II Comm: presentate linee guida nuovo Piano sviluppo rurale
(ACON) Trieste, 20 lug - RC - Nuove regole per i Piani di
sviluppo rurale regionali (PSR) e nazionali (PSN) del periodo
2007-2013. Le ha presentate l'assessore all'Agricoltura, Enzo
Marsilio, alla II Commissione consiliare presieduta da Mirio
Bolzan (DS).
D'ora in poi - ha detto Marsilio - ogni Regione presenta il
proprio PSR e lo vaglierà direttamente con l'Unione europea. A
tale Piano sono applicati una rendicontazione e un rispetto dei
termini molto rigidi attraverso la regola del "N+2": gli impegni
assunti per l'anno "N" devono essere chiusi e pagati entro i 2
anni successivi (tutto ciò che, ad esempio, intendiamo spendere
entro il 31 dicembre il 2007 deve essere rendicontato entro il 31
dicembre 2009).
Non c'è più la possibilità di compensare tra Regioni le spese:
mentre sino al 2006 abbiamo utilizzato un sistema salvagente che
permetteva di intervenire sulla Regione che spendeva di più con i
fondi di chi aveva speso meno, e questo nell'ottica di un Piano
nazionale comunque bilanciato, ora ogni Regione opera per conto
proprio, seguendo un autonomo PSR di cui sarà responsabile; ciò
che non spenderà tornerà nelle casse comunitarie con il pericolo
che non rientri più in quelle nazionali.
Allo Stato rimane il compito di redigere il Piano di sviluppo
nazionale, che è di obiettivo e molto ampio, però crea comunque
dei paletti ai Piani regionali che, perciò, ne dovranno tenere
conto. Non solo, perché finché l'UE non approva il PSN, le
Regioni non possono fare il loro Piano e presentarlo a loro volta
a Bruxelles che, a sua volta, avrà sei mesi per approvarlo.
Ciò che già si sa è che, per decisione nazionale, le Regioni del
Sud avranno confermati i quadri finanziari della precedente
tornata, mentre quelle del Nord attendono di conoscere quanto
rimane per loro, ma si parla di un taglio di circa il 30%, il che
significa che il Friuli Venezia Giulia passerà dagli oltre 200
milioni di euro e 140-150 da spendere nel settennato.
Noi - ha rammentato Marsilio - a novembre avevano chiesto che il
PSN fosse già sintesi dei Piani regionali. Purtroppo non è stata
scelta questa via e così il sistema Paese perderà fondi di non
poco conto.
L'assessore è quindi passato ad elencare la strategia generale
del PSR, che punterà alle filiere produttive, alle singole
aziende, al programma Leader, ai progetti territoriali. Ma
soprattutto - ha sottolineato - riteniamo di dover incidere sul
sistema delle filiere, oggi unico percorso di aggregazione in
grado di far crescere e migliorare le imprese agricole, accanto
alla semplificazione amministrativo-burocratica: non più domande
da presentare per ogni singola misura, ma per il progetto globale
di sviluppo aziendale, e saranno presentato ad uno sportello con
un sistema di punteggio iniziale che farà sapere da subito se si
ha diritto ai finanziamenti.
(immagini alle tv)