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Citt: giovedì a Gemona convegno sui lacunari dell'Amalteo

17.07.2006
12:03
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - A trent'anni dal terremoto in Friuli e a cinquecento anni dalla nascita di Pomponio Amalteo, una delle opere d'arte più importanti del Rinascimento locale giace dimenticata. Dei 42 lacunari su tavola dipinti nel 1533 dall'Amalteo per il grande soffitto della chiesa di S.Giovanni in Brolo, 36 sono stati salvati dai crolli del 1976 e sono ora in gran parte custoditi nel caveau del Museo comunale di Gemona, in attesa di una degna collocazione.

La Regione aveva stanziato fondi per un importo di circa 1.600.000 euro per la costruzione di un edificio per ricollocare in un sito adeguato questo preziosissimo soffitto. L'amministrazione comunale di Gemona ha chiesto e ottenuto dalla Regione nell'ultima Finanziaria di destinare quei fondi per "altre opere di riqualificazione del centro storico". Per quanto tempo ancora l'opera dell'Amalteo resterà dimenticata?

Il Gruppo consiliare Cittadini per il Presidente, continuando la serie di incontri su "I luoghi della bellezza in regione", vuole che si dia una risposta a questo interrogativo ed evitare che un bene artistico così prezioso resti abbandonato.

L'appuntamento, aperto a tutti, è per giovedì 20 luglio, alle 20.45 nel Sagrato del Duomo (in caso di maltempo nella sede della Comunità montana) insieme a Bruno Seravalli, capogruppo Intesa per Gemona che porterà i saluti di apertura; al consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente Piero Colussi; a Gilberto Ganzer, direttore del Museo civico d'arte di Pordenone che racconterà le immagini dell'Amalteo; a Giorgio Cacciaguerra, segretario della Federazione regionale degli architetti; allo storico Gianfranco Ellero; al giornalista Edek Osser; a Ugo Soragni del ministero per i Beni e le attività culturali, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia; a Mauro Vale del Comitato "Il S.Giovanni dell'Amalteo". I lavori del convegno saranno coordinati da Bruno Malattia, presidente del gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente.

Citando un articolo uscito recentemente sul Giornale dell'Arte, "quello del soffitto dipinto nel 1533 da Pomponio Amalteo per la chiesa di San Giovanni in Brolo distrutta dal terremoto del 1976, è un caso triste". I lacunari del celebre pittore (allievo e genero di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone) giacciono da trent'anni in due depositi e nel Museo comunale di Gemona. Al terremoto ne sono sopravvissuti 36 dei 42 che formavano il soffitto in legno per un totale di 150 metri quadrati di profeti, martiri, sibille, apostoli, intorno alle figure centrali di San Giovanni Battista e della Vergine col Bambino. Il tutto inserito in cornici grottesche. I 36 lacunari, salvi per miracolo, furono dimenticati. Nel 2000 si cominciò a pensare al loro futuro, ma il problema era dove poter ricostruire un soffitto così ampio. La soluzione poteva essere quella di costruire una struttura per riposizionarli. La loro vicenda è ancora senza soluzione, ma nel corso degli anni, si è innescato un lungo dibattito portato avanti da comitati di cittadini, docenti e studiosi del mondo universitario e, più in generale dall'opinione pubblica, per la tutela dei beni artistici ed architettonici sopravvissuti al sisma del 1976. Giovedì sera sarà l'occasione per parlarne.