IPR-MRE: Battellino su finanziamenti per pari opportunità
(ACON) Trieste, 04 lug - COM/AB - "Sbaglia chi pensa che i
finanziamenti a sostegno della pari opportunità tra uomo e donna
siano una spesa inutile, doppioni che tolgono fondi a chi ha
bisogno e quant'altro".
Ad affermarlo, in una nota, è Alessandra Battellino che della
politica paritaria ha fatto un suo cavallo di battaglia, e che
aggiunge: "Chi critica le somme stanziate a sostegno di una
politica che promuove la figura femminile nella nostra società
dimostra di temere che le donne entrino in massa nelle
Istituzioni. Questo timore è oggi stato evidenziato in Consiglio
regionale e ciò non è accaduto a caso - continua la consigliera
regionale. Noto che oggi per molti fare politica è diventato un
mestiere a tempo pieno e qualche volta, purtroppo, anche part
time. Tanti, purtroppo, sono coloro che accentrano su di sé
cariche che oltre agli impegni portano, cosa che forse non è del
tutto marginale, anche molti emolumenti. Chi ha fatto della
politica il suo unico mestiere fa quindi bene a osteggiare le
politiche a favore delle pari opportunità tra uomo e donna perché
è consapevole che per ogni donna eletta c'è un uomo costretto a
lasciarle il posto".
"E' comprensibile che a questi politici un tale ricambio non
faccia molto piacere, soprattutto se oltre alla politica non
sanno fare altro. Chi, invece, vuole il bene del suo paese e
della sua regione - prosegue la Battellino (MRE e IpR) - non può
che sostenere le politiche che promuovono una parità sostanziale
tra i due generi. Uomo e donna, assieme ed equamente
rappresentati, possono solo governare meglio di quanto è stato
fatto finora perché possono dare risposte migliori a una società
che per una metà è fatta di uomini e l'altra metà di donne".
"E' ovvio che le donne sono diverse e, ancorché complementari
all'uomo, necessitano di risposte differenti - conclude la
Battellino. Le donne sono più creative e conseguentemente (ma lo
diceva anche Gandhi) più portate all'innovazione.
Quell'innovazione che è indispensabile per vincere la sfida della
globalizzazione e permettere al Sistema-Paese di progredire.
Innovare il nostro sistema economico-sociale è un obbligo che
abbiamo nei confronti dei cittadini e delle future generazioni, e
l'innovazione non è interesse né della destra né della sinistra,
ma di tutti".