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Citt: incompatibilità per amministratori locali

02.10.2006
17:06
(ACON) Trieste, 02 ott - COM/AB - L'incompatibilità tra il ruolo di amministratore locale e amministratore di enti, società e consorzi partecipati torna alla ribalta del Consiglio regionale per un'interpellanza presentata dai Cittadini per il Presidente. Il gruppo consiliare chiedeva all'assessore Franco Iacop quali provvedimenti la Regione intendesse adottare per le situazioni con le quali gli Enti locali non avevano rispettato l'articolo 1 della legge regionale 21, che era stato voluto dal gruppo dei Cittadini per evitare commistioni tra controllati e controllanti e duplicazione di ruoli.

L'assessore Iacop ha risposto in Aula che manca uno strumento normativo che consenta di intervenire per sanare situazioni di mancato rispetto della legge da parte degli Enti locali.

"Di fatto - ha replicato Maurizio Paselli - la normativa risulta inapplicata. Proprio per questo - ha concluso il consigliere - abbiamo sollecitato l'assessore affinché la sua direzione provveda, attraverso una apposita circolare, a informare le amministrazioni locali".

"Quello che noi adesso proporremo - gli ha fatto eco il capogruppo Bruno Malattia - è di integrare la normativa, rivelatasi carente sul piano sanzionatorio, con nuove disposizioni che prevedano la decadenza dagli incarichi degli amministratori incompatibili contestualmente all'entrata in vigore della nuova legge sulle Autonomie locali e l'obbligo, da parte di Comuni e Province, di recepire nei rispettivi Statuti, in tempi certi, le cause di ineleggibilità e di incompatibilità con la previsione di un loro commissariamento ad acta in caso di inadempienza".