VI Comm: approvata pdl su cultura cinematografica
(ACON) Trieste, 19 set - MPB - La VI Commissione consiliare,
presieduta da Kristian Franzil (PRC) e presente l'assessore alla
cultura Roberto Antonaz, ha approvato a maggioranza, con l'unica
astensione di FI, la proposta di legge che contiene provvedimenti
regionali per la promozione e la tutela del patrimonio e della
cultura cinematografica e per lo sviluppo delle produzioni
audiovisive nel Friuli Venezia Giulia, primo firmatario Piero
Colussi (Citt).
Colussi ha richiamato i contenuti del testo, che punta a
diffondere e sostenere l'attività cinematografica, a raccogliere,
tutelare e conservare il patrimonio cinematografico e
audiovisivo, a promuovere le attività di produzione in Friuli
Venezia Giulia. Un mondo della cultura cinematografica che nella
nostra regione ha raggiunto livelli di eccellenza confermati
dalla qualità e dalla molteplicità delle manifestazioni, delle
attività cinetecarie, delle molte iniziative formative anche a
livello universitario.
Da qui l'obiettivo di potenziare il settore anche dal punto di
vista infrastrutturale, di mettere in rete il sistema delle
mediateche pubbliche e di prevedere per la Cineteca del Friuli
la funzione di polo di riferimento regionale per le attività di
ricerca, raccolta, catalogazione, studio, conservazione e
valorizzazione del patrimonio audiovisivo. Altre norme si
interessano alla promozione del cinema di qualità, alle
manifestazioni cinematografiche di interesse nazionale e
internazionale che l'amministrazione regionale intende
riconoscere e sostenere con l'ausilio di un comitato tecnico
consultivo e l'adozione di indicatori oggettivi di qualità, alla
promozione di un circuito regionale del cinema di qualità. Il
Friuli Venezia Giulia potrà così diventare un laboratorio anche
per l'alfabetizzazione nel campo delle discipline audiovisive.
Sul metodo che ha portato alla stesura di questa proposta di
legge è intervenuta Tamara Blazina (DS) sottolineando che così si
pone il primo tassello di riforma della legge 68 sulla cultura ed
evidenziando l'importanza di offrire al mondo della produzione
locale ed esterna la possibilità di operare nella nostra regione.
Per Giancarlo Tonutti (Margh) si dà finalmente una disciplina
organica a cose che la Regione ha sempre sostenuto e il
provvedimento si presenta anche come un progetto esportabile.
Soddisfazione per l'approvazione del testo è stata espressa
dall'assessore Antonaz, che ha sottolineato la notevole
partecipazione registrata da parte del mondo del cinema locale
alla costruzione dei contenuti, che consentiranno un salto di
qualità per consolidare e offrire nuove possibilità alla
cinematografia del Friuli Venezia Giulia che si è dimostrata una
delle regioni più attente.
Una decina in tutto gli articoli, suddivisi in 5 Capi e approvati
con una serie di emendamenti di tipo prevalentemente tecnico. In
particolare al Capo II, promozione del cinema di qualità, l'art.
2 è stato modificato in modo tale da non segnalare in legge le
manifestazioni considerate di maggior interesse, ma di farle
individuare alla Giunta regionale sulla base di criteri
oggettivi. Modificato anche l'articolo sul circuito regionale del
cinema di qualità, che oltre a favorire il rinnovamento e
l'adeguamento delle sale d'essai, ha introdottola previsione di
sostenere e valorizzare l'attività di quelle situate nei centri
storici e nelle aree montane e svantaggiate, in considerazione
del fatto che l'esercizio cinematografico è un elemento
importante per la qualità sociale. Con l'introduzione dell'art. 3
bis è stato istituito il Comitato regionale di coordinamento per
le attività cinematografiche.
Sempre al Capo II, che riguarda la tutela e la valorizzazione del
patrimonio cinematografico di interesse regionale e contiene gli
articoli riguardanti la Cineteca regionale e la rete delle
mediateche pubbliche, è stato modificato l'art. 5: la prevista
Casa del Cinema, invece di trovare spazio in via Cantù a Trieste,
sarà ospitata in un edificio di proprietà della Provincia, sempre
a Trieste.
Con un emendamento è stato introdotto un articolo riguardante
l'istituzione del Comitato tecnico, a cui compete l'analisi e la
valutazione della qualità e originalità dei contenuti e delle
iniziative proposte e dei requisiti di fattibilità dei progetti
presentati. La composizione del Comitato, oltre ad assicurare una
equilibrata presenza delle diverse professionalità e garantisce
anche la presenza di almeno un rappresentante delle minoranze
linguistiche.
(immagini alle tv)