CR: variazioni bilancio, dichiarazioni di voto (6)
(ACON) Trieste, 06 lug - AB - Nel corso delle dichiarazioni di
voto, Isidoro Gottardo (FI) ha ribadito il no alle variazioni in
quanto la loro entità limitata è comunque sufficiente a
manifestare un metodo che non è quello tanto sbandierato dalla
maggioranza e che avrebbe dovuto ispirarsi ai principi di
trasparenza, correttezza, trattamento omogeneo dei cittadini e
delle istituzioni, a leggi quadro.
Per Bruno Zvech (DS) c'è coerenza tra quanto impostato con la
finanziaria 2006 e queste variazioni, che sono state caricate
dalle opposizioni di un'enfasi che le hanno fatte sembrare molto
più che una semplice manovra di assestamento. Inoltre, non si
riesce a comprendere tanta acrimonia: non è pensabile che le
scelte debbano essere tutte condivise essendo il frutto di
impostazioni politiche differenti di maggioranza e opposizione.
Contro l'UDC, così Maurizio Salvador, per gli stessi motivi che
hanno già determinato il voto contrario alla finanziaria. Mancano
scelte positive e il tutto è oscurato da un'impronta della
maggioranza che persegue gli interessi localizzati più che quelli
generali. Negative anche le scelte per sanità e settori
produttivi, anche perché la maggioranza non ha voluto ascoltare i
nostri consigli.
Voto positivo del PDCI dichiarato da Bruna Zorzini a una manovra
che si caratterizza per l'attenzione ai rapporti con le minoranze
(asilo nido in lingua slovena di Gorizia), il sostegno
all'attività delle pari opportunità, i trasferimenti agli enti
locali, gli interventi per la messa in sicurezza del territorio
(amianto). Non approviamo invece, ha concluso, le fughe in avanti
di Illy fatte a Roma su tassa sulla salute e pedaggio virtuale
per la grande viabilità triestina.
No deciso della Lega Nord espresso da Alessandra Guerra, per gli
interventi discutibili nel settore della cultura e non solo. E'
brillata ancora una volta l'assenza di Illy in Aula, un
presidente al quale la maggioranza ha voluto finanziare
l'ennesimo tentativo di sfarzo a Villa Manin, un presidente che
nulla ha a che vedere con la sua base elettorale e con il rigore
che viene chiesto dal Governo alla nazione.
Manovrina debole, piena zeppa di interventi puntuali per Luca
Ciriani (AN), che ha aggiunto: Rototom e cena di gala a Villa
Manin con gli industriali, per quanto agli antipodi, hanno
entrambi una base comune, sono inutili e sono pagati con le tasse
dei cittadini. Con che coraggio Illy viene poi a chiedere pedaggi
virtuali e tasse sulla salute?
Voto favorevole alle variazioni per Cristiano Degano (Margh), che
ha lamentato il fatto che le opposizioni si siano soffermate solo
su questioni marginali senza entrare nelle scelte importanti,
strategiche, quali gli interventi per le autonomie locali per
favorire le aggregazioni, gli interventi per edilizia
residenziale pubblica, piccole e medie imprese, politiche
sociali.
Il sì dei Cittadini è stato espresso da Maurizio Paselli a una
manovra fondata su solidità, controllo della spesa, entrate
certe, coerente con le leggi di riforma approvate da Intesa
Democratica e soprattutto lontana dalla finanza creativa.
Le variazioni di bilancio portano soldi veri in modo equo a tutti
i settori, ha infine dichiarato il vicepresidente della Giunta
Gianfranco Moretton. Una manovra da 36 milioni di euro freschi,
ma che ne movimenta complessivamente 300, improntata al rigore,
che non soddisfa capricci dei singoli, ma che va incontro alle
necessità dei cittadini, dal problema casa alle scuole materne,
dall'economia all'agricoltura.
(segue)