II e IV Comm: audizione su progetto mappatura piccoli comuni
(ACON) Trieste, 14 set - MPB - Una vera e propria
sollecitazione a chi deve costruire le politiche per i Comuni di
minori dimensioni è quella scaturita dall'audizione in cui oggi
alle Commissioni II e IV, presiedute rispettivamente da Mirio
Bolzan (DS) e Uberto Fortuna Drossi (Citt) in riunione congiunta,
è stata illustrata la campagna PiccolaGrandeItalia, con
particolare riferimento al progetto di mappatura delle
potenzialità dei piccoli Comuni della regione che da tre anni
Legambiente sta conducendo insieme a ANCI e Federazione
Coldiretti del Friuli Venezia Giulia.
La presidente di Legambiente FVG, Elena Gobbi, affiancata da
Giovanni Cumin, coordinatore della Consulta dei piccoli comuni, e
da Gino Zampar per Coldiretti, ha fatto il punto del lavoro che
ha il sostengo della presidenza del Consiglio regionale e che ha
già portato al censimento del territorio della provincia di
Pordenone e, poi, di quello della Venezia Giulia e della Bassa
Friulana in provincia di Udine, prendendo in considerazione un
gran numero di indicatori e parametri ambientali, demografici,
socio-economici e dei servizi delle aree analizzate, con
l'obiettivo di fare sintesi di queste informazioni e di costruire
una banca dati organica, e di arrivare a mettere in rete queste
realtà per fare della piccola dimensione un valore aggiunto.
In Friuli Venezia Giulia il 74% dei comuni conta meno di 5000
abitanti: un indice di polverizzazione della presenza del
territorio che in alcune aree crea un effettivo disagio
abitativo. Senza contare che - come hanno sottolineato poi i
consiglieri Paolo Pupulin, Renzo Petris e Mauro Travanut (DS)
chiedendo chiarimenti e approfondimenti - all'interno di questo
raggruppamento la differenza tra i centri della pianura e i
comuni di montagna a volte con solo poche centinaia di abitanti
si rivela un abisso. Un dato che la ricerca ora imperniata sulla
Carnia e le Valli del Natisone non mancherà di evidenziare in
tutta la sua gravità, ha anticipato la Gobbi che ha anche
ricordato la costituzione del Forum permanente dei piccoli
comuni.
Tesi da verificare attraverso l'indagine è il livello di
sostenibilità ambientale, data dal rapporto tra estensione
territoriale e pressione antropica rappresentata dalla presenza
dell'uomo e delle sue attività, e di quella sociale, data dal
tessuto dei servizi di base presenti.
E se nell'insieme, finora, esse sono risultate di livello medio
buono, le necessità che si delineano sono di politiche organiche,
con un approccio che tiene conto delle disomogeneità e non dà
risposte univoche, che punta a individuare aree omogenee su cui
intervenire, senza però finire con l'omogeneizzarle. Un modo per
dire che ciò che va salvaguardato sono proprio le diversità e le
peculiarità di questo universo, e che la programmazione e la
progettazione vincente è quella per piccoli numeri, quella che
consentendo la creazione di anche soli tre o quattro posti di
lavoro riesce a risolvere i problemi di socioeconomici di una
comunità.
(immagini alle tv)