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III Comm: approvato ddl Burlo Trieste e CRO Aviano

14.07.2006
16:33
(ACON) Trieste, 14 lug - AB - Approvato a maggioranza (sì di DS, Margherita e Cittadini; astenuti Forza Italia e UDC) dalla III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio Alzetta (DS), il disegno di legge della Giunta, sostenuto dall'assessore Ezio Beltrame, che disciplina l'assetto istituzionale, organizzativo e gestionale degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste e il Centro di riferimento oncologico di Aviano.

L'organizzazione della sanità pubblica prevede che compiti di tipo assistenziale siano attribuiti a questi istituti, organizzati in maniera peculiare rispetto alle ASS e alle aziende ospedaliere per il ruolo specifico da essi svolto, ma con le quali presentano comunque forti similitudini e analoghi problemi operativi. Gli istituti svolgono attività di cura connessa ad attività di ricerca e sono soggetti ai poteri del Ministero della salute ferma restando, per l'attività assistenziale, la loro natura di forme di gestione del servizio pubblico sanitario di cui si avvale la Regione. In considerazione del sempre più importante ruolo assistenziale che tali istituti hanno assunto nel tempo, si è verificato un processo di parificazione normativa tra il loro modello e quello delle aziende sanitarie pubbliche. Il disegno di legge si pone dunque l'obiettivo di offrire una regolamentazione stabile e definitiva degli istituti, analogamente a quanto già effettuato in altre Regioni e in particolare di rendere esaustiva la disciplina dei loro organi, la composizione e le funzioni.

Il provvedimento si compone di 16 articoli: i primi tre definiscono oggetto e finalità, ruolo e funzioni degli istituti. Dall'articolo 4 al 10 vengono individuati gli organi e i comitati degli istituti, le loro funzioni e le modalità di nomina e di designazione. Vengono inoltre disciplinati il comitato tecnico scientifico e il comitato etico.

L'articolo 11 prevede la possibilità di intese di programma pluriennali Stato - Regione. Quello successivo consente agli istituti di stipulare accordi e convenzioni. L'articolo 13 sancisce l'applicabilità agli istituti dei principi di funzionalità, efficienza, efficacia ed economicità, la necessità dell'adozione dell'atto aziendale, nonché l'applicabilità al personale dei contratti collettivi di lavoro nazionali e regionali in vigore per il personale del Servizio sanitario regionale.

L'articolo 14 chiarisce, indirettamente, l'applicabilità agli istituti delle norme di programmazione in vigore per le aziende sanitarie regionali. Le due ultime norme contengono il raccordo con la normativa statale e regionale e le disposizioni transitorie.

Nelle dichiarazioni di voto, Sergio Lupieri (Margh) ha espresso soddisfazione per una legge che fa uscire i due Istituti da 13 anni di commissariamento e che consentirà di svolgere appieno le loro funzioni. Massimo Blasoni (FI) ha raccomandato una riflessione prima dell'esame in Aula sugli ambiti di competenza dei direttori scientifico e generale. Nevio Alzetta (DS) ha evidenziato come punti qualificanti la decisione della Regione di concertare col ministero il funzionamento degli Istituti, la scelta di non percorrere la strada delle Fondazioni ma quella della riorganizzazione degli Istituti e l'integrazione che si avrà nel campo dell'assistenza con l'organizzazione sanitaria regionale. Gina Fasan (UDC) ha parlato di legge attesa da cittadini e operatori e l'assessore Ezio Beltrame ha posto l'accento sulla compenetrazione tra ricerca, formazione e assistenza, un obiettivo in cui credere fermamente e che in questa legge viene perseguito con fermezza.

Relatori per l'Aula saranno, di maggioranza Annamaria Menosso (DS) e di opposizione Massimo Blasoni (FI), Gina Fasan (UDC) e Luca Ciriani (AN).

Prima di esaminare il provvedimento, la Commissione aveva tenuto alcune audizioni.

(immagini alle tv)