CR: legge cinema, relatore Colussi e contenuti (7)
(ACON) Trieste, 04 ott - RC - Risale al 1981 la legge regionale
che comprendeva le attività cinematografiche e audiovisive - ha
reso noto Piero Colussi (Citt) in veste di relatore unico, per la
maggioranza, del nuovo progetto proprio su questa materia. Negli
anni, ci si è limitati a disporre le risorse necessarie per
avviare la cineteca regionale (LR 4/1984). Oggi si va a proporre
un testo specifico per la promozione e la tutela del patrimonio e
della cultura cinematografica e per lo sviluppo delle produzioni
audiovisive nel Friuli Venezia Giulia, frutto di un lavoro con la
Commissione regionale per il cinema.
In sintesi, la proposta si prefigge: diffusione e sostegno
dell'attività cinematografica; raccolta, tutela e conservazione
del patrimonio cinematografico e audiovisivo; promozione delle
attività di produzione nel nostro territorio.
Per le azioni per la promozione del cinema di qualità, è dato
mandato alla Giunta regionale di individuare le manifestazioni
cinematografiche di interesse nazionale e internazionale che si
intendono riconoscere e sostenere con l'ausilio di un Comitato
regionale di coordinamento delle attività cinematografiche che
dovrà elaborare indicatori oggettivi di qualità tramite "Linee
guida e criteri di riferimento generale". Si propongono, poi, il
sostegno e l'incentivazione di quei progetti culturali che, anche
mettendosi in rete, garantiscono un'offerta di proposte
qualificate, con particolare riferimento alle iniziative
finalizzate ad avvicinare il mondo della scuola allo spettacolo
cinematografico. Per la migliore valutazione di questi progetti
viene istituito un "Comitato regionale di coordinamento per le
attività cinematografiche del Friuli Venezia Giulia". Sono
inoltre previsti incentivi economici mirati al rinnovamento
tecnologico delle sale cinematografiche riconosciute d'essai e al
sostegno delle iniziative di valorizzazione delle sale situate
nei centri urbani, nelle aree montane e svantaggiate.
Si individua nella Cineteca del Friuli dell'unico polo
cinetecario regionale; si propone lo sviluppo di un sistema di
mediateche, in rete fra loro, di cui farà parte anche il polo
cinetecario regionale; si sostiene un ampio progetto di
educazione all'immagine e la presa di coscienza collettiva dei
linguaggi mediatici (interlocutore privilegiato, il mondo della
scuola).
In via innovativa, è individuato nell'Associazione FVG Film
Commission lo strumento operativo più idoneo per favorire lo
sviluppo di progetti imprenditoriali capaci di confrontarsi con
il più ampio mercato internazionale dell'audiovisivo. Accanto ai
tradizionali compiti che già oggi sono svolti da Film Commission
(valorizzazione del territorio regionale attraverso la
realizzazione di opere audiovisive), si propone l'istituzione di
un apposito "Fondo Regionale per l'Audiovisivo" strutturato sul
modello degli oltre 130 Fondi già esistenti in Europa e sostenuti
dai programmi MEDIA della Comunità europea. Per la scelta dei
progetti e delle iniziative da ammettere ai contributi e ai
finanziamenti viene istituito un Comitato tecnico composto da
esperti qualificati per la loro attività nei diversi settori
della regia, produzione, sceneggiatura, etc. di opere
cinematografiche e audiovisive e da esperti e docenti
universitari.
La VI Commissione, infine, si è espressa nel senso di poter
integrare con un emendamento, nel corso del dibattito in Aula, la
possibilità di legiferare sulla localizzazione e l'apertura delle
sale cinematografiche e relativi interventi edilizi.
(segue)