V Comm: esaminati pdl su accesso atti e su semplificazione
(ACON) Trieste, 20 lug - MPB - La V Commissione consiliare,
presieduta da Antonio Martini (Margh), ha esaminato due proposte
di legge, una di iniziativa del consigliere Antonio Pedicini (FI)
inerente l'accesso agli atti da parte dei consiglieri regionali e
contenente modifiche al testo unico in materia di procedimento
amministrativo e diritto di accesso (lr 7/2000), l'altra del
consigliere Bruno Malattia (Citt) sulla semplificazione
legislativa riguardante anche il riassetto e la qualità della
regolazione.
Tre articoli soltanto costituiscono l'ossatura della proposta di
legge sull'accesso agli atti dell'Amministrazione regionale, e
con essa degli Enti e delle Agenzie regionali e di ogni autorità
pubblica o privata al cui capitale sociale la Regione partecipi
direttamente o indirettamente.
Il provvedimento si propone di intervenire nel campo del potere
di accesso dei consiglieri quale specificazione del più ampio
potere di controllo che ad essi spetta per il pieno espletamento
del mandato popolare e finalizzato alla conoscenza, anche a fini
valutativi, dell'operato dell'Ente Regione nel suo complesso.
Precisazioni riguardano anche le modalità di accesso alle
informazioni contenute nelle banche dati della Regione, senza
esclusione di quelle classificate riservate o segrete. I tre
articoli determinano la modifica di altrettanti articoli della
7/2000 il cui testo viene sostituito dalla nuova formulazione.
Per un maggiore approfondimento dei contenuti e della
formulazione del testo la Commissione ha deciso di rinviare
l'esame più dettagliato degli articoli alla ripresa dei lavori
dopo la pausa estiva.
Approvato invece il primo dei cinque articoli della proposta di
legge che punta a semplificare e riordinare organicamente le
norme per materie e ambiti omogenei, ad abrogare le disposizioni
non più vigenti o non applicate, alla chiarezza del linguaggio
normativo, rinviando la prosecuzione dell'esame alla prima
convocazione di settembre.
Tutte cose, come precisato nelle finalità, necessarie a favorire
la conoscenza e l'applicazione degli atti normativi e a
contribuire al buon funzionamento della pubblica amministrazione
e alla competitività del sistema regionale.
Semplificazione e riassetto sono oggetto di un programma che la
Giunta, di concerto con il Consiglio, presenta annualmente e che
contiene indirizzi, materie, tempi e modalità. Sono quindi
fissati i criteri del riassetto normativo - garanzia della
coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa,
riduzione e abrogazione delle disposizioni, delegificazione delle
norme che riguardano aspetti organizzativi e procedurali - mentre
una norma successiva riguarda la qualità della regolazione e
prevede che il programma della Giunta stabilisca quali disegni di
legge e quali schemi di regolamento debbano essere oggetto di
analisi di impatto della regolazione prima di essere adottati.
(immagini alle tv)