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I e IV Comm: audizioni Autovie Venete, assessore Sonego (1)

19.07.2006
15:17
(ACON) Trieste, 19 lug - RC - I e IV Commissione del Consiglio regionale, presiedute rispettivamente da Franco Brussa (Margh) e Uberto Fortuna Drossi (Citt), riunite per ascoltare direttamente dall'assessore alla Viabilità, Lodovico Sonego, e dal vicepresidente nonché amministratore delegato, Pietro Del Fabbro, la situazione societaria di Autovie Venete e lo stato di attuazione delle opere viarie di sua competenza.

Sonego ha parlato da subito delle dimissioni di Aldo Burello da presidente di Autovie Venete (AV) dopo lo screzio che ci fu con l'azionista (ovvero la Regione). E' un episodio su cui non voglio tornare - ha detto l'assessore. La nomina del nuovo presidente avverrà in ottobre; la Regione non ha dato indicazioni sul suo nome, saranno date a tempo debito a ridosso dell'assemblea dei soci. Lo Statuto è stato modificato, ma non nella sostanza (sono state inserite le infrastrutture di sosta intermodale). La società sta operando con successo per sé stessa e gli azionisti, ma anche per i cittadini.

Siamo passati - così ancora Sonego - da una società che solo riscuote pedaggi ad una che investe e realizza, e lo fa nell'ordine di un 1,5 miliardi di euro ribaltando completamente il Piano finanziario approvato nel corso della passata legislatura regionale quanto a reperimento delle risorse (ricorso al debito e non più ricorso all'aumento di capitali) e modalità di tariffazione della rete. Quanto a questo punto, diciamo no a caselli che chiudono la A28 nelle uscite tra Pordenone Sud (zona centro commerciale) e Cimpello, ma prevediamo una tariffa standard tale che sarà sufficiente per tenere in equilibrio finanziario la A28; autostrada aperta, con pagamento tariffario, anche per la Villesse-Goriza, dove la barriera per la riscossione sarà posta a Villesse (chi parte da Gorizia ed esce, ad esempio, a Gradisca non è intercettato da nessuno). E con ciò ribadiamo il principio inderogabile che le autostrade si devono pagare.

Ancora per la Villesse-Gorizia, l'abbiamo disincagliata da un decreto ministeriale che prevede che un'autostrada, per motivi di sicurezza, deve avere un tot numero di curve e non sia tutta dritta, cosa impossibile per quella tratta.

Non esiste disparità di trattamento degli utenti: tutta le rete di AV è pedaggizzata, anche a Trieste, dove si paga un pedaggio virtuale (è incluso nel costo del biglietto) anche per i 7 chilometri che ci permettono di raccordarci con l'ANAS. Quanto alla tratta della cosiddetta "grande viabilità triestina", la nostra è una posizione diversa rispetto a quella di ANAS: posto che per pedaggizzarla si dovrebbe modificare il trattato di Osimo che prevede che quella tratta sia libera, la Società nazionale vuole che il surplus di cassa sia solo parzialmente reinvestito in Friuli Venezia Giulia, noi vogliamo che sia tutto a disposizione di AV e quindi del nostro territorio.

Migliorare la viabilità del Monfalconese ci vede d'accordo a discutere con i Comuni coinvolti, ma ogni decisione non può essere a carico di AV, il suo flusso di cassa non può essere distolto perché serve a realizzare terza corsia, A28, Villesse-Gorizia. La soluzione deve trovarsi nel creare un accesso facilitato all'autostrada ad esempio con un Telepass conveniente, convenienza che si garantisce sfruttando una risorsa del territorio e non intaccando il bilancio regionale: si utilizzano le entrate della Camera di Commercio con le tessere per la benzina agevolata.

(segue)

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