CR: pdl Aquileia, relatore Camber (6)
(ACON) Trieste, 27 lug - RC - Necessità di sintesi tra le
istituzioni anche per Giulio Camber (FI), relatore di minoranza
della legge su Aquileia.
Sicuramente spesso è stato, ed è, difficile far combaciare le
esigenze dei residenti con la tutela di un patrimonio che
appartiene all'umanità - ha detto. Diventa pertanto
indispensabile operare di concerto con lo Stato - in regione
rappresentato dal direttore regionale ai Beni culturali e
ambientali e dal sovrintendente per i Beni archeologici - come
previsto dal "Codice dei Beni culturali e del paesaggio"
all'articolo 112, che indica come si possano costituire appositi
soggetti giuridici per la valorizzazione dei beni culturali,
previo decreto del ministro per i Beni e le Attività culturali.
Con questa legge, invece, si rischia di legiferare sul nulla,
poiché è previsto soltanto che lo Stato "può" partecipare alla
Fondazione. Ciò vuol dire che l'impegno finanziario regionale
rischia di finire in interventi comunali finalizzati al turismo
di massa e di alcun interesse archeologico.
Il Consiglio deve, quindi, emendare il testo verso le esigenze
statali: ampliare le finalità (articolo 1) ai musei che
conservano una significativa testimonianza della storia di
Aquileia (ovvero Museo dell'Archeologia Subacquea dell'Alto
Adriatico di Grado); esplicitare, tra i compiti della Fondazione,
il sostegno di ogni iniziativa legata alla valorizzazione, alla
promozione e all'adeguamento strutturale del Parco archeologico
di Aquileia.
Un'ultima osservazione va ai "contributi agli esercizi
commerciali, pubblici esercizi e strutture ricettive" (art. 6):
rischiano di favorire un ristretto bacino commerciale a scapito
degli esercizi dell'intera regione. Camber ha espresso forti
dubbi sulla legittimità dell'articolo.
(segue)