Citt: Colussi su Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa
(ACON) Trieste, 14 lug - COM/AB - Anche la Regione Friuli
Venezia Giulia entrerà a far parte del Centro Studi Pier Paolo
Pasolini di Casarsa. L'Ente andrà così ad affiancare le altre due
istituzioni del territorio, la Provincia di Pordenone e il Comune
di Casarsa che, per primi, hanno creduto nell'importanza di
valorizzare il luogo pasoliniano facendolo diventare punto di
riferimento per ricerche, studi, incontri, attività museali.
A darne notizia è il consigliere regionale Piero Colussi che,
attraverso un'iniziativa condivisa con i colleghi di Intesa
Democratica, hanno previsto nell'assestamento di bilancio votato
in Consiglio regionale la scorsa settimana una norma che prevede
un finanziamento di 50 mila euro finalizzato alla realizzazione
delle attività istituzionali del 2006.
"Abbiamo espresso la volontà di inserire il finanziamento in
finanziaria e non in una legge di settore - ha spiegato il
consigliere dei Cittadini per il Presidente - perché il Centro
Studi è strategico nella promozione culturale della nostra
regione. Pier Paolo Pasolini è considerato non solo un
intellettuale a tutto tondo, ma soprattutto un patrimonio
culturale nazionale che per molti aspetti è riconosciuto come una
delle figure di spicco del Friuli Venezia Giulia".
Dopo le nomine prestigiose del presidente, il poeta e saggista
Fernando Bandini e del direttore Gian Mario Villalta, con la
convocazione del comitato scientifico previsto per la prossima
settimana, ci sono tutte le condizioni affinché Casa Pasolini
possa intraprendere il suo percorso legato alle attività di
conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio
pasoliniano. Già oggi il Centro Studi è meta di studenti e
studiosi che giungono a Casarsa da tutto il mondo per compiere le
proprie ricerche. Con l'avvio del terzo lotto dei lavori, che
comprende il recupero di quella parte di casa che sarà destinata
alle attività espositive e museali (la Provincia ha assicurato
che la conclusione dei lavori avverrà entro il 2007), il Centro
diventerà un vero e proprio motore propulsore aperto a tutti per
meglio conoscere il variegato universo pasoliniano.