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Difensore civico: c'è bisogno di un Difensore nazionale

16.10.2006
17:14
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/RC - Un Difensore civico nazionale per sanare l'anomalia di essere l'unico Paese a non avere questa istituzione fondamentale per la sua vita democratica. Un concetto, questo, che il Difensore civico del Friuli Venezia Giulia, Caterina Dolcher, ha ribadito a Firenze partecipando al convegno internazionale sul tema "La difesa civica in Italia e in Europa", nel corso del quale è stata presentata a una delegazione di parlamentari di maggioranza e di opposizione e a una delegazione del Governo, un progetto di legge elaborato dalla Conferenza nazionale dei Difensori civici italiani. La proposta - spiega l'avvocato Dolcher in una nota - si prefigge di istituire un sistema completo di difesa civica sul territorio nazionale, basato sul principio di sussidiarietà, affinché sia garantito a tutti i cittadini di potersi rivolgere a un Difensore civico per la tutela stragiudiziale dei propri diritti e interessi nei confronti di tutte le Pubbliche amministrazioni e degli enti che comunque svolgono funzioni di pubblico interesse.

Dopo una lunga stagione di sperimentazione dell'Istituto, che si è sviluppato a macchia di leopardo sul territorio nazionale (vi sono Regioni dove il sistema di difesa civica è molto sviluppato e capillare, ad esempio in Toscana, e Regioni dove il Difensore civico regionale non c'è o addirittura non è nemmeno previsto, come in Sicilia), è tempo - così ancora il Difensore del Friuli Venezia Giulia - di dare all'Italia un sistema unitario e armonico sulla base di principi comuni che già caratterizzano la difesa civica in Europa, perché una rete capillare di Difensori civici su tutto il territorio nazionale diventa presidio quotidiano della tutela dei diritti e interessi di tutti i cittadini nei confronti di tutte le amministrazioni.

Il cittadino, tramite il Difensore civico, diventa protagonista nell'opera di miglioramento della Pubblica amministrazione. Un primo passo nella nostra Regione, per la costruzione di un sistema capillare di difesa civica, è stato fatto prevedendo che i Comuni e le Province possano istituire il proprio Difensore civico in unione con altri enti locali o in convenzione con il Difensore civico regionale. Si stanno, perciò, predisponendo le prime convenzioni che alcuni Comuni hanno già richiesto al Consiglio regionale e che molto presto verranno attivate, così da iniziare a costruire un sistema di sempre maggiore copertura della difesa civica in tutta Italia.