CR: ddl Aquileia, fine dibattito (9)
(ACON)Trieste, 27 lug - MPB - E'disattenzione voluta quella
dello Stato, che ha impedito finora di valorizzare Aquileia, si è
chiesto Claudio Violino (LN) cercando la risposta nella storia di
questa città considerata baluardo di italianità nel ventennio,
unico periodo - ha detto - in cui fu al centro dell'interesse.
L''auspicio è che su questa legge ci sia il maggior consenso
possibile perché deve rendere palese chi non vuole sviluppare
Aquileia: quindi, porte aperte a tutti, in prima linea allo
Stato, che anzi venga costretto a entrare.
Per Mirio Bolzan (DS) la fondazione offre una credibile soluzione
alle necessità di trovare un luogo in cui decidere della politica
di valorizzazione di Aquileia. E consente di superare problemi
che in passato hanno inchiodato lo sviluppo - ha insistito
ricordando che il principale interlocutorie è la Soprintendenza
per la conservazione dei beni archeologici. E' dunque un
contributo a uscire da una situazione insoddisfacente.
Bruno Di Natale (AN), ricordando le risorse impegnate per tante
altre iniziative, altrove, e la definizione secondo cui il
progetto è meno di un pulcino bagnato, ha auspicato che gli
ordini del giorno presentati, si trasformino in emendamenti: solo
così saranno un'opportunità.
Carlo Monai ha ricordato la valenza strategica che ha per la
regione Aquileia, unico sito ad essere tutelato dall'Unesco,
sottolineando che ci sono altri siti e che nel ddl si ipotizza
una rete di bacini archeologici che possano con essa collegarsi.
Occorre guardare un orizzonte più ampio per portare, anche per
altre sedi, la regione all'attenzione dell'Unesco.
E' una legge che parla del sito di Aquileia e non del patrimonio
archeologico del Friuli Venezia Giulia - ha affermato l'assessore
alla cultura Roberto Antonaz, definendo impropri i tentativi di
inserire altri elementi, anche se ci sarà anche pure per queste
sedi - ha rassicurato - l'attenzione della Giunta. Le precedenti
legislature non hanno legiferato su questo tema, noi lo facciamo
con un testo equilibrato. Rispetto alle risorse previste a fondo
globale, ha convenuto che per il bilancio 2007 bisognerà
incrementarle, per un effettivo decollo dello strumento
legislativo. Quanto alla partecipazione dello Stato, Antonaz ha
detto di fidarsi degli impegni del ministro Rutelli.
(segue)