V Comm: Euroregione, gli interventi dei consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 21 set - AB - Generale la condivisione al
progetto Euroregione, anche se non sono mancati i suggerimenti e
qualche puntualizzazione.
Così, per Isidoro Gottardo (FI), un'area che vuole superare un
difficile momento storico che ha prodotto lacerazioni e
penalizzazioni economiche, può oggi trovare la vera
riconciliazione grazie al processo di integrazione europea.
Gottardo ha poi invitato ad approfondire e individuare ogni
possibile forma di collaborazione e ha prospettato soluzioni
praticabili per superare l'ostacolo dato dalla partecipazione
all'Euroregione di soggetti che non fanno parte dell'UE.
Del ruolo delle amministrazioni locali all'interno
dell'Euroregione ha parlato Franco Brussa (Margh), che ha dato
atto a Illy di aver reso concreta un'idea che finora era rimasta
tale e ha ricordato che la riforma del Titolo V della
Costituzione prevede forme di politica estera per le Regioni.
Con il regolamento GECT è stato fatto un salto di qualità, ha
affermato Igor Kocijancic (PRC), che guardando in prospettiva
vede nell'Euroregione uno strumento in grado di aiutare a
risolvere situazioni di tensione, vedi il confine contestato da
Slovenia e Croazia a Sicciole.
Se da un lato c'è uno spirito politico di spessore, la sensazione
è che dall'altro la gente stenti ancora a comprendere questo
progetto. Allora Mauro Travanut (DS) ha invitato Illy a
moltiplicare gli sforzi per una comunicazione semplice,
capillare, efficace.
I limiti territoriali, i confini che hanno sempre stretto il
Friuli Venezia Giulia, si trasformeranno con l'Euroregione in
opportunità di sviluppo. Ne è convinto Carlo Monai (Citt), che
per l'immediato pensa agli sviluppi di progetti comuni come
Pontebba/Pramollo e Sella Nevea/Bovec, e per il futuro a ciò
potrà essere fatto da Province e Comuni.
Un confine con ancora troppi problemi, quello italo-sloveno,
nelle parole di Bruna Zorzini (PDCI). Da Sezana a Nova Gorica i
piccoli valichi sono ancora chiusi la notte. Un altro esempio di
come l'Euroregione potrebbe rendere più agevole individuare una
soluzione.
Ancora scettico, invece, Antonio Pedicini (FI), a giudizio del
quale l'Euroregione continua a rimanere una categoria dello
spirito. Anche a leggere il Regolamento GECT, che pure è un passo
avanti, emergono grossi problemi. Come Regione, inoltre, non
abbiamo ancora ottenuto competenze adeguate e va fatta un'attenta
riflessione sulle modalità di partecipazione degli enti locali.
Corridoio V, rigassificatori, sono altri due temi di grandissima
attualità, ha affermato Tamara Blazina (DS) che con la
costituzione dell'Euroregione potrebbero essere traguardati da
un'ottica diversa.
Comunicare alla pubblica opinione, coinvolgere il Consiglio
regionale, le ricadute a medio periodo per cittadini e imprese
sono gli argomenti sollevati da Maurizio Salvador (UDC), che ha
subito ottenuto la rassicurazione di Illy che gli atti
fondamentali verranno discussi e votati in Consiglio regionale.
(fine)