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Tesini concorde con spirito relazione del Garante concorrenza

12.07.2006
17:07
(ACON) Udine 12 lug - MPB - Concordo con i principi sottolineati dal presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, nella relazione annuale e condivido la sua preoccupazione che si realizzino resistenze e privilegi.

Commenta così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini i contenuti della relazione annuale del Garante della concorrenza che in un passaggio chiama in causa apertamente la Regione Friuli Venezia a proposito della possibilità che lo strumento legislativo sia utilizzato per rafforzare la dominanza delle imprese pubbliche locali.

Tesini, dunque, condivide pienamente le sottolineature di Catricalà circa la concorrenza, intesa come bene da difendere e come strumento di tutela dei consumatori, da favorire dunque, anche con interventi politici fondati sulla possibilità di costruire, e mantenere nel tempo un accordo tra maggioranza e opposizione su specifici obiettivi di liberalizzazione.

Una concorrenza i cui principi, che concernono anche l'efficienza, l'etica e la meritocrazia, devono entrare - sottolinea e ribadisce Tesini - anche nel modo di operare delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, con un indispensabile dialogo istituzionale con il sistema delle autonomie, presso le quali si concentra la maggior parte della regolazione economica.

Quanto alla preoccupazione del Garante riferita al Friuli Venezia Giulia, definito nella relazione "caso esemplare", avendo approvato nel giugno del 2005 una legge che, come regola, prevede l'affidamento dei servizi idrici integrati in house, e solo ove questo non sia possibile, prevede che essi siano affidati tramite regolare procedura di gara, Tesini ricorda il discusso e travagliato iter che ha portato all'approvazione della legge ma sottolinea anche la valenza sperimentale di questo provvedimento.

Auspico tuttavia, anche alla luce dei timori espressi dal Garante della concorrenza, che i passaggi di verifica che la legge prevede - afferma Tesini - abbiamo presto piena attuazione per consentire il raggiungimento degli obiettivi nel rispetto dei principi comunitari riguardanti la scelta del contraente.

E' comunque evidente - conclude il presidente del Consiglio che perciò non esclude la possibilità di correggere il testo - che la condizione di specialità, propria di alcune Regioni, non può essere di contrasto con il rispetto delle indicazioni evidenziate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.