UDC: Venier Romano, commento legge per Aquileia
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/RC - Su Aquileia, la maggioranza
di centro-sinistra ha perduto un'altra occasione e la nuova legge
accolta ieri dal Consiglio regionale è un ulteriore contenitore
vuoto, fatto di enunciazioni, ma privo delle risorse economiche
necessarie per la valorizzazione di un sito archeologico di
primaria importanza.
Si esprime così, il consigliere regionale Giorgio Venier Romano
(UDC), per commentare l'avvenuta approvazione della legge
istitutiva di una fondazione per Aquileia.
Se l'unico scopo di questa legge era quello di dare qualche
contributo in più a quel Comune - dichiara il consigliere -
bastava una deliberazione di Giunta regionale o una norma
specifica nella prossima legge finanziaria; invece si è voluto
continuare con la demagogia, tanto per dimostrare che comunque il
problema è stato affrontato, anche se si è ben lontani dalla ogni
concreta soluzione.
Il mancato coinvolgimento dello Stato, che attraverso la
Sovrintendenza ai Beni culturali, artistici e ambientali aveva
fornito utili indicazioni su come creare le necessarie sinergie
per la rivalutazione del sito archeologico e il conseguente
rilancio dell'economia di quel comprensorio - continua Venier
Romano - rende quasi del tutto inutile la legge e la nuova
fondazione, stante la competenza primaria che lo Stato continua
ad avere in questa materia. Non si è voluto tener conto delle
indicazioni fornite dall'UDC e da Forza Italia, perdendo così
un'occasione utile per quel territorio. Per questo motivo l'UDC
ha deciso di astenersi dal voto, volendo però in ogni caso
dimostrare il proprio interesse per Aquileia, i suoi scavi e il
territorio limitrofo, altrettanto interessante dal punto di vista
archeologico e ambientale.