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V Comm: approvato ddl devolution Regione/Enti locali

11.10.2006
14:07
(ACON) Trieste, 11 ott - RC - Prima di procedere con l'approvazione - giunta a maggioranza - degli oltre 60 articoli che formano il disegno di legge n. 199 sul trasferimento di funzioni e compiti dalla Regione agli enti locali, i consiglieri di opposizione - Maurizio Salvador dell'UDC in primis, che aveva sollevato la questione - hanno ottenuto che l'assessore Gianni Pecol Cominotto relazionasse sul veto posto dalla Corte dei Conti alla stipula della preintesa inerente il contratto collettivo di lavoro del personale del comparto unico (CU) non dirigenti, biennio economico 2004-2005.

Ad Antonio Martini (Margh), presidente della V Commissione consiliare, non è rimasto che dare la parola all'assessore. La Corte dei Conti non ci ha detto di non fare il CU - ha quindi spiegato quest'ultimo - anzi il contrario, ma dobbiamo completare le motivazioni che sottendono al nostro desiderio di creare il CU, motivazioni che la Corte stessa considera essenziali. Abbiamo, ad esempio, ereditato gli uffici della motorizzazione civile: se non si attua il CU, la Regione (che non intende gestire direttamente, ma affidare alle Province, questi uffici) non avrebbe un atto compiuto per trasferire 120 dipendenti alle Province; lo stesso dicasi per le competenze già ricevute per funzioni ex ANAS, per risorse umane pari a 200 unità. In tutto, si parla di 700 persone. Questi dati non erano stati posti all'attenzione della Corte anche perché ciò non era previsto.

Omogeneizzare i contratti del personale regionale e dei dipendenti degli enti locali non è un valore assoluto - si legge nel rapporto della Corte dei Conti. Mentre è di rilevante interesse pubblico il trasferimento delle funzioni, e in tal senso del personale, dalla Regione agli enti locali. La creazione del CU avrebbe dovuto affiancare questo trasferimento, ma così non è stato. L'assessore ha definito un equivoco questo concetto della Corte e ha sostenuto che, semmai, il processo deve essere proprio il contrario: innanzitutto il CU, primo atto non esaustivo del conferimento di competenze, in seguito ulteriori norme per arrivare ad una Regione deputata a legiferare, programmare e coordinare, ma non gestire servizi.

Non abbiamo proceduto con atti significativi di devoluzione e chiariremo perché - ha aggiunto Pecol Cominotto - ovvero perché non volevamo fosse un atto che metteva in crisi le Autonomie locali che ricevevano le competenze o un danno per i cittadini rispetto al ricevimento dei servizi. Dovremo poi spiegare alla Corte dei Conti che il contenuto della preintesa non attiene solo alla devoluzione intesa come mobilità di funzioni e risorse umane in modo verticale Regione/Autonomie locali, ma anche in senso orizzontale. La preintesa attiene a regole secondo le quali la realizzazione delle piante organiche degli Ambiti è realizzata a costi inferiori a quelli oggi sostenuti con mezzi parziali e non adeguati.

La Commissione è quindi passata al disegno di legge approvando tutti gli articoli, in merito ai quali erano stati presentati degli emendamenti a firma soprattutto Antonio Pedicini (FI), ma anche Salvador, nonché tutta una serie dello stesso assessore Pecol Cominotto che per lo più ha parlato di modifiche tecniche, ma che ha anche introdotto nuovi trasferimenti alle Province per l'autorizzazione alla cattura temporanea di animali per inanellamento a scopi scientifici, oppure per la concessione di assegni agli alunni della scuola dell'obbligo e secondarie non statali, senza fini di lucro, e altre contributi sempre legati alle esigenze degli studenti. E trasferimenti li hanno avuti anche per quanto attiene i contributi in favore degli operatori agrituristici, delle fattorie didattiche, delle "strade del vino". Per le materie di cultura, sport e tempo libero, la Giunta ha sotteso il trasferimento delle funzioni all'adozione di atti di indirizzo da parte della Giunta stessa, in base di specifiche previsioni contenute in norme di settore.

Il voto conclusivo ha mostrato la contrarietà di FI, LN e UDC, e i favori di DS, Margherita, Cittadini, PRC e PDCI. Pedicini (FI), Salvador (UDC) e Fulvio Follegot (LN) saranno relatori di minoranza per l'Aula, Mauro Travanut (DS) relatore unico di maggioranza.

(foto in e-mail; immagini alle tv)