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Citt: Monai incontra Rosato su riorganizzazione tribunali

03.10.2006
13:27
(ACON) Trieste, 03 ott - COM/AB - In merito alla chiusura e all'accorpamento del tribunale di Tolmezzo e delle sedi distaccate di Cividale e Palmanova del tribunale di Udine interviene, con una nota, il consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente e vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai.

"Periodicamente ritorna d'attualità l'ipotesi di riorganizzazione delle sedi giudiziarie, e in provincia di Udine scatta l'allarme per le realtà e le comunità di Tolmezzo e della Carnia, nonché per le sedi distaccate del tribunale di Udine a Palmanova e a Cividale. Gli Enti locali interessati a queste paventate prospettive di chiusura hanno adottato mozioni o ordini del giorno per contrastarle.

Da parte mia - afferma Monai - ho prontamente evidenziato gli scenari problematici che un tale provvedimento avrebbe portato, se attuato realmente, al sottosegretario di Stato agli Interni, l'on. Ettore Rosato, con cui avevo discusso dell'argomento. Il rappresentante del Governo si è fatto carico di tale problema e mi ha oggi rassicurato che, allo stato attuale, non esistono, neppure in sede ufficiosa, elenchi o liste di tribunali da chiudere o da accorpare ad altre strutture, e neppure sono stati adottati i criteri generali per decidere quali sedi tenere e quali no; anche se il tema della riorganizzazione degli uffici giudiziari è rimasto ancora, come da tempo era ed è, un tema dell'agenda politica nazionale.

A mio giudizio - prosegue Monai - queste sedi decentrate hanno una funzione importante per avvicinare la presenza dello Stato ai cittadini, per l'esercizio di una giurisdizione naturale, più legata al territorio, e per una ripartizione dei carichi di lavoro che, se concentrati nelle sedi principali, potrebbero aumentare i ritardi dei già lunghi processi.

Il problema dell'efficienza della Giustizia - conclude Monai - non si risolve con gli accorpamenti delle sedi, ma garantendo un adeguamento del rapporto tra i carichi di lavoro e i magistrati, valutando il riequilibrio nell'organico tra gli uffici dei giudici di Pace e dei tribunali, e spingendo sulla informatizzazione delle procedure non prettamente decisorie".