CR: legge cinema, relatore Camber (8)
(ACON) Trieste, 04 ott - MPB - Per Piero Camber (FI) relatore
di minoranza della legge sul cinema e lo sviluppo delle
produzioni audiovisive, il provvedimento consente effettivamente
alla Regione di dotarsi di una disciplina legislativa specifica,
riordinando e innovando la materia.
La maggior parte delle disposizioni, dopo il lavoro svolto dalla
Commissione, è certamente condivisibile, anche se rimane forte la
perplessità di individuare ben tre organismi per tale settore
(Comitato regionale di coordinamento per le attività
cinematografiche, Film Commission e Comitato tecnico), peraltro
in contrasto sia con le indicazione del recente decreto Bersani
che richiede di limitare il numero di organismi nell'ottica dei
principi di finanza pubblica, sia in parte svincolati dal
controllo della competente Commissione consiliare.
Infatti, il Comitato tecnico - sottolinea Camber - tanto per la
nomina dei componenti quanto per l'attività di competenza non
risponde che all'assessore regionale e una volta di più il
Consiglio regionale viene limitato nella sua attività di
controllo. Perplessità invece vengono avanzate riguardo alla
configurazione giuridica di Film Commission, ente privato o
pubblico; nel primo caso sarà ovviamente opportuno un suo
riconoscimento, sottolinea il relatore, che anche per il Comitato
regionale di coordinamento per le attività cinematografiche
ritiene necessaria una migliore specificazione delle funzioni.
Evidenziando che i regolamenti previsti dalla legge non sono
sottoposti al parere della Commissione competente quasi il
rapporto con il Consiglio regionale sia ritenuto una formalità,
magari da eliminare in radice, Camber sottolinea che altre
disposizioni della legge potrebbero essere migliorate in sede di
dibattito consiliare e solo sulla base dell'andamento dei lavori
d'Aula sarà possibile esprimere compiutamente il voto, che in
Commissione è stato di astensione.
(segue)