CR: approvata legge su portualità Trieste (3)
(ACON) Trieste, 25 lug - RC - Approvata a maggioranza la
proposta di legge con cui - come aveva spiegato il relatore
Uberto Fortuna Drossi (Citt) - si vuole proseguire nel sostegno
regionale allo sviluppo dei traffici intermodali organizzati
dalla società di logistica Alpe Adria da e per il porto di
Trieste.
I 20 voti favorevoli sono arrivati da Margherita, DS, Cittadini
per il Presidente, Partito Pensionati, i 9 contrari da FI, AN,
UDC, ma anche dal PRC, nessun astenuto.
L'urgenza della norma - così il relatore Fortuna Drossi - nasce
dal fatto che, con la prossima uscita dell'Autorità portuale di
Trieste dalla compagine societaria (oggi si hanno tre paritari al
33%: Autorità portuale, Trenitalia Cargo, Regione), non è più
percorribile la triangolazione in cui la Regione erogava i
contributi all'Autorità portuale, questa pagava ad Alpe Adria le
prestazioni legate ai servizi intermodali e poi rendicontava alla
Regione l'utilizzo dei contributi stessi. Tale meccanismo ha
funzionato perfettamente, ideato per bypassare qualunque problema
legato ad un eventuale regime di aiuti di Stato, in quanto è solo
un trasferimento di fondi tra soggetti pubblici, o equiparati,
per svolgere servizi ad uso pubblico con tariffe e programmi
predefiniti.
Il carattere pubblicistico dell'attività di Alpe Adria è
inalterato, ma - aveva chiosato Fortuna Drossi - si identifica un
altro soggetto con caratteristiche pubbliche, radicato sul
territorio e con la vocazione a sostenere lo sviluppo economico
dell'area giuliana: la Camera di Commercio di Trieste. La CCIAA
sarà beneficiaria dei contributi regionali per il sostegno ai
servizi multi-modali multi-cliente; già svolge detto compito con
risorse proprie derivanti dal Fondo benzina; già detiene la
presidenza di Alpe Adria.
Contrario alla proposta, il relatore di minoranza Adriano Ritossa
(AN), che auspicava una maggiore partecipazione dell'Aula alla
materia e si era chiesto se fosse il caso di legiferare.
Igor Kocijancic (PRC) aveva parlato di due limiti, il primo è che
si tratta di una legge che in definitiva dà soldi alla Camera di
Commercio di Trieste che poi li gira alla società Alpe Adria, ma
in realtà il passaggio non è scritto in modo esplicito, si ferma
all'assegnazione alla CCIAA; secondo, da quando la norma è stata
presentata a oggi, sono cambiate diverse cose con una
concomitanza di ruoli tra presidente della Camera e presidente di
Alpe Adria, inoltre presto ci sarà anche la nomina del nuovo
presidente dell'Autorità portuale. Per questo, il consigliere
riteneva non fosse neppure il caso di votare, e comunque
manteneva le sue perplessità.
Giornio Venier Romano (UDC) aveva giudicato negativamente la
tecnica legislativa con cui il testo era arrivato in Aula,
ritenendola inopportuna: ecco perché avrebbe votato no.
(segue)