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AN: Ritossa, provvedimenti inquinamento fiume Isonzo

22.08.2006
13:08
(ACON) Trieste, 22 ago - COM/RC - L'inquinamento del fiume Isonzo è di vecchia data - scrive il consigliere regionale di AN Adriano Ritossa alla Giunta Illy - ed è da sempre attribuito al torrente Corno, collettore dei liquami fognari civili e industriali di Nova Gorica (Slovenia), ma deriva anche dal pesante contributo proveniente dalle disfunzioni della fognatura cittadina di Gorizia che in gran parte si immette nel torrente Corno anziché confluire lungo la condotta di via Lungo Isonzo Argentina, verso il depuratore cittadino, tanto da passare da 150 litri/secondo all'ingresso in Italia a 200 litri/secondo a ridosso della SAFOG.

Il letto del torrente Corno, a ridosso della Valletta - aggiunge Ritossa come informazione -, è naturale e quindi ghiaioso, e ciò permette una facile infiltrazione nel terreno per percolazione in acque putride che finiscono in falda. I dati di Goletta Verde dimostrano che il fiume ha perso una classe di qualità biologica (dalla 1^ alla 2^ classe) acquisendo una considerevole carica microbica e virale che non permette ai cittadini di bagnarsi alle sponde.

Visto che, entro il 15 settembre prossimo, gli esperti nominati dalla Regione per l'elaborazione del Piano regionale generale Tutela Acque presenteranno un quadro aggiornato della situazione e si potrà, volendo, determinare gli adeguati correttivi, Ritossa chiede siano effettuati controlli più frequenti all'inquinamento delle acque superficiali; quale sia nei fatti la potenzialità del depuratore fognario della città di Gorizia; quanti milioni di euro l'Amministrazione regionale intenda stanziare per i depuratori fognari che operano nella provincia goriziana, poiché nella gran parte dei casi risultano obsoleti e non sempre rispondenti alle esigenze e disposizioni legislative in essere.