato anche di
carenza progettuale e pianificatoria e della necessità di
approfondimento in relazione ai Piani energetici nazionale e
regionale nell'ottica di una sinergia energetica. I Comuni di
Grado e San Canzian d'Isonzo hanno evidenziato come molte cose
siano state decise in itinere a cui altre se ne aggiungeranno.
Basta impianti a Villesse - ha detto il rappresentate di quella
comunità.
Grande preoccupazione è stata espressa dalla Federazione dei
pescatori soprattutto per il problema dello scambio di calore,
per le emissioni di cloro, per le fasce di sicurezza che si
dovrebbero rispettare intorno al terminale che si colloca in una
delle zone più pescose, come ha evidenziato il rappresentante
della AGC: dove si vorrebbe fare l'off shore operano i
pescherecci e mille famiglie traggono redditività; chiediamo la
garanzia di una contropartita economica nel caso di danno alla
nostra attività.
Preoccupazioni e perplessità sono state espresse duramente da
Legambiente e WWF, polemici anche con l'intervento dell'assessore
Sonego e che hanno insistito sulle soluzioni alternative, e anche
da Comunanza delle Comunelle della provincia di Trieste.
In particolare, da Legambiente l'invito a una programmazione in
campo energetico a livello nazionale, regionale e di Euroregione.
E anche la valutazione degli impatti ambientali deve essere a
livello transnazionale.
Per entrambi i progetti si è in fase di valutazione e non di
concessione, aveva detto il comandante della capitaneria di
Porto.
(segue)
(immagini alle tv)