I Comm: parere favorevole convenzione Friulia/Promotur
(ACON) Trieste, 19 set - RC - Aspetto più prettamente
finanziario, per l'analisi resa nota in I Commissione consiliare
dal presidente e dal direttore di Promotur, Luca Vidoni e Manlio
Petris, quanto al Piano industriale della società di promozione
turistica in montagna, quinquennio 2006-2010, e alla convenzione
che la Regione ha stipulato con Friulia per assicurare a Promotur
200 milioni di euro in 20 anni. La convenzione - che al termine
dei lavori è stata accolta da Margherita, DS e Cittadini e
respinta da AN, FI e UDC - è stata illustrata dall'assessore alle
Finanze, Michela Del Piero.
Sotto la lente d'ingrandimento, soprattutto i 67 milioni previsti
per dotare i 5 poli sciistici regionali (Piancavallo, Forni di
Sopra, Ravascletto-Zoncolan, Tarvisio e Sella Nevea) di alberghi
a 3 e a 4 stelle per 1.600 nuovi posti letto utilizzando società
miste pubblico/privato.
Il nostro obiettivo - hanno spiegato Vidoni e Petris - è
aumentare il tasso di occupazione media dei posti letto di almeno
il 16% in 5 anni (oggi è del 42% su 100 giorni e quindi
passerebbe al 58%) in inverno e del 12% in estate (oggi 40% medio
su 90 giorni); potenziare l'offerta ricettiva a destinazione
turistica intervenendo di concerto con i Comuni e facendo
partecipare investitori internazionali; ampliare l'offerta del
prodotto neve per incrementare i flussi turistici provenienti da
fuori regione.
Nel Piano industriale presentato alla Commissione si parla di 2,5
mln di euro totali per tutti i 5 poli per l'organizzazione del
sistema dei posti letto con cui arrivare al 58% di occupazione
media stagionale invernale e far operare una Centrale unica di
vendita, già dal 2006, vero punto debole della catena perché
manca una messa in rete unica dell'offerta sistema
sciistico/sistema alberghiero. Singolarmente, come impegni
previsti, Piancavallo avrà circa 17,29 mln, Forni di Sopra circa
16,65 mln, Zoncolan circa 18,68 mln, Tarvisio circa 23,41 mln,
Sella Nevea circa 33,88 mln. Il totale del Piano vede, quindi un
valore indicizzato per oltre 112,4 mln; a questi vanno sommati
più di 18 mln (pari al 28% del fabbisogno d'opera) per lo
sviluppo della ricettività: il totale dell'investimento nei 5
poli sciistici è, dunque, pari a quasi 132 mln. Per lo sviluppo
immobiliare - ha aggiunto Manlio Petris - abbiamo calcolato una
spesa tra i 42mila e i 45mila euro a posto letto a 4 stelle che,
in totale, danno i 67 mln di indicazione di massima di cui si
parla.
Promotur intende essere da stimolo per i privati. A noi non
interessa fare gli immobiliaristi e costruire alberghi, ma che
qualcuno li gestisca perché ogni posto letto rende in media 600
euro di skipass a stagione, senza costi diretti - ha aggiunto.
Siamo all'80% del mercato domestico utile (ovvero i pendolari),
che quindi è verso la saturazione e con una crescita non sicura
oltre queste dimensioni, ecco perché dobbiamo puntare al turista
in vacanza. Nostra intenzione è sostenere i Comuni nel riassetto
territoriale. Il nostro Piano rispecchia una logica industriale
volta ad aumentare la ricettività.
Dall'assessore Del Piero si è, invece, appreso che è Friulia a
gestire lo speciale fondo di dotazione e lo controlla; la
finanziaria regionale sceglierà con Promotur le forme più adatte
per l'erogazione delle somme; Promotur rendiconterà ogni anno a
Friulia lo stato di avanzamento dei lavori.
A non ritenersi soddisfatti dall'esposizione sono stati Roberto
Asquini di FI (non volete creare posti letto, ma vivere sulla
speculazione edilizia, rendita che è tutta da dimostrare; la
logica del 4 stelle mi andrebbe bene, ma se si spendesse il
giusto), Luca Ciriani di AN (Promotur non dovrebbe mettersi a
fare operazioni immobiliari ovvero operazioni per attirare
imprenditori, semmai dovrebbe farlo Friulia piuttosto che
Mediocredito. Di questi immobili, cosa volete fare? Gestirli,
costruirli e poi venderli, tenerne una quota massima, che cosa?)
e Maurizio Salvador dell'UDC (avevano più logica interventi che
migliorassero le strutture alberghiere già esistenti e solo in
parte costruire nuove strutture; perché, poi, dei privati
dovrebbero venire a investire da noi?).
(immagini alle tv)