III Comm: sì a Piano integrato e regolamento stranieri (2)
(ACON) Trieste, 13 set - RC - Prima del parere al Piano
regionale integrato per l'immigrazione e al regolamento sui
progetti formativi, entrambi legati alla legge regionale 5 del
2005, ad esprimersi erano stati:
Massimo Blasoni (FI): difficile per un cittadino italiano in
difficoltà capire perché deve seguire un percorso diverso
rispetto ad uno straniero, ad esempio per avere una casa; la cosa
è inaccettabile ed è un razzismo al contrario, così gli creiamo
una corsia preferenziale; le associazioni di riferimento iscritte
a registro sono salite da 6 a 38 (24 italiane, 14 straniere).
Paolo Ciani (AN): nel Piano manca la percezione di quanto accade
in regione, dove l'integrazione, a partire dalla scuola, sta già
avvenendo anche senza questa legge, mentre rimane la schiavitù
nel mondo del lavoro (nell'edilizia si pagano gli extracomunitari
3 euro all'ora, minorenni compresi); questi fondi servono solo a
finanziare associazioni, ma nulla va veramente agli stranieri.
Adriano Ritossa (AN): abbiamo una visione in ritardo di oltre un
anno; non è ammissibile quanto sta accadendo nel mondo del
lavoro; INPS e INAIL devono intervenire e deve farlo anche la
Regione o diventa corresponsabile di quanto accade; non siamo in
grado di dare risposta alle aspettative della legge.
Alessandra Guerra (LN): non si vogliono veramente risolvere i
problemi perché il modo non è corretto; non si devono utilizzare
ulteriori fondi regionali, togliendoli così ai decimi di
compartecipazione statale, per un settore che ha già copertura
economica nazionale; imponete l'adeguamento ai costumi degli
stranieri anche quando contrastano con le nostre regole.
Gina Fasan (UDC): facciamo nostre le osservazioni dell'Assemblea
delle Autonomie locali; ci vogliono più interventi nel settore
abitativo; si deve monitorare la formazione professionale per
verificare quanto accade veramente e sostenere i piccoli Comuni
per il problema dei minori non accompagnati; ci siamo astenuti
sulla legge, ci asteniamo anche sul Piano e sul regolamento.
Per la maggioranza:
Bruna Zorzini (PDCI): la legge giudica ricchezza le differenze, e
non potrebbe essere altrimenti nella nostra regione, terra di
emigranti; se la Lega Nord non è riuscita a raccogliere le firme
per abrogarla, qualcosa vorrà dire; spero siano stati accolti i
punti sollevati dalla Consulta dell'immigrazione.
Nevio Alzetta (DS): si dà attuazione alla Turco-Napolitano poi
Bossi-Fini; proprio per come si sta modificando l'integrazione,
si aveva bisogno di questa norma; non è vero che si daranno
contributi agli stranieri per fare case; non si creano canali
preferenziali; i tempi di attuazione si sono allungati anche
causa l'impugnazione, da parte del passato Governo, di due punti
della legge.
Pio De Angelis (PRC): con la normativa vigente gli
extracomunitari minori non accompagnati che diventano maggiorenni
e non hanno fatto due anni di formazione, diventano clandestini e
sono espulsi, a questo dobbiamo dare risposte; le domande di casa
a Pordenone sono 740 e non ci sarà una consegna dell'ATER prima
del 2008; in attesa che la loro sensibilità cambi, diamo risposte
alle donne di ogni religione.
Sergio Lupieri (Margh): parlare di immigrati non significa sempre
parlare di persone gestite da cosche mafiose o da delinquenti;
dobbiamo far sì che siano considerati cittadini di uguali diritti
e uguali doveri degli altri cittadini; si deve arrivare a creare
un testo unico legislativo.
(fine)