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IV Comm: approvato ddl demanio marittimo con fini turistici

28.09.2006
13:46
(ACON) Trieste, 28 set - RC - Approvato a maggioranza, dalla IV Commissione consiliare presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), il disegno di legge sul demanio marittimo con finalità turistico-ricreative illustrato nella seduta del 21 settembre scorso. A favore si è espressa Intesa Democratica, contro Alleanza nazionale, astenute Forza Italia e UDC.

I 13 articoli del provvedimento hanno visto una serie di modifiche migliorative proposte dall'assessore Lodovico Sonego a nome del centro-sinistra e dai consiglieri Daniele Galasso per FI, Paolo Ciani per AN e Giorgio Venier Romano per l'UDC, i quali saranno relatori di minoranza per l'Aula e Giancarlo Tonutti (Margh) lo sarà di maggioranza.

In particolare, la Commissione ha accolto una specifica all'articolo 1, già suggerita da Mirko Spacapan (Margh), con la quale si sottolinea che la legge non sarà applicata non solo per la Laguna di Grado e Marano, ma anche per le aree costiere che sono comunelle, ovvero quelle aree intestate a soggetti privati e in cui vige il regime tavolare. All'articolo 3, inerente i contenuti del Piano di utilizzo dei beni demaniali con finalità turistico-ricreative, si è aggiunta l'individuazione delle aree destinate agli enti e alle associazioni senza finalità di lucro, inclusi quelli che svolgono attività ricreative socio-assistenziali. Per questi ultimi si prescinde da ogni requisito previsto per i concessionari, al pari degli enti locali (articolo 7).

All'articolo 4, si specifica che la raccolta e la gestione dei rifiuti anche dell'area di battigia competono al concessionario della superficie ad essa retrostante. Per le concessioni ultrasessennali dell'articolo 8 è stata aggiunta la previsione che, in caso di subentro, il nuovo concessionario dovrà rilevare il personale necessario a svolgere le attività concessegli. Ancora per gli enti e le associazioni senza finalità di lucro inclusi quelli che svolgono attività ricreative socio-assistenziali, si prevede l'obbligo, nelle procedure di affidamento delle concessioni dell'articolo 9, di trovarsi nella situazione di priorità indicata dall'articolo 37 del Codice di navigazione in una misura non inferiore al 30%.

Infine, all'ultimo articolo, il numero 13, si afferma che per le concessioni vigenti e fino alla loro scadenza sono comunque ammessi interventi di infrastrutturazione e di sviluppo, pur nel rispetto di quanto previsto nell'articolo 8. La ratio del provvedimento - ha spiegato l'assessore Sonego - è di stimolare e tutelare chi già oggi abbia intenzione di fare investimenti rilevanti per lo sviluppo turistico.

Prima del voto finale, Galasso aveva difeso lo spirito della legge in quanto offre la possibilità di migliorare l'offerta turistica balneare della regione e stimola, attraverso i concorsi, i concessionari che già operano; però - ha criticato - questa legge, e non solo questa, non aiuta economicamente i Comuni ad adempiere ai maggiori impegni a cui sono chiamati a rispondere.

Se, poi, Ciani si è detto contrario al provvedimento perché si poteva affrontarlo in modo meno affrettato, il diessino Mauro Travanut, a nome di Intesa Democratica, ne ha difeso la validità e ha affermato che anche il centro-sinistra non è insensibile ai problemi dei Comuni, di Lignano in particolare. Dall'assessore Sonego la puntualizzazione che si tratta di una legge innovativa, senza precedenti in tutta Italia; tutela gli investitori come non accade neppure nella disciplina statale.

(immagini e interviste alle tv)