Tesini concorde con spirito relazione del Garante concorrenza
(ACON) Udine 12 lug - MPB - Concordo con i principi
sottolineati dal presidente dell'Autorità garante della
concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, nella relazione
annuale e condivido la sua preoccupazione che si realizzino
resistenze e privilegi.
Commenta così il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini i contenuti della relazione annuale del Garante della
concorrenza che in un passaggio chiama in causa apertamente la
Regione Friuli Venezia a proposito della possibilità che lo
strumento legislativo sia utilizzato per rafforzare la dominanza
delle imprese pubbliche locali.
Tesini, dunque, condivide pienamente le sottolineature di
Catricalà circa la concorrenza, intesa come bene da difendere e
come strumento di tutela dei consumatori, da favorire dunque,
anche con interventi politici fondati sulla possibilità di
costruire, e mantenere nel tempo un accordo tra maggioranza e
opposizione su specifici obiettivi di liberalizzazione.
Una concorrenza i cui principi, che concernono anche
l'efficienza, l'etica e la meritocrazia, devono entrare -
sottolinea e ribadisce Tesini - anche nel modo di operare delle
amministrazioni pubbliche, centrali e locali, con un
indispensabile dialogo istituzionale con il sistema delle
autonomie, presso le quali si concentra la maggior parte della
regolazione economica.
Quanto alla preoccupazione del Garante riferita al Friuli Venezia
Giulia, definito nella relazione "caso esemplare", avendo
approvato nel giugno del 2005 una legge che, come regola, prevede
l'affidamento dei servizi idrici integrati in house, e solo ove
questo non sia possibile, prevede che essi siano affidati tramite
regolare procedura di gara, Tesini ricorda il discusso e
travagliato iter che ha portato all'approvazione della legge ma
sottolinea anche la valenza sperimentale di questo provvedimento.
Auspico tuttavia, anche alla luce dei timori espressi dal Garante
della concorrenza, che i passaggi di verifica che la legge
prevede - afferma Tesini - abbiamo presto piena attuazione per
consentire il raggiungimento degli obiettivi nel rispetto dei
principi comunitari riguardanti la scelta del contraente.
E' comunque evidente - conclude il presidente del Consiglio che
perciò non esclude la possibilità di correggere il testo - che la
condizione di specialità, propria di alcune Regioni, non può
essere di contrasto con il rispetto delle indicazioni evidenziate
dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.