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CR: pdl Aquileia, relatore Camber (6)

27.07.2006
15:37
(ACON) Trieste, 27 lug - RC - Necessità di sintesi tra le istituzioni anche per Giulio Camber (FI), relatore di minoranza della legge su Aquileia.

Sicuramente spesso è stato, ed è, difficile far combaciare le esigenze dei residenti con la tutela di un patrimonio che appartiene all'umanità - ha detto. Diventa pertanto indispensabile operare di concerto con lo Stato - in regione rappresentato dal direttore regionale ai Beni culturali e ambientali e dal sovrintendente per i Beni archeologici - come previsto dal "Codice dei Beni culturali e del paesaggio" all'articolo 112, che indica come si possano costituire appositi soggetti giuridici per la valorizzazione dei beni culturali, previo decreto del ministro per i Beni e le Attività culturali.

Con questa legge, invece, si rischia di legiferare sul nulla, poiché è previsto soltanto che lo Stato "può" partecipare alla Fondazione. Ciò vuol dire che l'impegno finanziario regionale rischia di finire in interventi comunali finalizzati al turismo di massa e di alcun interesse archeologico.

Il Consiglio deve, quindi, emendare il testo verso le esigenze statali: ampliare le finalità (articolo 1) ai musei che conservano una significativa testimonianza della storia di Aquileia (ovvero Museo dell'Archeologia Subacquea dell'Alto Adriatico di Grado); esplicitare, tra i compiti della Fondazione, il sostegno di ogni iniziativa legata alla valorizzazione, alla promozione e all'adeguamento strutturale del Parco archeologico di Aquileia.

Un'ultima osservazione va ai "contributi agli esercizi commerciali, pubblici esercizi e strutture ricettive" (art. 6): rischiano di favorire un ristretto bacino commerciale a scapito degli esercizi dell'intera regione. Camber ha espresso forti dubbi sulla legittimità dell'articolo.

(segue)