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III Comm: sì a Piano integrato e regolamento stranieri (2)

13.09.2006
16:41
(ACON) Trieste, 13 set - RC - Prima del parere al Piano regionale integrato per l'immigrazione e al regolamento sui progetti formativi, entrambi legati alla legge regionale 5 del 2005, ad esprimersi erano stati:

Massimo Blasoni (FI): difficile per un cittadino italiano in difficoltà capire perché deve seguire un percorso diverso rispetto ad uno straniero, ad esempio per avere una casa; la cosa è inaccettabile ed è un razzismo al contrario, così gli creiamo una corsia preferenziale; le associazioni di riferimento iscritte a registro sono salite da 6 a 38 (24 italiane, 14 straniere). Paolo Ciani (AN): nel Piano manca la percezione di quanto accade in regione, dove l'integrazione, a partire dalla scuola, sta già avvenendo anche senza questa legge, mentre rimane la schiavitù nel mondo del lavoro (nell'edilizia si pagano gli extracomunitari 3 euro all'ora, minorenni compresi); questi fondi servono solo a finanziare associazioni, ma nulla va veramente agli stranieri. Adriano Ritossa (AN): abbiamo una visione in ritardo di oltre un anno; non è ammissibile quanto sta accadendo nel mondo del lavoro; INPS e INAIL devono intervenire e deve farlo anche la Regione o diventa corresponsabile di quanto accade; non siamo in grado di dare risposta alle aspettative della legge. Alessandra Guerra (LN): non si vogliono veramente risolvere i problemi perché il modo non è corretto; non si devono utilizzare ulteriori fondi regionali, togliendoli così ai decimi di compartecipazione statale, per un settore che ha già copertura economica nazionale; imponete l'adeguamento ai costumi degli stranieri anche quando contrastano con le nostre regole. Gina Fasan (UDC): facciamo nostre le osservazioni dell'Assemblea delle Autonomie locali; ci vogliono più interventi nel settore abitativo; si deve monitorare la formazione professionale per verificare quanto accade veramente e sostenere i piccoli Comuni per il problema dei minori non accompagnati; ci siamo astenuti sulla legge, ci asteniamo anche sul Piano e sul regolamento.

Per la maggioranza: Bruna Zorzini (PDCI): la legge giudica ricchezza le differenze, e non potrebbe essere altrimenti nella nostra regione, terra di emigranti; se la Lega Nord non è riuscita a raccogliere le firme per abrogarla, qualcosa vorrà dire; spero siano stati accolti i punti sollevati dalla Consulta dell'immigrazione. Nevio Alzetta (DS): si dà attuazione alla Turco-Napolitano poi Bossi-Fini; proprio per come si sta modificando l'integrazione, si aveva bisogno di questa norma; non è vero che si daranno contributi agli stranieri per fare case; non si creano canali preferenziali; i tempi di attuazione si sono allungati anche causa l'impugnazione, da parte del passato Governo, di due punti della legge. Pio De Angelis (PRC): con la normativa vigente gli extracomunitari minori non accompagnati che diventano maggiorenni e non hanno fatto due anni di formazione, diventano clandestini e sono espulsi, a questo dobbiamo dare risposte; le domande di casa a Pordenone sono 740 e non ci sarà una consegna dell'ATER prima del 2008; in attesa che la loro sensibilità cambi, diamo risposte alle donne di ogni religione. Sergio Lupieri (Margh): parlare di immigrati non significa sempre parlare di persone gestite da cosche mafiose o da delinquenti; dobbiamo far sì che siano considerati cittadini di uguali diritti e uguali doveri degli altri cittadini; si deve arrivare a creare un testo unico legislativo.

(fine)