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DS: Bolzan, cooperazione sociale, una buona legge

04.10.2006
13:32
(ACON) Trieste, 04 ott - COM/AB - Sull'approvazione della legge sulla cooperazione sociale si registra l'intervento del consigliere regionale dei DS Mirio Bolzan, presidente della II Commissione del Consiglio regionale.

"L'approvazione del disegno di legge sulla cooperazione sociale è un ulteriore atto di riforma importante varato da Intesa Democratica in questa legislatura, frutto di un lavoro di consultazione e concertazione con le associazioni regionali di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, con gli Enti locali e, in particolare, con le Province, in quanto destinatarie delle funzioni di incentivazione.

Il provvedimento delinea un nuovo quadro di riferimento e di sostegno del settore nel rispetto della Costituzione, dei principi della legislazione nazionale e degli obiettivi comunitari che permetterà di consolidare il ruolo del comparto nell'economia regionale sostenendo, così, i soggetti più deboli nel campo socio-sanitario ed educativo e l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

Questa legge consente, tra l'altro, l'affidamento di lavori sottosoglia comunitaria in maniera diretta da parte di Comuni ed enti pubblici e rappresenta quindi un'importante opportunità per l'inserimento delle persone svantaggiate e la diminuzione delle aree di disagio sociale attraverso un vero e proprio strumento di intervento economico finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Una delle priorità a cui si è cercato di dare risposta è la questione dell'istituzione dell'Albo regionale che, oltre a fissare i requisiti delle cooperative sociali, consente di distinguere le forme di cooperazione virtuosa dalle forme spurie di cooperazione molte volte finalizzate allo sfruttamento, purtroppo, dello svantaggio sociale. Altra importante scelta è stata quella di allargare la platea delle persone svantaggiate ai fini dell'ottenimento degli incentivi regionali, comprendendo ora anche giovani entro i 25 anni non occupati, ai disoccupati di lungo periodo, ai migranti e altri, secondo le definizioni di lavoratore svantaggiato e lavoratore disabile che l'Unione Europea recentemente ha dato. Particolare attenzione, inoltre, è stata data all'obbligo del rispetto, da parte delle cooperative sociali, delle clausole dei contratti collettivi nazionali e degli accordi regionali, territoriali e aziendali di riferimento sia per quanto riguarda i lavoratori che i soci lavoratori. Un emendamento specifico, inoltre, ha affrontato la questione spinosa dei salari convenzionali, una forma di riduzione della contribuzione che penalizza i lavoratori oltre a consentire occasioni di concorrenza sleale con le altre imprese.

L'approvazione, da parte del Consiglio regionale senza alcun voto contrario dimostra la portata di questo provvedimento e l'attenzione che l'Istituzione regionale ha riservato a questo specifico e delicato settore".