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Tesini con Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli

25.09.2006
14:56
(ACON) Udine, 25 set - MPB - Dal mondo dell'autonomismo una nuova stagione di istanze e proposte che le istituzioni regionali sono pronte ad ascoltare. Questo il senso dell'incontro che il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha avuto a Udine con alcuni esponenti del Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli.

Un incontro per ascoltare: e Tesini ha ascoltato con attenzione quanto hanno detto Giorgio Santuz, Arnaldo Baracetti, Renzo Pascolat e Roberto Dominici assicurando "disponibilità vera e sincera al confronto e al dialogo". Una attenzione che - si è detto certo il presidente del Consiglio - le idee e le proposte del Comitato troveranno nell'Assemblea e nelle forze di governo.

Parte da una ravvisata scarsità di dibattito, nelle forze politiche, sui temi che interessano lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia l'impegno - spiegato da Santuz - del Comitato: un insieme di persone, alcune con alle spalle incarichi politici anche di grande rilievo ma espressione, oggi, di posizioni assolutamente trasversali rispetto ai partiti, tutte convinte che lo sviluppo globale non può prescindere da quello locale raggiunto attraverso l'autogoverno. Posizione condivisa da Tesini. Per il presidente del Consiglio le politiche della crescita devono darsi orizzonti internazionali ma affidarsi a programmi di sviluppo locale dove si ottimizzano risorse ed energie, si capitalizzano esperienze e si valorizzano peculiarità e attitudini specifiche.

Non ci interessa creare un partito politico, ci autofinanziamo e siamo tutti volontari, ha spiegato ancora Santuz tratteggiando il programma di lavoro orientato su quattro macrotemi - economia (che comprende anche la voce sanità), cultura, ambiente, istituzioni - sui quali sono in corso di preparazione altrettanti documenti. Da qui a novembre si susseguiranno incontri pubblici e con le istituzioni per presentare idee e obiettivi. Poi nel salone del Parlamento in Castello a Udine sarà presentata ufficialmente l'Assemblea costituente per l'autogoverno.

Siamo preoccupati dell'affievolimento dello spirito autonomista - ha avvertito Pascolat spiegando con Dominici che l'obiettivo non è certo la divisione ma l'azione nell'ambito di una regione unita, per valorizzare le specificità, promuovere l'autogoverno locale e applicare in toto la sussidiarietà. Baracetti ha inquadrato la questione alla luce della legge 1 del 2006 e di quanto vorrà fare l'Assemblea delle Province, sottolineando che la battaglia su autogoverno, valorizzazione identitaria e sviluppo del Friuli è essenzialmente di contenuti perché non è solo una questione friulana.

E' difficile essere autenticamente moderni e progressisti se non si comprendono veramente le istanze del territorio - ha affermato in proposito Tesini, che ha ammesso l'esistenza sull'argomento di contraddizioni e ambiguità che a volte nascono da elitarismi e diffidenze culturali.

Non credo che l'autonomismo stia morendo - ha proseguito il presidente del Consiglio - anzi credo che stia entrando nel pensiero di tutti perché è sempre più diffusa la convinzione che le politiche dello sviluppo e della crescita non possono sottrarsi a una visione globale ma non sono efficaci se non sono nell'ottica dello sviluppo locale.

Il Friuli, che per certi versi si sente frustrato, non valorizzato, penalizzato, ma che si lascia alle spalle decenni di prove straordinarie e che può puntare all'eccellenza in tanti campi, deve trovare - ha avvertito Tesini - in casa propria forze, risorse, classe dirigente per farsi rappresentare al meglio nelle sedi e nei tempi necessari. La sola rivendicazione non porta lontano - ha insistito ancora il presidente concordando con il Comitato sull'importanza di attivare sedi di riflessione e approfondimento che aiutino le forze politiche.

A mancar non sono le sedi di rappresentanza politica, che vanno anzi riorganizzate rispetto alla necessità di essere tempestivi ed efficaci nelle risposte, ma - ha concluso - le responsabilità vanno il più possibile ancorate al luogo in cui si calano.

(foto in e-mail; immagini alle tv)