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CR: ddl risorse agricole, dibattito generale (10)

25.07.2006
17:49
(ACON) Trieste, 25 lug - RC - Disegno di legge che non può essere rimandato - per Daniele Gerolin (Margh), che plaude allo snellimento dell'iter legislativo e alla rapidità dell'erogazione dei contributi. Bene anche altri articoli, come quelli che prevedono la tutela delle acque con il recepimento delle direttive europee, la modifica alla legge regionale 15/2000 sui prodotti biologici, il rivedere la filiera agro-alimentare.

Claudio Violino (LN) ha preso atto che gli emendamenti inerenti la caccia sono stati dichiarati inammissibili e li ripresenterà come tutela della fauna. Per il settore rurale si continuano a fare leggi omnibus invece alla nostra agricoltura servirebbero norme chiare da cui dedurre dove la si vuole portare. Si riduce il ruolo dell'Ente tutela pesca, braccio operativo della Regione. Si agisce con prossimazione e non si ragiona a lungo termine.

Se la legge si occupa di pesci, non capisco - gli ha dato supporto Bruno Malattia (Citt) - perché non si dovrebbe parlare di volatili o quadrupedi. Se lo volesse e si staccasse dalle vecchie regole dettate dagli Uffici, se volesse finalmente iniziare una nuova cultura, la Giunta avrebbe la possibilità di creare un testo unico di riordino della materia.

Anche Mirio Bolzan (DS) si è detto critico su come si sta trattando la materia. Per lui si dovrebbero affrontare gli argomenti per grandi settori e dare organicità a ciò che si legifera, non si può trattare l'agricoltura in modo così parziale.

Maurizio Salvador (UDC) ha parlato di lavoratori che si trovano ad affrontare una macchina regionale impazzita, che ogni giorno chiede una carta in più del giorno prima; è necessario semplificare. Ha poi affermato che tutti gli emendamenti andrebbero discussi in Aula, bocciare quelli che non vanno ma non tirarsi indietro sul dovere di legiferare.

L'assessore all'Agricoltura, Enzo Marsilio, ha affermato che non si intende cambiare le tendenze del comparto agro-alimentare regionale, ma di chiudere problemi aperti e non affrontati sino ad ora, semplifiare passaggi necessari nell'ambito della gestione delle varie leggi, permettere di valorizzare alcuni progetti importanti nel frattempo finanziati a livello regionale e nazionale. Gran parte delle norme rappresentano semplificazioni, miglioramenti di procedure che altrimenti troverebbero difficoltà di attuaizone, nessun altra finalità, certo non quella di essre una riforma del sistema agricolo.

(segue)