News


VI Comm: approvata pdl su cultura cinematografica

19.09.2006
18:28
(ACON) Trieste, 19 set - MPB - La VI Commissione consiliare, presieduta da Kristian Franzil (PRC) e presente l'assessore alla cultura Roberto Antonaz, ha approvato a maggioranza, con l'unica astensione di FI, la proposta di legge che contiene provvedimenti regionali per la promozione e la tutela del patrimonio e della cultura cinematografica e per lo sviluppo delle produzioni audiovisive nel Friuli Venezia Giulia, primo firmatario Piero Colussi (Citt). Colussi ha richiamato i contenuti del testo, che punta a diffondere e sostenere l'attività cinematografica, a raccogliere, tutelare e conservare il patrimonio cinematografico e audiovisivo, a promuovere le attività di produzione in Friuli Venezia Giulia. Un mondo della cultura cinematografica che nella nostra regione ha raggiunto livelli di eccellenza confermati dalla qualità e dalla molteplicità delle manifestazioni, delle attività cinetecarie, delle molte iniziative formative anche a livello universitario.

Da qui l'obiettivo di potenziare il settore anche dal punto di vista infrastrutturale, di mettere in rete il sistema delle mediateche pubbliche e di prevedere per la Cineteca del Friuli la funzione di polo di riferimento regionale per le attività di ricerca, raccolta, catalogazione, studio, conservazione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo. Altre norme si interessano alla promozione del cinema di qualità, alle manifestazioni cinematografiche di interesse nazionale e internazionale che l'amministrazione regionale intende riconoscere e sostenere con l'ausilio di un comitato tecnico consultivo e l'adozione di indicatori oggettivi di qualità, alla promozione di un circuito regionale del cinema di qualità. Il Friuli Venezia Giulia potrà così diventare un laboratorio anche per l'alfabetizzazione nel campo delle discipline audiovisive. Sul metodo che ha portato alla stesura di questa proposta di legge è intervenuta Tamara Blazina (DS) sottolineando che così si pone il primo tassello di riforma della legge 68 sulla cultura ed evidenziando l'importanza di offrire al mondo della produzione locale ed esterna la possibilità di operare nella nostra regione.

Per Giancarlo Tonutti (Margh) si dà finalmente una disciplina organica a cose che la Regione ha sempre sostenuto e il provvedimento si presenta anche come un progetto esportabile.

Soddisfazione per l'approvazione del testo è stata espressa dall'assessore Antonaz, che ha sottolineato la notevole partecipazione registrata da parte del mondo del cinema locale alla costruzione dei contenuti, che consentiranno un salto di qualità per consolidare e offrire nuove possibilità alla cinematografia del Friuli Venezia Giulia che si è dimostrata una delle regioni più attente.

Una decina in tutto gli articoli, suddivisi in 5 Capi e approvati con una serie di emendamenti di tipo prevalentemente tecnico. In particolare al Capo II, promozione del cinema di qualità, l'art. 2 è stato modificato in modo tale da non segnalare in legge le manifestazioni considerate di maggior interesse, ma di farle individuare alla Giunta regionale sulla base di criteri oggettivi. Modificato anche l'articolo sul circuito regionale del cinema di qualità, che oltre a favorire il rinnovamento e l'adeguamento delle sale d'essai, ha introdottola previsione di sostenere e valorizzare l'attività di quelle situate nei centri storici e nelle aree montane e svantaggiate, in considerazione del fatto che l'esercizio cinematografico è un elemento importante per la qualità sociale. Con l'introduzione dell'art. 3 bis è stato istituito il Comitato regionale di coordinamento per le attività cinematografiche.

Sempre al Capo II, che riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio cinematografico di interesse regionale e contiene gli articoli riguardanti la Cineteca regionale e la rete delle mediateche pubbliche, è stato modificato l'art. 5: la prevista Casa del Cinema, invece di trovare spazio in via Cantù a Trieste, sarà ospitata in un edificio di proprietà della Provincia, sempre a Trieste.

Con un emendamento è stato introdotto un articolo riguardante l'istituzione del Comitato tecnico, a cui compete l'analisi e la valutazione della qualità e originalità dei contenuti e delle iniziative proposte e dei requisiti di fattibilità dei progetti presentati. La composizione del Comitato, oltre ad assicurare una equilibrata presenza delle diverse professionalità e garantisce anche la presenza di almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche.

(immagini alle tv)