CR: variazioni bilancio, relatori Guerra e Molinaro (3)
(ACON) Trieste, 04 lug - RC - Gli elementi che non possono
essere condivisi - ha affermato la relatrice di minoranza
Alessandra Guerra (LN) - riguardano alcuni punti di interesse
generale che, lontani da essere semplici scelte contabili,
incidono profondamente sulle linee politiche di fondo con cui
questa maggioranza governa la Regione. Così la scelta di erogare
contributi straordinari a favore di soggetti specifici per
progetti privi di priorità e urgenza.
Emerge l'assoluta disattenzione, da parte della Giunta, alle
esigenze del mondo economico-produttivo. Parte dei cospicui
stanziamenti previsti per promuovere il turismo, già
sufficientemente finanziato, sarebbero impiegati meglio in altri
settori produttivi oggi sofferenti; lo stesso si dica per i soldi
posti nella legge regionale 5 /2005 (accoglienza e integrazione
degli stranieri) con evidente ulteriore impoverimento delle
risorse che potrebbero essere impiegate a favore degli italiani.
Su questi temi e su altri, come la necessità di garantire, anche
per l'anno in corso, un adeguato sostegno economico alle famiglie
che decidono di iscrivere i propri figli negli istituti privati,
la Lega Nord - ha preannunciato la Guerra - presenterà
emendamenti e ordini del giorno atti a suscitare una proficua
discussione.
Per dimensione, la manovra è modesta - ha detto Roberto Molinaro
(UDC), ultimo relatore di minoranza - e conferma l'incapacità del
centro-sinistra di programmare gli interventi; rimedia solo
parzialmente a scelte della Finanziaria regionale 2006 che
tardano ad essere attuate causa la loro formulazione; si
introducono interventi non ammissibili.
Le maggiori risorse destinate alle Autonomie locali sono doverose
a seguito dell'accertamento dell'ammontare complessivo delle
quote di compartecipazione ai tributi erariali riscossi. Il
rischio è che gli squilibri finanziari nei Comuni, in particolare
di ridotte dimensioni, siano consolidati.
Per sanità e sociale, come questione di interesse generale vi è
solo un'integrazione attesa del Fondo per l'autonomia possibile
(più 1,5 mln di euro). Gli interventi per gli asili nido destano
le maggiori perplessità: si riduce di un terzo lo stanziamento
già previsto per il 2006 per l'abbattimento delle rette a carico
delle famiglie (meno 1,26 mln) e si investono tali disponibilità
nelle medesime strutture realizzate da Comuni o da cooperative ed
enti privati, che già disponevano di appositi stanziamenti.
Quindi si toglie alle famiglie e si dà agli enti, pubblici o
privati che siano. Inoltre, una parte (260.000 euro) va ad un
asilo nido di lingua di insegnamento slovena del Comune di
Gorizia, il quale pare non aver neppure chiesto tale intervento,
quindi si dimostra l'interesse della maggioranza verso pochi
amici (in questo caso la minoranza slovena) a scapito di tutti
gli altri cittadini.
Per il comparto agricolo, si è rimediato a risorse inadeguate
della Finanziaria regionale. Perplessità destano le azioni per la
diffusione di prodotti legnosi trasformati, sia per il peso
modesto del settore legno nell'economia regionale, sia perché
tutto sembra orientato a finanziare un ulteriore laboratorio
presso Agemont per ben 850mila euro.
L'Agenzia TurismoFVG - ha terminato Molinaro - è stata avviata da
pochi mesi e già sono necessarie modifiche normative. Essa
dovrebbe godere di autonomia operativa e tale condizione
giustificava la sua istituzione, motivazione vanificata se le si
impongono interventi puntuali come avviene con questo disegno di
legge.
Ha così preso il via il dibattito generale.
(segue)