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Tesini a inaugurazione mostra Mario Micossi

07.10.2006
20:36
(ACON) Artegna, 07 ott - MPB - Le porte e le stanze della casa-studio del Maestro Mario Micossi ad Artegna si sono aperte al pubblico per la mostra che a un anno dalla scomparsa dell'artista, le nipoti Elena ed Anna hanno voluto organizzare per ricordare lo zio, rispettando l'impostazione dell'esposizione che si sarebbe dovuta tenere esattamente un anno fa e che era in pratica già pronta quando Micossi fu colpito da un malore che gli fu fatale. Il grande incisore infatti si è spento il 17 settembre 2005 all'età di 79 anni.

In questa casa egli è però ancora vivo - ha detto una delle nipoti durante l'inaugurazione alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, della consigliera Alessandra Guerra, dello storico dell'arte Gianfranco Ellero, di molti artisti e di numerosissime persone amiche ed estimatrici dell'arte e dell'umanità di Mario Micossi. Un pubblico folto e commosso, raccolto sotto il pergolato di viti del cortile: "viti friulane, radicate in terra friulana, intorno a una casa difesa con i denti - ha ricordato ancora la nipote - per mantenerla in piedi, dopo il terremoto". E l'annotazione sull'arte dello zio è quella della leggerezza e della poesia: "una leggerezza di cui Micossi, con l'incisione e l'acquerello, ha fatto il suo campo di battaglia".

Sacerdote della bellezza lo ha definito Ellero, ricordando il significato che per Micossi aveva il paesaggio: non solo un pretesto architettonico o naturalistico ma essenzialmente un luogo di sintesi tra uomo e natura. E la sua pittura e la sua incisione il frutto di leit motiv a lungo meditati, anche anni, spesso fino alla macerazione, tanto da farlo diventare il più grande lettore e interprete del paesaggio friulano di ogni tempo.

Micossi - ha sottolineato il presidente del Consiglio Tesini - è l'espressione di un friulano vero, colto, eclettico, versatile, fortemente radicato alla sua terra ma cittadino del mondo, ovvero mai straniero in patria e mai fuori del mondo: una metafora, per Tesini, a 30 anni dal terremoto, per dire dell'amore per la propria gente e per la propria terra. Un messaggio, attraverso l'arte, anche per la politica e per le istituzioni. Hanno parlato anche alcuni amici: Grazia Levi ha letto un messaggio inviato per l'occasione dall'amico Carlo Scarsini, già direttore del Progresso Italiano di New York e corrispondente Ansa da Mosca, a testimonianza delle molte amicizie intrecciate indiverse parti del mondo, e anche quella di Alessandra Guerra è stata la testimonianza di un'amicizia famigliare, ricca di ricordi personali non solo legati alla lezione artistica ma anche umana di Micossi.