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Verdi: Metz, no ai rigassificatori a Trieste

20.09.2006
12:40
(ACON) Trieste, 20 set - COM/RC - Lettera del consigliere regionale dei Verdi, Alessandro Metz, sulla questione dei rigassififcatori nel golfo di Trieste. Così il comunicato:

"Ha dell'incredibile quanto emerso dall'ultimo incontro del Comitato portuale, poi rinviato al 28 settembre, ma che ha messo in luce il fatto che l'iter procedurale, in questo caso con la variante del Piano regolatore generale, per la realizzazione del progetto di rigassificazione a Zaule, presentato da Gas Natural, stia avanzando celermente.

"Consigli comunali e provinciali dell'area costiera si sono riuniti, hanno fatto audizioni e approfondimenti, valutazioni tecniche e politiche e alla fine hanno deciso per il no ai progetti di rigassificazione a Zaule e nel golfo di Trieste. Chi in maniera più decisa e politicamente forte, chi perché motivati dalle evidenti carenze documentali dei progetti presentati e quindi impossibilitati a valutarli, ma tutti hanno espresso un parere contrario. La stessa Giunta regionale, sicuramente non ostile a questi progetti, ha dovuto ammettere che effettivamente qualche sforzo in più i progettisti di Gas Natural e Endesa potevano anche farlo, e quindi hanno deciso di richiedere ulteriori integrazioni per poter essere in grado di valutare le due proposte".

"Ci hanno parlato della bontà della cabina di regia nazionale, che si è instaurata a Roma con ministri, sottosegretari e tecnici vari, per sviluppare un ragionamento generale e nazionale sulle reali necessità energetiche del nostro Paese e su quali siano i migliori posti dove installare effettivamente i rigassificatori necessari. Ci hanno detto tutto questo, ma anche e soprattutto hanno detto (ma al sottoscritto, come legale rappresentante del Comitato promotore, non è stato ancora comunicato niente in maniera ufficiale) che i cittadini non possono esprimere la loro opinione; il referendum sui rigassificatori non s'ha da fare, che a decidere devono essere, ovviamente, i decisori". "La domanda che mi pongo è: se i piccoli decisori, in quanto solamente consultivi, dei Comuni e delle Province hanno già espresso il loro parere negativo, se i medio-grandi decisori, in quanto consultivi ma determinanti nella decisione, come il presidente Illy e la Giunta regionale, hanno detto che servono ulteriori documentazioni per esprimere un parere, e se i decisori-decisori, la Cabina di regia nazionale, non può decidere in assenza del parere delle Regioni e delle documentazioni adeguate, chi ha deciso di accelerare? Ha deciso da sola Gas Natural che le procedure di autorizzazione vanno fatte comunque nel frattempo? Se così fosse, qualcuno dovrebbe spiegare alla multinazionale spagnola che la democrazia ha i propri iter e attese, anche per chi ha molti soldi da spendere e investire. Oppure qualcuno gli ha assicurato che il loro impianto si farà e il problema è solamente una fastidiosa e burocratica farsa di democrazia, ma si gestisce tutto, si gestirà anche questo? E allora mi chiedo: cos'è che dobbiamo a Gas Natural per simile trattamento di favore?"

"La mia forte preoccupazione è che procedendo in maniera parallela, una volta che il Comitato portuale avrà siglato con il Comune di Trieste le intese necessarie e, ottenute le approvazioni di rito, inviato la variante alla Regione per l'emanazione del decreto che renderà di fatto operativo lo strumento di pianificazione, ci ritroveremmo davanti ad una situazione di fatto, creando una pressione notevole sui decisori e una decisione a quel punto fortemente inquinata. Finora ho fatto una battaglia di metodo, ritenevo che diventare una città polo energetico dovesse essere deciso assieme ai cittadini e ritenevo che il referendum fosse lo strumento opportuno, una battaglia di democrazia nelle decisioni. Ora penso che la battaglia debba essere per il no ai rigassificatori, perché quando ci tolgono gli strumenti di decisione, l'opposizione a questi progetti è l'unico strumento che ci resta; e sinceramente, nonostante i decisori, non penso di essere il solo in questa città a pensarla in questo modo".