Roma: Tesini ad Accademia Lincei su riforma e Regioni
(ACON) Roma, 02 ott - MPB - E'grande l'apprezzamento per la
correttezza dei presidenti della Commissione Affari
costituzionali del Senato, Enzo Bianco, e della Camera, Luciano
Violante, il quale per primo avvierà una iniziativa sul nostro
Statuto, per poi passarla al collega del Senato, ma non sfugge la
difficoltà del contesto in cui si pone questo percorso, mentre i
parlamentari delle Regioni speciali ripropongono l'intesa per
l'approvazione degli Statuti, le Regioni ordinarie chiedono
maggiori competenze e il Governo apre all'attuazione del
federalismo fiscale. Questioni che portano potenzialità, ma anche
sfide per la specialità.
Questo il senso dell'intervento del presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini che in
veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti dei
Consigli regionali è intervenuto a Roma, all'Accademia dei
Lincei, alla tavola rotonda "Le Regioni dopo la riforma: un
percorso compiuto?" organizzata nell'ambito della presentazione
dei risultati del progetto governance riguardante i nuovi Statuti
delle Regioni ordinarie e le leggi elettorali.
Tesini nel suo intervento ha affermato con chiarezza che "siamo
qui per fare un primo bilancio della stagione statutaria
regionale mentre riparte - con realismo e gradualità dopo il
referendum costituzionale - il treno delle riforme".
Il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia riassume
gli aspetti salienti: "Il Veneto e la Lombardia, regioni grandi e
importanti per l'economia dell'intero Paese, non hanno ancora
approvato i loro Statuti e propongono allo Stato una intesa per
acquisire maggiori competenze ai sensi del 3° comma dell'art. 116
della Costituzione che la riforma rigettata nell'intero Paese, ma
approvata in Veneto e Lombardia, andava ad abrogare. Altre
Regioni annunciano iniziative analoghe. Il Parlamento avvia la
discussione sulle riforme, possibili solo con ampio consenso dopo
l'esito referendario, e il Governo annuncia una prima attuazione
del federalismo fiscale già con la prossima finanziaria".
"In questo contesto di forte movimento, carico di potenzialità ma
anche di problematicità, guai - avverte Tesini - a perdere di
vista le peculiarità, ma anche le complessità delle Regioni
speciali".
"E' molto importante, quindi - è la sottolineatura di Tesini -
che il Parlamento abbia già messo all'ordine del giorno il
disegno di legge di riforma costituzionale, proposto anche dai
nostri parlamentari, che reintroduce il principio dell'intesa tra
Stato e Regione per la modifica degli statuti speciali. La
conferma della leale collaborazione istituzionale, rafforzata dal
principio dell'intesa, ci deve sostenere nella discussione sul
federalismo fiscale e l'attribuzione di maggiori competenze alle
Regioni ordinarie; discussione in cui ci dobbiamo preparare alla
probabile contestazione di uno status privilegiato".
"Con questa consapevolezza, che deve ispirare comportamenti
accorti e lungimiranti, molto volentieri qui oggi do atto al
Parlamento di aver assunto proprio in queste ore iniziative di
responsabile e leale collaborazione nei confronti del nostro
Consiglio regionale. I presidenti delle competenti Commissioni di
Camera e Senato, Violante e Bianco, hanno preso impegni sulla
proposta di legge costituzionale per il nostro Statuto di
autonomia. L'iter avrà inizio prossimamente alla Camera e sarà lo
stesso presidente Violante ad assumere l'iniziativa a garanzia
del coinvolgimento di tutto il Parlamento".
La discussione, intrecciandosi con l'articolo unico che introduce
l'intesa, porterà a individuare le questioni cruciali e più
urgenti alle quali dare priorità, anche tenendo conto delle
incertezze della situazione politica - ha affermato ancora Tesini
sottolineando che "al di là dei dati di schieramento, un
approccio così realista e concreto dovrebbe consentire a tutti di
potersi riconoscere, anche considerando le aspettative delle
altre Regioni speciali, quelle a maggioranza di centrosinistra e
di centrodestra, che sicuramente avvieranno in tempi utili
iniziative analoghe al Senato".
Un contesto importante quello della tavola rotonda con la
presenza, accanto a Violante, anche del ministro per gli Affari
regionali e le autonomie locali Linda Lanzillotta, e del
sottosegretario per le riforme e innovazioni nella Pubblica
amministrazione Giampiero Scanu.
In particolare, Violante ha annunciando che inizierà a fine
ottobre l'esame dello Statuto del Friuli Venezia Giulia e ha
anche sottolineato che presto Camera e Senato, insieme, terranno
udienze conoscitive collegiali su temi che vanno dalla
ripartizione di competenze tra Stato e Regioni al soggetto di
governo dei rapporti tra Stato e Regione, al federalismo fiscale.
E se Scanu ha rivendicato per le Regioni il diritto di essere
considerate entità adulte nonostante la loro nascita recente, il
ministro Lanzillotta ha evidenziato che la riqualificazione degli
enti locali è collegata a quella delle assemblee regionali.
(foto in e-mail)