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CR: legge cinema, dibattito (9)

04.10.2006
15:50
(ACON) Trieste, 04 ott - RC - Aspettative degli spettatori, ma anche degli attori, ovvero delle tante professioni cresciute nel settore della cultura cinematografica - così Tamara Blazina (DS) aprendo il dibattito sulla legge. La consigliera ha puntato allo spazio che da noi trovano le produzioni dell'Est europeo, alla competenza che la Regione possiede nel disciplinare l'apertura delle sale cinematografiche, al fatto che la legge è pensata come organica per tutti gli interventi finanziari pubblici concessi per le produzioni audiovisive.

Kristian Franzil (PRC) ritiene che il numero degli emendamenti in effetti superi quello degli articoli, come denunciato dal relatore di minoranza, Camber, ma si tratta di interventi tecnici che non stravolgono l'impianto. Soddisfazione anche da parte sua per l'operato della Commissione regionale per il cinema, per i progetti che si vogliono indicare a Film Commission, per i corsi universitari sulla materia, per la Cineteca del Friuli e la messa in rete delle mediateche.

E' il momento di far uscire dalla clandestinità la materia, fonte di risorse economiche e produzione di reddito - così Nevio Alzetta (DS), che ritiene la legge un primo passo e auspica maggiore attenzione a partire dalla prossima Finanziaria regionale.

Giancarlo Tonutti (Margh) ritiene si faccia un atto di giustizia a tutti gli operatori che hanno sostenuto il settore e che si vada oltre l'aspetto culturale, prevedendo quello economico ma anche turistico. Non si tratta di un sottoprodotto dell'intrattenimento.

Gina Fasan (UDC) ha citato l'importanza delle Giornate del cinema muto di Pordenone e l'indotto che ogni anno questo appuntamento garantisce. Il suo voto finale sarà di sostegno alla legge.

L'assessore Roberto Antonaz ha parlato in termini di coinvolgimento del Consiglio per tutta una serie di norme che la Regione intende fare nel settore più ampio della cultura, ovvero per le biblioteche, per gli spettacoli dal vivo, per i musei. La proposta di oggi nasce oltre un anno fa, vagliata a lungo dalla Regione e quindi condivisa. Essa, inoltre, dimostra una capacità di conciliare le esigenze dei singoli territori senza rivalità.

(segue)