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Udine: tavolo politico su elettorale e forma di governo

12.09.2006
17:26
(ACON) Udine, 12 set - AB - Sarà il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini a fare la sintesi delle osservazioni emerse nel corso del tavolo politico che si è riunito a Udine per discutere della legge statutaria sul sistema elettorale e la forma di governo del Friuli Venezia Giulia, al termine della quale presenterà ai gruppi consiliari la nuova bozza del provvedimento che verrà vagliata in un incontro già fissato per il prossimo 13 ottobre.

La proposta, accolta unanimemente, è stata avanzata dal presidente della Regione Riccardo Illy dopo aver sentito tutte le opinioni sulle questioni che in queste settimane hanno maggiormente alimentato il dibattito politico. Non si tratterà di stravolgere il testo originario rispetto alla sua ispirazione, ha precisato Tesini, ma di recepire le proposte che hanno incontrato una grande convergenza e quelle più fortemente avvertite. L'obiettivo è di proporre un testo che raccolga la più ampia condivisione possibile, da trasmettere alla competente Commissione perché possa intraprendere il percorso istituzionale già fissato e che, nelle intenzioni, dovrebbe portare la legge all'esame dell'Aula nelle prime settimane del 2007.

In generale, è prevalsa l'opinione esplicitata da Gottardo (FI) che la legge elettorale non dev'essere fatta su misura per nessuno, ma pensata per durare nel tempo. Proprio la longevità sarà l'indice della sua bontà.

Tra i temi trattati vi è l'eliminazione dell'incompatibilità tra assessore e consigliere regionale, ma i Cittadini, con Paselli, si sono detti contrari a questa ipotesi e hanno pure rilanciato la proposta di porre un limite di due mandati consecutivi ai consiglieri. Molinaro (UDC) ha chiesto la cancellazione dell'articolo che prevede la possibilità di svolgere elezioni primarie (chi vuole se le fa e se le paga, ha detto) e l'eliminazione, o una radicale rivisitazione di quello relativo allo statuto delle opposizioni.

Il presidente Illy ha ritenuto di prendere in considerazione anche l'opportunità di ridiscutere, pur conservandone il principio, la gradualità del premio di maggioranza, l'eliminazione della raccolta di firme per i gruppi già presenti in Consiglio regionale, la presentazione all'Aula in maniera unitaria delle dichiarazioni programmatiche e della squadra di governo, un diverso e più incisivo ruolo del Consiglio e dei suoi organi in materia di nomine e di accordi internazionali.

Se Zvech (DS) ha invitato tutti a valutare la questione apparentamenti senza legarla al solo problema delle minoranze, Battellino (IpR) ha insistito sui temi della rappresentanza femminile in tutti gli organismi. A tal proposito, Guerra (LN) ha definito la questione un atto di civiltà e di democrazia evoluta, un problema da affrontare con la dovuta progressività e serietà, senza soluzioni di facciata.

Per Ciriani (AN) lo sbarramento di lista dev'essere alto e non fittizio e andrebbe eliminato il voto disgiunto, mentre Zorzini (PDCI) ha chiesto l'individuazione di meccanismi di rappresentanza che tengano conto della pluralità propria della minoranza slovena e ha detto no a penalizzazioni delle formazioni minori con corse a ostacoli e con un bipolarismo esasperato.

Per il mantenimento del voto disgiunto, ritenuto espressione di libertà degli elettori, si è dichiarato Kocijancic (PRC), che ritiene più opportuno modificare e non abrogare l'articolo sullo statuto delle opposizioni. Metz (Verdi) si è detto favorevole al voto disgiunto, alla compatibilità di carica, all'eliminazione delle firme e ha definito le primarie un'opportunità, un'opzione della politica, ma non una previsione di legge. Degano (Margh) ha dato la disponibilità a discutere del problema della supplenza, ritiene opportuno mantenere il principio delle quote rosa senza fissare numeri, mentre una volta tolta l'incompatibilità assessore-consigliere bisognerebbe eliminare anche il limite per gli assessori esterni.

I due nodi principali sono stati infine richiamati dal presidente Illy: il voto disgiunto, sul quale si potrà trovare un accordo dopo un approfondimento fatto dal comitato giuridico, e lo sbarramento. Per quest'ultima questione le soluzioni prospettate dal tavolo politico sono il recupero del primo di lista sotto la soglia e l'utilizzo del sistema degli apparentamenti. Su entrambe si potrà ragionare, ha affermato Illy, l'importante sarà che la condivisione sulla legge sia la più ampia possibile. Le premesse sembrano esserci perché le distanze non appaiono così grandi.

(foto in e-mail; immagini alle tv)