I e IV Comm: audizioni Autovie Venete, assessore Sonego (1)
(ACON) Trieste, 19 lug - RC - I e IV Commissione del Consiglio
regionale, presiedute rispettivamente da Franco Brussa (Margh) e
Uberto Fortuna Drossi (Citt), riunite per ascoltare direttamente
dall'assessore alla Viabilità, Lodovico Sonego, e dal
vicepresidente nonché amministratore delegato, Pietro Del Fabbro,
la situazione societaria di Autovie Venete e lo stato di
attuazione delle opere viarie di sua competenza.
Sonego ha parlato da subito delle dimissioni di Aldo Burello da
presidente di Autovie Venete (AV) dopo lo screzio che ci fu con
l'azionista (ovvero la Regione). E' un episodio su cui non voglio
tornare - ha detto l'assessore. La nomina del nuovo presidente
avverrà in ottobre; la Regione non ha dato indicazioni sul suo
nome, saranno date a tempo debito a ridosso dell'assemblea dei
soci. Lo Statuto è stato modificato, ma non nella sostanza (sono
state inserite le infrastrutture di sosta intermodale). La
società sta operando con successo per sé stessa e gli azionisti,
ma anche per i cittadini.
Siamo passati - così ancora Sonego - da una società che solo
riscuote pedaggi ad una che investe e realizza, e lo fa
nell'ordine di un 1,5 miliardi di euro ribaltando completamente
il Piano finanziario approvato nel corso della passata
legislatura regionale quanto a reperimento delle risorse (ricorso
al debito e non più ricorso all'aumento di capitali) e modalità
di tariffazione della rete. Quanto a questo punto, diciamo no a
caselli che chiudono la A28 nelle uscite tra Pordenone Sud (zona
centro commerciale) e Cimpello, ma prevediamo una tariffa
standard tale che sarà sufficiente per tenere in equilibrio
finanziario la A28; autostrada aperta, con pagamento tariffario,
anche per la Villesse-Goriza, dove la barriera per la riscossione
sarà posta a Villesse (chi parte da Gorizia ed esce, ad esempio,
a Gradisca non è intercettato da nessuno). E con ciò ribadiamo il
principio inderogabile che le autostrade si devono pagare.
Ancora per la Villesse-Gorizia, l'abbiamo disincagliata da un
decreto ministeriale che prevede che un'autostrada, per motivi di
sicurezza, deve avere un tot numero di curve e non sia tutta
dritta, cosa impossibile per quella tratta.
Non esiste disparità di trattamento degli utenti: tutta le rete
di AV è pedaggizzata, anche a Trieste, dove si paga un pedaggio
virtuale (è incluso nel costo del biglietto) anche per i 7
chilometri che ci permettono di raccordarci con l'ANAS. Quanto
alla tratta della cosiddetta "grande viabilità triestina", la
nostra è una posizione diversa rispetto a quella di ANAS: posto
che per pedaggizzarla si dovrebbe modificare il trattato di Osimo
che prevede che quella tratta sia libera, la Società nazionale
vuole che il surplus di cassa sia solo parzialmente reinvestito
in Friuli Venezia Giulia, noi vogliamo che sia tutto a
disposizione di AV e quindi del nostro territorio.
Migliorare la viabilità del Monfalconese ci vede d'accordo a
discutere con i Comuni coinvolti, ma ogni decisione non può
essere a carico di AV, il suo flusso di cassa non può essere
distolto perché serve a realizzare terza corsia, A28,
Villesse-Gorizia. La soluzione deve trovarsi nel creare un
accesso facilitato all'autostrada ad esempio con un Telepass
conveniente, convenienza che si garantisce sfruttando una risorsa
del territorio e non intaccando il bilancio regionale: si
utilizzano le entrate della Camera di Commercio con le tessere
per la benzina agevolata.
(segue)
(immagini alle tv)