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CR: mozioni cittadinanza italiana, il dibattito (4)

03.10.2006
13:42
(ACON) Trieste, 03 ott - RC - Numeri sull'aumento degli immigrati in Italia e in Regione, e calo del tasso di natalità tra i cittadini italiani mentre aumentano solo i bimbi nati dagli stranieri, anche per Follegot (LN) che ha chiesto una riflessione sul 20% di case ATER assegnato agli extracomunitari e sui fatti di terrorismo e di criminalità da questi provocati.

Panontin (Gruppo misto) ha preso le distanze una volta di più dalla Lega Nord in quanto ritiene sbagliato avere pregiudizi verso persone che, a suo dire, fuggono spesso solo dalla miseria. La comunità deve accettare questa sfida di un modello sociale difficile. Chi ha qualche parente immigrato comprende meglio la situazione, anche se è chiaro che la paura aumenta di fronte all'integralismo, ma non si può ragionare a senso unico. Fondamentalismo - ha spiegato - è quando una cultura crede di essere l'unica forma esemplare di vita e tutte le altre sono imperfette.

Zvech (DS) trova che l'interesse ai più deboli sia un atto dovuto, non per carità ma perché serve alla coesione della società. Non si tratta di bontà, ma di saggezza. Così è stato già per la legge n. 5 sull'immigrazione. Si devono garantire i diritti anche a chi, nel proprio Paese, non lo fa, e ciò perché questo rispetto non manomette la nostra Costituzione. Diciamo no a violenze e reati, ma non crediate che siano patrimonio esclusivo degli stranieri; i dati dimostrano il contrario.

Di pari pensiero Alzetta (DS), che ha ricordato la fallita raccolta di firme della LN per abrogare la 5/2005 e che il disegno di legge nazionale parla di 5 - e non più 10 - anni non per assegnare, ma per avviare il processo di cittadinanza e che comunque sono previsti controlli e limiti. La mozione dell'UDC è differente dall'altra non solo per i toni usati.

I lavori riprenderanno alle 14.30.

(segue)