CR: ddl risorse agricole, dibattito generale (10)
(ACON) Trieste, 25 lug - RC - Disegno di legge che non può
essere rimandato - per Daniele Gerolin (Margh), che plaude allo
snellimento dell'iter legislativo e alla rapidità dell'erogazione
dei contributi. Bene anche altri articoli, come quelli che
prevedono la tutela delle acque con il recepimento delle
direttive europee, la modifica alla legge regionale 15/2000 sui
prodotti biologici, il rivedere la filiera agro-alimentare.
Claudio Violino (LN) ha preso atto che gli emendamenti inerenti
la caccia sono stati dichiarati inammissibili e li ripresenterà
come tutela della fauna. Per il settore rurale si continuano a
fare leggi omnibus invece alla nostra agricoltura servirebbero
norme chiare da cui dedurre dove la si vuole portare. Si riduce
il ruolo dell'Ente tutela pesca, braccio operativo della Regione.
Si agisce con prossimazione e non si ragiona a lungo termine.
Se la legge si occupa di pesci, non capisco - gli ha dato
supporto Bruno Malattia (Citt) - perché non si dovrebbe parlare
di volatili o quadrupedi. Se lo volesse e si staccasse dalle
vecchie regole dettate dagli Uffici, se volesse finalmente
iniziare una nuova cultura, la Giunta avrebbe la possibilità di
creare un testo unico di riordino della materia.
Anche Mirio Bolzan (DS) si è detto critico su come si sta
trattando la materia. Per lui si dovrebbero affrontare gli
argomenti per grandi settori e dare organicità a ciò che si
legifera, non si può trattare l'agricoltura in modo così
parziale.
Maurizio Salvador (UDC) ha parlato di lavoratori che si trovano
ad affrontare una macchina regionale impazzita, che ogni giorno
chiede una carta in più del giorno prima; è necessario
semplificare. Ha poi affermato che tutti gli emendamenti
andrebbero discussi in Aula, bocciare quelli che non vanno ma non
tirarsi indietro sul dovere di legiferare.
L'assessore all'Agricoltura, Enzo Marsilio, ha affermato che non
si intende cambiare le tendenze del comparto agro-alimentare
regionale, ma di chiudere problemi aperti e non affrontati sino
ad ora, semplifiare passaggi necessari nell'ambito della gestione
delle varie leggi, permettere di valorizzare alcuni progetti
importanti nel frattempo finanziati a livello regionale e
nazionale. Gran parte delle norme rappresentano semplificazioni,
miglioramenti di procedure che altrimenti troverebbero difficoltà
di attuaizone, nessun altra finalità, certo non quella di essre
una riforma del sistema agricolo.
(segue)