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CR: ddl salute e veterinaria, relatori Ritossa e Blasoni (4)

02.10.2006
12:18
(ACON) Trieste, 02 ott - RC - Assistiamo anche in questo caso, con la scusa del decreto legislativo n. 126/2005 che apporta delle modifiche inerenti il trasferimento di funzioni in materia di salute umana e sanità veterinaria dallo Stato alla Regione, alla creazione di un omnibus socio-sanitario. Così il pensiero del relatore di minoranza Adriano Ritossa (AN).

Se quindi è giustificabile tutto il Capo I inerente le funzioni trasferite e annessa tipologia di rendicontazione - ha proseguito il consigliere - il Capo II appare un coacervo di norme che innesta soluzioni pienamente censurabili. Ciò spiega anche il perché le opposizioni, in Commissione, si siano astenute sul provvedimento.

Ci sono poi modifiche di disposizioni approvate anche recentemente a riprova che, nonostante l'asserita volontà di testi chiari e unici, siamo ad una loro manutenzione costante che rende le norme sempre più ostiche alla lettura. Rimangono, per Ritossa, alcuni punti di grosse perplessità: basti pensare all'art. 15 inerente assegni di studio per gli infermieri professionali che viene limitato ai soli frequentatori al II e III anno di corso; all'art. 20 inerente la modifica dell'art. 3, comma 82, della LR 1/2005; all'art. 21 con cui si rinviano leggi esistenti con la scusa che non siamo in grado di attuare in tempo utile i regolamenti e la riclassificazione delle case di riposo.

La maggior parte delle disposizioni contenute è condivisibile - ha affermato a seguire l'altro relatore di minoranza, Massimo Blasoni (FI). Ma anche per lui rimane una certa perplessità relativamente all'esigenza di correggere norme recenti, avallata dagli emendamenti preparati dalla stesa Giunta regionale.

Nello specifico: positiva la liberalizzazione per l'acquisto dei prodotti necessari, anche nei supermercati, per gli affetti da celiachia; lo stesso dicasi la semplificazione in materia di igiene, medicina del lavoro e sanità pubblica; l'istituzione del Registro regionale delle patologie; la Consulta regionale per l'educazione continua in medicina, anche se non si comprende per quale ragione ai componenti esterni sia garantito un gettone di presenza, mentre ai dipendenti regionali - non in alternativa, ma in aggiunta - anche il trattamento di missione e il rimborso delle spese.

Dubbi, invece, Blasoni li ha sollevati sugli articoli 10, 12, 23 e ha affermato che alcune disposizioni introdotte dalla norma possono essere migliorate.

(segue)