Citt: Monai incontra Rosato su riorganizzazione tribunali
(ACON) Trieste, 03 ott - COM/AB - In merito alla chiusura e
all'accorpamento del tribunale di Tolmezzo e delle sedi
distaccate di Cividale e Palmanova del tribunale di Udine
interviene, con una nota, il consigliere regionale dei Cittadini
per il Presidente e vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo
Monai.
"Periodicamente ritorna d'attualità l'ipotesi di riorganizzazione
delle sedi giudiziarie, e in provincia di Udine scatta l'allarme
per le realtà e le comunità di Tolmezzo e della Carnia, nonché
per le sedi distaccate del tribunale di Udine a Palmanova e a
Cividale. Gli Enti locali interessati a queste paventate
prospettive di chiusura hanno adottato mozioni o ordini del
giorno per contrastarle.
Da parte mia - afferma Monai - ho prontamente evidenziato gli
scenari problematici che un tale provvedimento avrebbe portato,
se attuato realmente, al sottosegretario di Stato agli Interni,
l'on. Ettore Rosato, con cui avevo discusso dell'argomento. Il
rappresentante del Governo si è fatto carico di tale problema e
mi ha oggi rassicurato che, allo stato attuale, non esistono,
neppure in sede ufficiosa, elenchi o liste di tribunali da
chiudere o da accorpare ad altre strutture, e neppure sono stati
adottati i criteri generali per decidere quali sedi tenere e
quali no; anche se il tema della riorganizzazione degli uffici
giudiziari è rimasto ancora, come da tempo era ed è, un tema
dell'agenda politica nazionale.
A mio giudizio - prosegue Monai - queste sedi decentrate hanno
una funzione importante per avvicinare la presenza dello Stato ai
cittadini, per l'esercizio di una giurisdizione naturale, più
legata al territorio, e per
una ripartizione dei carichi di lavoro che, se concentrati nelle
sedi principali, potrebbero aumentare i ritardi dei già lunghi
processi.
Il problema dell'efficienza della Giustizia - conclude Monai -
non si risolve con gli accorpamenti delle sedi, ma garantendo un
adeguamento del rapporto tra i carichi di
lavoro e i magistrati, valutando il riequilibrio nell'organico
tra gli uffici dei giudici di Pace e dei tribunali, e spingendo
sulla informatizzazione delle procedure non prettamente
decisorie".