UDC:Molinaro e Salvador su bocciatura comparto unico
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/MPB - "Alla luce della mancata
approvazione da parte della Corte dei Conti della preintesa nel
comparto unico del pubblico impiego regionale, avevamo chiesto
che ci fosse un minimo di cautela e buon senso, invitando la
Commissione di merito a sospendere l'esame del progetto di legge
sulla devoluzione delle funzioni amministrative ai Comuni e alle
Province, sino a quando non fosse intervenuta l'approvazione
definitiva da parte della Corte stessa. Ora che la Corte ha
bocciato il provvedimento della Giunta regionale abbiamo un'altra
conferma sulla fondatezza delle nostre preoccupazioni e
confermiamo che il voler procedere ad ogni costo nell'esame del
provvedimento senza sostanziali modifiche significa disattendere
i fondamentali principi di buona amministrazione e di leale
cooperazione tra livelli istituzionali".
Commentano così i consiglieri regionali Roberto Molinaro e
Maurizio Salvador la bocciatura della preintesa da parte della
magistratura contabile e il comportamento della Giunta regionale
intenzionata a proseguire l'esame del proprio disegno di legge
sulla devoluzione, senza prima dare risposte precise alle
osservazioni della Corte dei Conti, peraltro già ampiamente
previste e più volte messe in evidenza dall'UDC.
"La Regione continua a prendere in giro Comuni e Province -
sostengono gli esponenti UDC - insistendo su una devoluzione di
funzioni senza la necessaria certezza del contestuale
trasferimento delle risorse umane e finanziarie, mentre non è
ancora dato di conoscere l'esatta disponibilità delle risorse
complessive che si trasferiscono alle autonomie locali".
"Le nostre preoccupazioni - ribadiscono Molinaro e Salvador -
sono state condivise in 1° Commissione anche da alcuni
consiglieri di maggioranza, che in tale occasione si sono
astenuti, rafforzando così il voto contrario dell'UDC e
confermando la non chiarezza del quadro della disponibilità di
risorse finanziarie ed umane che si trasferiscono alle autonomie
locali".
"Il provvedimento della maggioranza - concludono i consiglieri
centristi - per di più accentua ulteriormente il centralismo del
Governo e del Presidente della Regione; è pertanto ora che gli
amministratori locali del Friuli Venezia Giulia si rendano conto
di quanto sta accadendo, così come stanno facendo i sindaci di
centrosinistra a livello nazionale sulla Legge finanziaria".