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CR: mozione attività venatoria in ZPS e SIC, discussione (6)

25.07.2006
14:33
(ACON) Trieste, 25 lug - MPB - La Regione deve puntare alla tutela della biodiversità più che a esprimere vincoli, ha detto Uberto Fortuna Drossi (Citt) aprendo la discussione generale, e ha affermato di comprendere parzialmente le osservazioni della mozione perché la norma europea non vieta la caccia ai fini produttivi, purché tutto sia regolamentato da un piano di gestione la cui definizione è fondamentale. Da qui la proposta a riformulare la mozione.

Anche per Renzo Petris (DS), il tema sollevato non appartiene alla sensibilità della sola opposizione, ma serve un ragionamento ponderato che analizzi gli aspetti strutturali, il processo amministrativo, ovvero l'organizzazione, e quindi l'attuazione. Prima di ogni norma di chiusura bisogna lavorare sui piani di gestione, anche in funzione del futuro piano di sviluppo rurale (2007-2013).

Se la tutela dell'ambiente e della biodiversità è un bene che appartiene a tutti, altrettanto condiviso dovrebbe essere il principio della trasparenza nella pubblica amministrazione, perché senza chiarezza i comportamenti sono più labili, sottolinea Roberto Molinaro (UDC) convenendo con le indicazioni della mozione ed evidenziando la mancanza di condizioni giuridiche perché la legge nazionale trovi trasposizione automatica nelle ZPS e nei SIC. Oltre alproblema della gestione, va anche affrontato quello della esatta ubicazione e dimensione di tali aree.

Non solo l'attività venatoria ma anche le altre attività presenti nelle ZPS e nei SIC sono a rischio, per Mirko Spacapan (Margh) per il quale essere proprietari di terreno in area SIC non deve essere un danno economico, ma motivo di orgoglio e di convenienza economico. Non blocco di attività su ZPS e SIC ma valorizzazione di quello che lì c'è e si fa, solo così la popolazione potrà condividere.

Bruno Di Natale (AN), ricordando il valore dell'azione dei cacciatori anche per la tutela ambientale (ad esempio in occasione dell'influenza aviaria) ha evidenziato l'importanza di precisare minutamente ubicazione di SIC e ZPS e delle attività da poter fare.

Per Piero Colussi (Citt), il passo perché SIC e ZPS effettivamente aree di tutela, è l'approvazione dei piani di gestione che sono strumenti di concertazione: un percorso non necessariamente semplice che richiede un buon livello di mediazione, ma il problema non può essere rimandato.

Per l'assessore alle risorse agricole Enzo Marsilio il tema richiamato dalla mozione non è solo politico, è complesso ed è stato ulteriormente complicato dall'applicazione delle norme. E' stato sollecitato un coinvolgimento dei due ministri dell'agricoltura e dell'ambiente per definire una proposta da portare all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni su questa materia. Come assessori regionali si è deciso di attendere i risultati di questo incontro per inserire le decisioni delle Regioni in un quadro di più ampia condivisione, per superare questo ostacolo. Dall'approfondimento giuridico svolto dalla Regione non emerge l'automatismo per l'applicazione dei divieti.

Isidoro Gottardo (FI) si era dichiarato a favore della mozione e contro il I° ordine del giorno, presentato nel frattempo dalla sola maggioranza, in quanto era sparito il termine del mese di settembre e ne era stato introdotto uno più generico.