News


CR: approvata legge su portualità Trieste (3)

25.07.2006
11:34
(ACON) Trieste, 25 lug - RC - Approvata a maggioranza la proposta di legge con cui - come aveva spiegato il relatore Uberto Fortuna Drossi (Citt) - si vuole proseguire nel sostegno regionale allo sviluppo dei traffici intermodali organizzati dalla società di logistica Alpe Adria da e per il porto di Trieste.

I 20 voti favorevoli sono arrivati da Margherita, DS, Cittadini per il Presidente, Partito Pensionati, i 9 contrari da FI, AN, UDC, ma anche dal PRC, nessun astenuto.

L'urgenza della norma - così il relatore Fortuna Drossi - nasce dal fatto che, con la prossima uscita dell'Autorità portuale di Trieste dalla compagine societaria (oggi si hanno tre paritari al 33%: Autorità portuale, Trenitalia Cargo, Regione), non è più percorribile la triangolazione in cui la Regione erogava i contributi all'Autorità portuale, questa pagava ad Alpe Adria le prestazioni legate ai servizi intermodali e poi rendicontava alla Regione l'utilizzo dei contributi stessi. Tale meccanismo ha funzionato perfettamente, ideato per bypassare qualunque problema legato ad un eventuale regime di aiuti di Stato, in quanto è solo un trasferimento di fondi tra soggetti pubblici, o equiparati, per svolgere servizi ad uso pubblico con tariffe e programmi predefiniti.

Il carattere pubblicistico dell'attività di Alpe Adria è inalterato, ma - aveva chiosato Fortuna Drossi - si identifica un altro soggetto con caratteristiche pubbliche, radicato sul territorio e con la vocazione a sostenere lo sviluppo economico dell'area giuliana: la Camera di Commercio di Trieste. La CCIAA sarà beneficiaria dei contributi regionali per il sostegno ai servizi multi-modali multi-cliente; già svolge detto compito con risorse proprie derivanti dal Fondo benzina; già detiene la presidenza di Alpe Adria.

Contrario alla proposta, il relatore di minoranza Adriano Ritossa (AN), che auspicava una maggiore partecipazione dell'Aula alla materia e si era chiesto se fosse il caso di legiferare.

Igor Kocijancic (PRC) aveva parlato di due limiti, il primo è che si tratta di una legge che in definitiva dà soldi alla Camera di Commercio di Trieste che poi li gira alla società Alpe Adria, ma in realtà il passaggio non è scritto in modo esplicito, si ferma all'assegnazione alla CCIAA; secondo, da quando la norma è stata presentata a oggi, sono cambiate diverse cose con una concomitanza di ruoli tra presidente della Camera e presidente di Alpe Adria, inoltre presto ci sarà anche la nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale. Per questo, il consigliere riteneva non fosse neppure il caso di votare, e comunque manteneva le sue perplessità.

Giornio Venier Romano (UDC) aveva giudicato negativamente la tecnica legislativa con cui il testo era arrivato in Aula, ritenendola inopportuna: ecco perché avrebbe votato no.

(segue)