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UDC:Molinaro e Salvador su bocciatura comparto unico

10.10.2006
12:17
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/MPB - "Alla luce della mancata approvazione da parte della Corte dei Conti della preintesa nel comparto unico del pubblico impiego regionale, avevamo chiesto che ci fosse un minimo di cautela e buon senso, invitando la Commissione di merito a sospendere l'esame del progetto di legge sulla devoluzione delle funzioni amministrative ai Comuni e alle Province, sino a quando non fosse intervenuta l'approvazione definitiva da parte della Corte stessa. Ora che la Corte ha bocciato il provvedimento della Giunta regionale abbiamo un'altra conferma sulla fondatezza delle nostre preoccupazioni e confermiamo che il voler procedere ad ogni costo nell'esame del provvedimento senza sostanziali modifiche significa disattendere i fondamentali principi di buona amministrazione e di leale cooperazione tra livelli istituzionali".

Commentano così i consiglieri regionali Roberto Molinaro e Maurizio Salvador la bocciatura della preintesa da parte della magistratura contabile e il comportamento della Giunta regionale intenzionata a proseguire l'esame del proprio disegno di legge sulla devoluzione, senza prima dare risposte precise alle osservazioni della Corte dei Conti, peraltro già ampiamente previste e più volte messe in evidenza dall'UDC.

"La Regione continua a prendere in giro Comuni e Province - sostengono gli esponenti UDC - insistendo su una devoluzione di funzioni senza la necessaria certezza del contestuale trasferimento delle risorse umane e finanziarie, mentre non è ancora dato di conoscere l'esatta disponibilità delle risorse complessive che si trasferiscono alle autonomie locali".

"Le nostre preoccupazioni - ribadiscono Molinaro e Salvador - sono state condivise in 1° Commissione anche da alcuni consiglieri di maggioranza, che in tale occasione si sono astenuti, rafforzando così il voto contrario dell'UDC e confermando la non chiarezza del quadro della disponibilità di risorse finanziarie ed umane che si trasferiscono alle autonomie locali".

"Il provvedimento della maggioranza - concludono i consiglieri centristi - per di più accentua ulteriormente il centralismo del Governo e del Presidente della Regione; è pertanto ora che gli amministratori locali del Friuli Venezia Giulia si rendano conto di quanto sta accadendo, così come stanno facendo i sindaci di centrosinistra a livello nazionale sulla Legge finanziaria".