V Comm: approvato ddl devolution Regione/Enti locali
(ACON) Trieste, 11 ott - RC - Prima di procedere con
l'approvazione - giunta a maggioranza - degli oltre 60 articoli
che formano il disegno di legge n. 199 sul trasferimento di
funzioni e compiti dalla Regione agli enti locali, i consiglieri
di opposizione - Maurizio Salvador dell'UDC in primis, che aveva
sollevato la questione - hanno ottenuto che l'assessore Gianni
Pecol Cominotto relazionasse sul veto posto dalla Corte dei Conti
alla stipula della preintesa inerente il contratto collettivo di
lavoro del personale del comparto unico (CU) non dirigenti,
biennio economico 2004-2005.
Ad Antonio Martini (Margh), presidente della V Commissione
consiliare, non è rimasto che dare la parola all'assessore. La
Corte dei Conti non ci ha detto di non fare il CU - ha quindi
spiegato quest'ultimo - anzi il contrario, ma dobbiamo completare
le motivazioni che sottendono al nostro desiderio di creare il
CU, motivazioni che la Corte stessa considera essenziali.
Abbiamo, ad esempio, ereditato gli uffici della motorizzazione
civile: se non si attua il CU, la Regione (che non intende
gestire direttamente, ma affidare alle Province, questi uffici)
non avrebbe un atto compiuto per trasferire 120 dipendenti alle
Province; lo stesso dicasi per le competenze già ricevute per
funzioni ex ANAS, per risorse umane pari a 200 unità. In tutto,
si parla di 700 persone. Questi dati non erano stati posti
all'attenzione della Corte anche perché ciò non era previsto.
Omogeneizzare i contratti del personale regionale e dei
dipendenti degli enti locali non è un valore assoluto - si legge
nel rapporto della Corte dei Conti. Mentre è di rilevante
interesse pubblico il trasferimento delle funzioni, e in tal
senso del personale, dalla Regione agli enti locali. La creazione
del CU avrebbe dovuto affiancare questo trasferimento, ma così
non è stato. L'assessore ha definito un equivoco questo concetto
della Corte e ha sostenuto che, semmai, il processo deve essere
proprio il contrario: innanzitutto il CU, primo atto non
esaustivo del conferimento di competenze, in seguito ulteriori
norme per arrivare ad una Regione deputata a legiferare,
programmare e coordinare, ma non gestire servizi.
Non abbiamo proceduto con atti significativi di devoluzione e
chiariremo perché - ha aggiunto Pecol Cominotto - ovvero perché
non volevamo fosse un atto che metteva in crisi le Autonomie
locali che ricevevano le competenze o un danno per i cittadini
rispetto al ricevimento dei servizi. Dovremo poi spiegare alla
Corte dei Conti che il contenuto della preintesa non attiene solo
alla devoluzione intesa come mobilità di funzioni e risorse umane
in modo verticale Regione/Autonomie locali, ma anche in senso
orizzontale. La preintesa attiene a regole secondo le quali la
realizzazione delle piante organiche degli Ambiti è realizzata a
costi inferiori a quelli oggi sostenuti con mezzi parziali e non
adeguati.
La Commissione è quindi passata al disegno di legge approvando
tutti gli articoli, in merito ai quali erano stati presentati
degli emendamenti a firma soprattutto Antonio Pedicini (FI), ma
anche Salvador, nonché tutta una serie dello stesso assessore
Pecol Cominotto che per lo più ha parlato di modifiche tecniche,
ma che ha anche introdotto nuovi trasferimenti alle Province per
l'autorizzazione alla cattura temporanea di animali per
inanellamento a scopi scientifici, oppure per la concessione di
assegni agli alunni della scuola dell'obbligo e secondarie non
statali, senza fini di lucro, e altre contributi sempre legati
alle esigenze degli studenti. E trasferimenti li hanno avuti
anche per quanto attiene i contributi in favore degli operatori
agrituristici, delle fattorie didattiche, delle "strade del
vino". Per le materie di cultura, sport e tempo libero, la Giunta
ha sotteso il trasferimento delle funzioni all'adozione di atti
di indirizzo da parte della Giunta stessa, in base di specifiche
previsioni contenute in norme di settore.
Il voto conclusivo ha mostrato la contrarietà di FI, LN e UDC, e
i favori di DS, Margherita, Cittadini, PRC e PDCI. Pedicini (FI),
Salvador (UDC) e Fulvio Follegot (LN) saranno relatori di
minoranza per l'Aula, Mauro Travanut (DS) relatore unico di
maggioranza.
(foto in e-mail; immagini alle tv)