PRC: Franzil, no alla cava di Raveo (PN)
(ACON) Trieste, 03 ott - COM/RC - La società CPS di Caneva di
Sacile (PN) intende realizzare una cava di gesso nel Comune di
Raveo. Con un ordine del giorno approvato il 24 marzo 2005, il
Consiglio regionale ha impegnato la Giunta a vigilare affinché
nella valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto
fossero debitamente considerati i pareri degli enti locali e di
chi si era espresso con parere negativo all'apertura della cava,
ovvero Comune di Raveo, Provincia di Udine, Ispettorato
ripartimentale delle foreste, Comitato contro la cava e riserva
di caccia di Raveo.
A ripercorrere l'iter della cava "Chiarzo" è il consigliere del
PRC Kristian Franzil, che ha presentato un'interrogazione dove
ricorda che, il 2 agosto scorso, la Direzione centrale Ambiente e
Lavori pubblici, Servizio valutazione ambientale, ha proposto la
valutazione positiva del progetto nonostante il voto contrario di
ARPA, Direzione regionale Risorse agricole e WWF. Inoltre, nella
valutazione manca un rapporto sui costi/benefici.
La cava - scrive ancora Franzil - ipotecherebbe un futuro
sviluppo turistico di Raveo, nel cui territorio ci sono attività
agricole, artigianali e industriali sostenute anche con
investimenti regionali, alcune delle quali subirebbero
sicuramente un danno con l'avvio della cava.
Tenuto conto che la Regione non è vincolata dall'esito della VIA,
il consigliere chiede se la Giunta abbia rispettato l'impegno di
vigilare affinché fossero debitamente considerati i pareri degli
enti locali e dei contrari all'apertura; quale sia stato il suo
voto espresso come componente della Commissione VIA; se intenda
fare proprio il parere di detta Commissione.