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V Comm: Euroregione, gli interventi dei consiglieri (2)

21.09.2006
15:22
(ACON) Trieste, 21 set - AB - Generale la condivisione al progetto Euroregione, anche se non sono mancati i suggerimenti e qualche puntualizzazione.

Così, per Isidoro Gottardo (FI), un'area che vuole superare un difficile momento storico che ha prodotto lacerazioni e penalizzazioni economiche, può oggi trovare la vera riconciliazione grazie al processo di integrazione europea. Gottardo ha poi invitato ad approfondire e individuare ogni possibile forma di collaborazione e ha prospettato soluzioni praticabili per superare l'ostacolo dato dalla partecipazione all'Euroregione di soggetti che non fanno parte dell'UE.

Del ruolo delle amministrazioni locali all'interno dell'Euroregione ha parlato Franco Brussa (Margh), che ha dato atto a Illy di aver reso concreta un'idea che finora era rimasta tale e ha ricordato che la riforma del Titolo V della Costituzione prevede forme di politica estera per le Regioni.

Con il regolamento GECT è stato fatto un salto di qualità, ha affermato Igor Kocijancic (PRC), che guardando in prospettiva vede nell'Euroregione uno strumento in grado di aiutare a risolvere situazioni di tensione, vedi il confine contestato da Slovenia e Croazia a Sicciole.

Se da un lato c'è uno spirito politico di spessore, la sensazione è che dall'altro la gente stenti ancora a comprendere questo progetto. Allora Mauro Travanut (DS) ha invitato Illy a moltiplicare gli sforzi per una comunicazione semplice, capillare, efficace.

I limiti territoriali, i confini che hanno sempre stretto il Friuli Venezia Giulia, si trasformeranno con l'Euroregione in opportunità di sviluppo. Ne è convinto Carlo Monai (Citt), che per l'immediato pensa agli sviluppi di progetti comuni come Pontebba/Pramollo e Sella Nevea/Bovec, e per il futuro a ciò potrà essere fatto da Province e Comuni.

Un confine con ancora troppi problemi, quello italo-sloveno, nelle parole di Bruna Zorzini (PDCI). Da Sezana a Nova Gorica i piccoli valichi sono ancora chiusi la notte. Un altro esempio di come l'Euroregione potrebbe rendere più agevole individuare una soluzione.

Ancora scettico, invece, Antonio Pedicini (FI), a giudizio del quale l'Euroregione continua a rimanere una categoria dello spirito. Anche a leggere il Regolamento GECT, che pure è un passo avanti, emergono grossi problemi. Come Regione, inoltre, non abbiamo ancora ottenuto competenze adeguate e va fatta un'attenta riflessione sulle modalità di partecipazione degli enti locali.

Corridoio V, rigassificatori, sono altri due temi di grandissima attualità, ha affermato Tamara Blazina (DS) che con la costituzione dell'Euroregione potrebbero essere traguardati da un'ottica diversa.

Comunicare alla pubblica opinione, coinvolgere il Consiglio regionale, le ricadute a medio periodo per cittadini e imprese sono gli argomenti sollevati da Maurizio Salvador (UDC), che ha subito ottenuto la rassicurazione di Illy che gli atti fondamentali verranno discussi e votati in Consiglio regionale.

(fine)