III Comm: approvato ddl Burlo Trieste e CRO Aviano
(ACON) Trieste, 14 lug - AB - Approvato a maggioranza (sì di
DS, Margherita e Cittadini; astenuti Forza Italia e UDC) dalla
III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio
Alzetta (DS), il disegno di legge della Giunta, sostenuto
dall'assessore Ezio Beltrame, che disciplina l'assetto
istituzionale, organizzativo e gestionale degli istituti di
ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste
e il Centro di riferimento oncologico di Aviano.
L'organizzazione della sanità pubblica prevede che compiti di
tipo assistenziale siano attribuiti a questi istituti,
organizzati in maniera peculiare rispetto alle ASS e alle aziende
ospedaliere per il ruolo specifico da essi svolto, ma con le
quali presentano comunque forti similitudini e analoghi problemi
operativi. Gli istituti svolgono attività di cura connessa ad
attività di ricerca e sono soggetti ai poteri del Ministero della
salute ferma restando, per l'attività assistenziale, la loro
natura di forme di gestione del servizio pubblico sanitario di
cui si avvale la Regione.
In considerazione del sempre più importante ruolo assistenziale
che tali istituti hanno assunto nel tempo, si è verificato un
processo di parificazione normativa tra il loro modello e quello
delle aziende sanitarie pubbliche. Il disegno di legge si pone
dunque l'obiettivo di offrire una regolamentazione stabile e
definitiva degli istituti, analogamente a quanto già effettuato
in altre Regioni e in particolare di rendere esaustiva la
disciplina dei loro organi, la composizione e le funzioni.
Il provvedimento si compone di 16 articoli: i primi tre
definiscono oggetto e finalità, ruolo e funzioni degli istituti.
Dall'articolo 4 al 10 vengono individuati gli organi e i comitati
degli istituti, le loro funzioni e le modalità di nomina e di
designazione. Vengono inoltre disciplinati il comitato tecnico
scientifico e il comitato etico.
L'articolo 11 prevede la possibilità di intese di programma
pluriennali Stato - Regione. Quello successivo consente agli
istituti di stipulare accordi e convenzioni. L'articolo 13
sancisce l'applicabilità agli istituti dei principi di
funzionalità, efficienza, efficacia ed economicità, la necessità
dell'adozione dell'atto aziendale, nonché l'applicabilità al
personale dei contratti collettivi di lavoro nazionali e
regionali in vigore per il personale del Servizio sanitario
regionale.
L'articolo 14 chiarisce, indirettamente, l'applicabilità agli
istituti delle norme di programmazione in vigore per le aziende
sanitarie regionali. Le due ultime norme contengono il raccordo
con la normativa statale e regionale e le disposizioni
transitorie.
Nelle dichiarazioni di voto, Sergio Lupieri (Margh) ha espresso
soddisfazione per una legge che fa uscire i due Istituti da 13
anni di commissariamento e che consentirà di svolgere appieno le
loro funzioni. Massimo Blasoni (FI) ha raccomandato una
riflessione prima dell'esame in Aula sugli ambiti di competenza
dei direttori scientifico e generale. Nevio Alzetta (DS) ha
evidenziato come punti qualificanti la decisione della Regione di
concertare col ministero il funzionamento degli Istituti, la
scelta di non percorrere la strada delle Fondazioni ma quella
della riorganizzazione degli Istituti e l'integrazione che si
avrà nel campo dell'assistenza con l'organizzazione sanitaria
regionale. Gina Fasan (UDC) ha parlato di legge attesa da
cittadini e operatori e l'assessore Ezio Beltrame ha posto
l'accento sulla compenetrazione tra ricerca, formazione e
assistenza, un obiettivo in cui credere fermamente e che in
questa legge viene perseguito con fermezza.
Relatori per l'Aula saranno, di maggioranza Annamaria Menosso
(DS) e di opposizione Massimo Blasoni (FI), Gina Fasan (UDC) e
Luca Ciriani (AN).
Prima di esaminare il provvedimento, la Commissione aveva tenuto
alcune audizioni.
(immagini alle tv)