V Comm: illustrato ddl conferimenti agli Enti locali
(ACON) Trieste, 20 sett - RC - Questo disegno riordina -
mediante la soppressine, la semplificazione e il conferimento di
compiti agli Enti locali - le funzioni attualmente svolte dalla
Regione.
Lo ha affermato l'assessore Franco Iacop alla V Commissione
consiliare presieduta da Antonio Martini (Margh) e impegnata
nell'esame del disegno di legge n. 199 sul conferimento di
funzioni agli Enti locali in materia di: agricoltura, foreste,
ambiente, energia, pianificazione urbanistica, mobilità,
trasporto pubblico locale, cultura, sport.
Il riordino - così ancora il titolare delle Autonomie locali -
prende le mosse dal "Programma di riordino delle funzioni
regionali e di conferimento di funzioni e compiti amministrativi
agli Enti locali per l'anno 2005" elaborato ai sensi della legge
regionale 15/2001 e approvato con delibera di Giunta nel 2005. La
LR 1/2006 rende superati i modi di operare della 15, ma non gli
obiettivi.
Il disegno di legge si articola in quattro Titoli, che si
occupano, rispettivamente, dell'individuazione dei principi
generali della legge (I), del riordino delle funzioni in base
alla materia a cui si riferiscono e al soggetto chiamato a
svolgerle, nonché della soppressione di taluni procedimenti
regionali (II), delle modifiche alla legislazione regionale di
settore, necessarie ai fini del riordino delle funzioni (III),
delle disposizioni finali e transitorie (IV).
L'obiettivo della legge, ovvero il riordino delle funzioni e dei
compiti amministrativi esercitati dalla Regione, si basa sul
principio di sussidiarietà e individua nei Comuni, nelle Province
e nelle Comunità montane i naturali titolari di quelle funzioni e
compiti, da poter svolgere anche in forma associata e attraverso
risorse regionali, ma le funzioni attinenti ad esigenze della
collettività restano all'Amministrazione regionale. Quanto
conferito sarà esercitato con decorrenza primo gennaio 2007; a
tal fine, sarà disposto il trasferimento delle risorse.
Se la Regione verificherà l'inefficacia nell'esercizio di
funzioni conferite, concorderà con gli interessati i correttivi,
sino al potere di sostituirsi a essi in caso di una loro
persistente inattività.
Tra i tanti, si prevede il trasferimento della gestione della
Riserva naturale regionale della Valle Cavanata al Comune di
Grado; la Provincia di Trieste diverrà titolare degli interventi
per la Riserva naturale marina di Miramare; le Comunità montane
saranno le uniche titolari dell'erogazione del contributo per
l'allevamento del bestiame nelle malghe e per la viabilità di
accesso a malghe e pascoli.
Il Capo II trasferisce a Comuni e Province funzioni complementari
in materia di inquinamento atmosferico (i primi intervengono se
si superano i valori limite ad esempio di azoto, alle seconde
vanno gli interventi per gli obiettivi fissati dai Piani
regionali di miglioramento della qualità dell'aria, ma anche un
potere sostitutivo in caso di inerzia dei Comuni). Lo stesso vale
per l'energia: i Comuni promuovono le fonti rinnovabili, le
Province concedono i contributi per il risparmio energetico.
Sono, poi, conferite alle Province le funzioni di controllo degli
impianti termici dei Comuni con popolazione fino a 40.000
abitanti e di rilascio delle autorizzazioni alla costruzione di
elettrodotti con tensione inferiore a 150 chilovolt che
interessino il territorio di più Comuni. Ad esse vanno anche le
autorizzazioni per le competizioni su strada che il codice della
strada assegna alle Regioni, nonché le funzioni attinenti alla
promozione delle attività per la tutela delle lingue minoritarie
(resta in capo alla Regione il finanziamento di iniziative di
interesse regionale, quelle realizzate dai Comuni capoluogo o
dalle grandi istituzioni culturali individuate con legge, come
pure gli investimenti per impianti sportivi di grandi
dimensioni).
L'articolo 63 conclude il disegno di legge con le disposizioni
finanziarie necessarie per il passaggio delle funzioni, pari a
complessivi 28.762.880,00 euro suddivisi in 14.547.690,00 per il
2007 e 14.215.190,00 per il 2008. Gli stanziamenti spettanti a
ciascun Ente locale sono definiti dalla Giunta regionale, sentito
il parere del Consiglio delle Autonomie locali.
Come richiesto dalle opposizioni, la Commissione, che oggi si è
limitata a chiedere alcuni chiarimenti (su terminologie quali
trasferimento e delega Pedicini di FI, sulle dotazioni
finanziarie Salvador dell'UDC, sul trasferimento di personale
regionale agli Enti locali Brussa della Margherita, sulla vicina
decorrenza del primo gennaio 2007 Spacapan della Margherita), il
26 settembre prossimo sottoporrà il testo alle categorie
interessate e a seguire inizierà il dibattito generale che, se
necessario, proseguirà il giorno dopo. L'esame dell'articolato
avverrà nelle giornate dell'11 e 12 ottobre.
In mattinata, la VI Commissione si era espressa con parere
favorevole all'unanimità con la raccomandazione, però, resa poi
nota ai colleghi della V, che i passaggi di competenze avvengano
con gradualità.
(immagini alle tv)