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UDC: Venier Romano, commento legge per Aquileia

28.07.2006
15:06
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/RC - Su Aquileia, la maggioranza di centro-sinistra ha perduto un'altra occasione e la nuova legge accolta ieri dal Consiglio regionale è un ulteriore contenitore vuoto, fatto di enunciazioni, ma privo delle risorse economiche necessarie per la valorizzazione di un sito archeologico di primaria importanza.

Si esprime così, il consigliere regionale Giorgio Venier Romano (UDC), per commentare l'avvenuta approvazione della legge istitutiva di una fondazione per Aquileia.

Se l'unico scopo di questa legge era quello di dare qualche contributo in più a quel Comune - dichiara il consigliere - bastava una deliberazione di Giunta regionale o una norma specifica nella prossima legge finanziaria; invece si è voluto continuare con la demagogia, tanto per dimostrare che comunque il problema è stato affrontato, anche se si è ben lontani dalla ogni concreta soluzione.

Il mancato coinvolgimento dello Stato, che attraverso la Sovrintendenza ai Beni culturali, artistici e ambientali aveva fornito utili indicazioni su come creare le necessarie sinergie per la rivalutazione del sito archeologico e il conseguente rilancio dell'economia di quel comprensorio - continua Venier Romano - rende quasi del tutto inutile la legge e la nuova fondazione, stante la competenza primaria che lo Stato continua ad avere in questa materia. Non si è voluto tener conto delle indicazioni fornite dall'UDC e da Forza Italia, perdendo così un'occasione utile per quel territorio. Per questo motivo l'UDC ha deciso di astenersi dal voto, volendo però in ogni caso dimostrare il proprio interesse per Aquileia, i suoi scavi e il territorio limitrofo, altrettanto interessante dal punto di vista archeologico e ambientale.