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Roma: Tesini ad Accademia Lincei su riforma e Regioni

02.10.2006
18:49
(ACON) Roma, 02 ott - MPB - E'grande l'apprezzamento per la correttezza dei presidenti della Commissione Affari costituzionali del Senato, Enzo Bianco, e della Camera, Luciano Violante, il quale per primo avvierà una iniziativa sul nostro Statuto, per poi passarla al collega del Senato, ma non sfugge la difficoltà del contesto in cui si pone questo percorso, mentre i parlamentari delle Regioni speciali ripropongono l'intesa per l'approvazione degli Statuti, le Regioni ordinarie chiedono maggiori competenze e il Governo apre all'attuazione del federalismo fiscale. Questioni che portano potenzialità, ma anche sfide per la specialità.

Questo il senso dell'intervento del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini che in veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali è intervenuto a Roma, all'Accademia dei Lincei, alla tavola rotonda "Le Regioni dopo la riforma: un percorso compiuto?" organizzata nell'ambito della presentazione dei risultati del progetto governance riguardante i nuovi Statuti delle Regioni ordinarie e le leggi elettorali.

Tesini nel suo intervento ha affermato con chiarezza che "siamo qui per fare un primo bilancio della stagione statutaria regionale mentre riparte - con realismo e gradualità dopo il referendum costituzionale - il treno delle riforme".

Il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia riassume gli aspetti salienti: "Il Veneto e la Lombardia, regioni grandi e importanti per l'economia dell'intero Paese, non hanno ancora approvato i loro Statuti e propongono allo Stato una intesa per acquisire maggiori competenze ai sensi del 3° comma dell'art. 116 della Costituzione che la riforma rigettata nell'intero Paese, ma approvata in Veneto e Lombardia, andava ad abrogare. Altre Regioni annunciano iniziative analoghe. Il Parlamento avvia la discussione sulle riforme, possibili solo con ampio consenso dopo l'esito referendario, e il Governo annuncia una prima attuazione del federalismo fiscale già con la prossima finanziaria".

"In questo contesto di forte movimento, carico di potenzialità ma anche di problematicità, guai - avverte Tesini - a perdere di vista le peculiarità, ma anche le complessità delle Regioni speciali".

"E' molto importante, quindi - è la sottolineatura di Tesini - che il Parlamento abbia già messo all'ordine del giorno il disegno di legge di riforma costituzionale, proposto anche dai nostri parlamentari, che reintroduce il principio dell'intesa tra Stato e Regione per la modifica degli statuti speciali. La conferma della leale collaborazione istituzionale, rafforzata dal principio dell'intesa, ci deve sostenere nella discussione sul federalismo fiscale e l'attribuzione di maggiori competenze alle Regioni ordinarie; discussione in cui ci dobbiamo preparare alla probabile contestazione di uno status privilegiato".

"Con questa consapevolezza, che deve ispirare comportamenti accorti e lungimiranti, molto volentieri qui oggi do atto al Parlamento di aver assunto proprio in queste ore iniziative di responsabile e leale collaborazione nei confronti del nostro Consiglio regionale. I presidenti delle competenti Commissioni di Camera e Senato, Violante e Bianco, hanno preso impegni sulla proposta di legge costituzionale per il nostro Statuto di autonomia. L'iter avrà inizio prossimamente alla Camera e sarà lo stesso presidente Violante ad assumere l'iniziativa a garanzia del coinvolgimento di tutto il Parlamento".

La discussione, intrecciandosi con l'articolo unico che introduce l'intesa, porterà a individuare le questioni cruciali e più urgenti alle quali dare priorità, anche tenendo conto delle incertezze della situazione politica - ha affermato ancora Tesini sottolineando che "al di là dei dati di schieramento, un approccio così realista e concreto dovrebbe consentire a tutti di potersi riconoscere, anche considerando le aspettative delle altre Regioni speciali, quelle a maggioranza di centrosinistra e di centrodestra, che sicuramente avvieranno in tempi utili iniziative analoghe al Senato".

Un contesto importante quello della tavola rotonda con la presenza, accanto a Violante, anche del ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Linda Lanzillotta, e del sottosegretario per le riforme e innovazioni nella Pubblica amministrazione Giampiero Scanu.

In particolare, Violante ha annunciando che inizierà a fine ottobre l'esame dello Statuto del Friuli Venezia Giulia e ha anche sottolineato che presto Camera e Senato, insieme, terranno udienze conoscitive collegiali su temi che vanno dalla ripartizione di competenze tra Stato e Regioni al soggetto di governo dei rapporti tra Stato e Regione, al federalismo fiscale.

E se Scanu ha rivendicato per le Regioni il diritto di essere considerate entità adulte nonostante la loro nascita recente, il ministro Lanzillotta ha evidenziato che la riqualificazione degli enti locali è collegata a quella delle assemblee regionali.

(foto in e-mail)