Difensore civico: c'è bisogno di un Difensore nazionale
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/RC - Un Difensore civico nazionale
per sanare l'anomalia di essere l'unico Paese a non avere questa
istituzione fondamentale per la sua vita democratica. Un
concetto, questo, che il Difensore civico del Friuli Venezia
Giulia, Caterina Dolcher, ha ribadito a Firenze partecipando al
convegno internazionale sul tema "La difesa civica in Italia e in
Europa", nel corso del quale è stata presentata a una delegazione
di parlamentari di maggioranza e di opposizione e a una
delegazione del Governo, un progetto di legge elaborato dalla
Conferenza nazionale dei Difensori civici italiani. La proposta -
spiega l'avvocato Dolcher in una nota - si prefigge di istituire
un sistema completo di difesa civica sul territorio nazionale,
basato sul principio di sussidiarietà, affinché sia garantito a
tutti i cittadini di potersi rivolgere a un Difensore civico per
la tutela stragiudiziale dei propri diritti e interessi nei
confronti di tutte le Pubbliche amministrazioni e degli enti che
comunque svolgono funzioni di pubblico interesse.
Dopo una lunga stagione di sperimentazione dell'Istituto, che si
è sviluppato a macchia di leopardo sul territorio nazionale (vi
sono Regioni dove il sistema di difesa civica è molto sviluppato
e capillare, ad esempio in Toscana, e Regioni dove il Difensore
civico regionale non c'è o addirittura non è nemmeno previsto,
come in Sicilia), è tempo - così ancora il Difensore del Friuli
Venezia Giulia - di dare all'Italia un sistema unitario e
armonico sulla base di principi comuni che già caratterizzano la
difesa civica in Europa, perché una rete capillare di Difensori
civici su tutto il territorio nazionale diventa presidio
quotidiano della tutela dei diritti e interessi di tutti i
cittadini nei confronti di tutte le amministrazioni.
Il cittadino, tramite il Difensore civico, diventa protagonista
nell'opera di miglioramento della Pubblica amministrazione. Un
primo passo nella nostra Regione, per la costruzione di un
sistema capillare di difesa civica, è stato fatto prevedendo che
i Comuni e le Province possano istituire il proprio Difensore
civico in unione con altri enti locali o in convenzione con il
Difensore civico regionale. Si stanno, perciò, predisponendo le
prime convenzioni che alcuni Comuni hanno già richiesto al
Consiglio regionale e che molto presto verranno attivate, così da
iniziare a costruire un sistema di sempre maggiore copertura
della difesa civica in tutta Italia.