Udine: tavolo politico su elettorale e forma di governo
(ACON) Udine, 12 set - AB - Sarà il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini a fare la sintesi delle osservazioni
emerse nel corso del tavolo politico che si è riunito a Udine per
discutere della legge statutaria sul sistema elettorale e la
forma di governo del Friuli Venezia Giulia, al termine della
quale presenterà ai gruppi consiliari la nuova bozza del
provvedimento che verrà vagliata in un incontro già fissato per
il prossimo 13 ottobre.
La proposta, accolta unanimemente, è stata avanzata dal
presidente della Regione Riccardo Illy dopo aver sentito tutte le
opinioni sulle questioni che in queste settimane hanno
maggiormente alimentato il dibattito politico. Non si tratterà di
stravolgere il testo originario rispetto alla sua ispirazione, ha
precisato Tesini, ma di recepire le proposte che hanno incontrato
una grande convergenza e quelle più fortemente avvertite.
L'obiettivo è di proporre un testo che raccolga la più ampia
condivisione possibile, da trasmettere alla competente
Commissione perché possa intraprendere il percorso istituzionale
già fissato e che, nelle intenzioni, dovrebbe portare la legge
all'esame dell'Aula nelle prime settimane del 2007.
In generale, è prevalsa l'opinione esplicitata da Gottardo (FI)
che la legge elettorale non dev'essere fatta su misura per
nessuno, ma pensata per durare nel tempo. Proprio la longevità
sarà l'indice della sua bontà.
Tra i temi trattati vi è l'eliminazione dell'incompatibilità tra
assessore e consigliere regionale, ma i Cittadini, con Paselli,
si sono detti contrari a questa ipotesi e hanno pure rilanciato
la proposta di porre un limite di due mandati consecutivi ai
consiglieri. Molinaro (UDC) ha chiesto la cancellazione
dell'articolo che prevede la possibilità di svolgere elezioni
primarie (chi vuole se le fa e se le paga, ha detto) e
l'eliminazione, o una radicale rivisitazione di quello relativo
allo statuto delle opposizioni.
Il presidente Illy ha ritenuto di prendere in considerazione
anche l'opportunità di ridiscutere, pur conservandone il
principio, la gradualità del premio di maggioranza,
l'eliminazione della raccolta di firme per i gruppi già presenti
in Consiglio regionale, la presentazione all'Aula in maniera
unitaria delle dichiarazioni programmatiche e della squadra di
governo, un diverso e più incisivo ruolo del Consiglio e dei suoi
organi in materia di nomine e di accordi internazionali.
Se Zvech (DS) ha invitato tutti a valutare la questione
apparentamenti senza legarla al solo problema delle minoranze,
Battellino (IpR) ha insistito sui temi della rappresentanza
femminile in tutti gli organismi. A tal proposito, Guerra (LN) ha
definito la questione un atto di civiltà e di democrazia evoluta,
un problema da affrontare con la dovuta progressività e serietà,
senza soluzioni di facciata.
Per Ciriani (AN) lo sbarramento di lista dev'essere alto e non
fittizio e andrebbe eliminato il voto disgiunto, mentre Zorzini
(PDCI) ha chiesto l'individuazione di meccanismi di
rappresentanza che tengano conto della pluralità propria della
minoranza slovena e ha detto no a penalizzazioni delle formazioni
minori con corse a ostacoli e con un bipolarismo esasperato.
Per il mantenimento del voto disgiunto, ritenuto espressione di
libertà degli elettori, si è dichiarato Kocijancic (PRC), che
ritiene più opportuno modificare e non abrogare l'articolo sullo
statuto delle opposizioni. Metz (Verdi) si è detto favorevole al
voto disgiunto, alla compatibilità di carica, all'eliminazione
delle firme e ha definito le primarie un'opportunità, un'opzione
della politica, ma non una previsione di legge. Degano (Margh) ha
dato la disponibilità a discutere del problema della supplenza,
ritiene opportuno mantenere il principio delle quote rosa senza
fissare numeri, mentre una volta tolta l'incompatibilità
assessore-consigliere bisognerebbe eliminare anche il limite per
gli assessori esterni.
I due nodi principali sono stati infine richiamati dal presidente
Illy: il voto disgiunto, sul quale si potrà trovare un accordo
dopo un approfondimento fatto dal comitato giuridico, e lo
sbarramento. Per quest'ultima questione le soluzioni prospettate
dal tavolo politico sono il recupero del primo di lista sotto la
soglia e l'utilizzo del sistema degli apparentamenti. Su entrambe
si potrà ragionare, ha affermato Illy, l'importante sarà che la
condivisione sulla legge sia la più ampia possibile. Le premesse
sembrano esserci perché le distanze non appaiono così grandi.
(foto in e-mail; immagini alle tv)