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IPR-MRE: Battellino su finanziamenti per pari opportunità

04.07.2006
18:41
(ACON) Trieste, 04 lug - COM/AB - "Sbaglia chi pensa che i finanziamenti a sostegno della pari opportunità tra uomo e donna siano una spesa inutile, doppioni che tolgono fondi a chi ha bisogno e quant'altro".

Ad affermarlo, in una nota, è Alessandra Battellino che della politica paritaria ha fatto un suo cavallo di battaglia, e che aggiunge: "Chi critica le somme stanziate a sostegno di una politica che promuove la figura femminile nella nostra società dimostra di temere che le donne entrino in massa nelle Istituzioni. Questo timore è oggi stato evidenziato in Consiglio regionale e ciò non è accaduto a caso - continua la consigliera regionale. Noto che oggi per molti fare politica è diventato un mestiere a tempo pieno e qualche volta, purtroppo, anche part time. Tanti, purtroppo, sono coloro che accentrano su di sé cariche che oltre agli impegni portano, cosa che forse non è del tutto marginale, anche molti emolumenti. Chi ha fatto della politica il suo unico mestiere fa quindi bene a osteggiare le politiche a favore delle pari opportunità tra uomo e donna perché è consapevole che per ogni donna eletta c'è un uomo costretto a lasciarle il posto".

"E' comprensibile che a questi politici un tale ricambio non faccia molto piacere, soprattutto se oltre alla politica non sanno fare altro. Chi, invece, vuole il bene del suo paese e della sua regione - prosegue la Battellino (MRE e IpR) - non può che sostenere le politiche che promuovono una parità sostanziale tra i due generi. Uomo e donna, assieme ed equamente rappresentati, possono solo governare meglio di quanto è stato fatto finora perché possono dare risposte migliori a una società che per una metà è fatta di uomini e l'altra metà di donne".

"E' ovvio che le donne sono diverse e, ancorché complementari all'uomo, necessitano di risposte differenti - conclude la Battellino. Le donne sono più creative e conseguentemente (ma lo diceva anche Gandhi) più portate all'innovazione. Quell'innovazione che è indispensabile per vincere la sfida della globalizzazione e permettere al Sistema-Paese di progredire. Innovare il nostro sistema economico-sociale è un obbligo che abbiamo nei confronti dei cittadini e delle future generazioni, e l'innovazione non è interesse né della destra né della sinistra, ma di tutti".