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CR: variazioni bilancio, relatori Guerra e Molinaro (3)

04.07.2006
11:25
(ACON) Trieste, 04 lug - RC - Gli elementi che non possono essere condivisi - ha affermato la relatrice di minoranza Alessandra Guerra (LN) - riguardano alcuni punti di interesse generale che, lontani da essere semplici scelte contabili, incidono profondamente sulle linee politiche di fondo con cui questa maggioranza governa la Regione. Così la scelta di erogare contributi straordinari a favore di soggetti specifici per progetti privi di priorità e urgenza.

Emerge l'assoluta disattenzione, da parte della Giunta, alle esigenze del mondo economico-produttivo. Parte dei cospicui stanziamenti previsti per promuovere il turismo, già sufficientemente finanziato, sarebbero impiegati meglio in altri settori produttivi oggi sofferenti; lo stesso si dica per i soldi posti nella legge regionale 5 /2005 (accoglienza e integrazione degli stranieri) con evidente ulteriore impoverimento delle risorse che potrebbero essere impiegate a favore degli italiani.

Su questi temi e su altri, come la necessità di garantire, anche per l'anno in corso, un adeguato sostegno economico alle famiglie che decidono di iscrivere i propri figli negli istituti privati, la Lega Nord - ha preannunciato la Guerra - presenterà emendamenti e ordini del giorno atti a suscitare una proficua discussione.

Per dimensione, la manovra è modesta - ha detto Roberto Molinaro (UDC), ultimo relatore di minoranza - e conferma l'incapacità del centro-sinistra di programmare gli interventi; rimedia solo parzialmente a scelte della Finanziaria regionale 2006 che tardano ad essere attuate causa la loro formulazione; si introducono interventi non ammissibili.

Le maggiori risorse destinate alle Autonomie locali sono doverose a seguito dell'accertamento dell'ammontare complessivo delle quote di compartecipazione ai tributi erariali riscossi. Il rischio è che gli squilibri finanziari nei Comuni, in particolare di ridotte dimensioni, siano consolidati.

Per sanità e sociale, come questione di interesse generale vi è solo un'integrazione attesa del Fondo per l'autonomia possibile (più 1,5 mln di euro). Gli interventi per gli asili nido destano le maggiori perplessità: si riduce di un terzo lo stanziamento già previsto per il 2006 per l'abbattimento delle rette a carico delle famiglie (meno 1,26 mln) e si investono tali disponibilità nelle medesime strutture realizzate da Comuni o da cooperative ed enti privati, che già disponevano di appositi stanziamenti. Quindi si toglie alle famiglie e si dà agli enti, pubblici o privati che siano. Inoltre, una parte (260.000 euro) va ad un asilo nido di lingua di insegnamento slovena del Comune di Gorizia, il quale pare non aver neppure chiesto tale intervento, quindi si dimostra l'interesse della maggioranza verso pochi amici (in questo caso la minoranza slovena) a scapito di tutti gli altri cittadini.

Per il comparto agricolo, si è rimediato a risorse inadeguate della Finanziaria regionale. Perplessità destano le azioni per la diffusione di prodotti legnosi trasformati, sia per il peso modesto del settore legno nell'economia regionale, sia perché tutto sembra orientato a finanziare un ulteriore laboratorio presso Agemont per ben 850mila euro.

L'Agenzia TurismoFVG - ha terminato Molinaro - è stata avviata da pochi mesi e già sono necessarie modifiche normative. Essa dovrebbe godere di autonomia operativa e tale condizione giustificava la sua istituzione, motivazione vanificata se le si impongono interventi puntuali come avviene con questo disegno di legge.

Ha così preso il via il dibattito generale.

(segue)