I e II Comm: Insiel, presidente Cozzi (4)
(ACON) Trieste, 19 ott - AB - Ho avuto dalla Regione, così il
presidente di Insiel Dino Cozzi, deleghe di gestione che non ho
potuto esercitare e la Regione non solo non ha fatto nulla per
rimuovere questa situazione di illegittimità, ma anzi ha tenuto
un comportamento volto a confermarla.
Dopo questa dura premessa, Cozzi ha detto che Insiel, con il suo
atteggiamento aggressivo sul mercato nei confronti delle aziende
private, potrebbe aver contribuito a provocare una reazione
sfociata nel decreto Bersani. Avere una società a proprietà
pubblica che persegue politiche privatistiche, a suo giudizio è
un controsenso che va rimosso.
Per Cozzi, il decreto Bersani è l'occasione per far fare un salto
di qualità all'industria del Friuli Venezia Giulia. Abbiamo
aziende private interessate ad acquisire Insiel per creare un
polo informatico da quotare immediatamente in borsa e in grado di
competere sul mercato europeo. Un'opportunità per questo sistema
regionale, per la Giunta, per Insiel stessa.
E alla domanda di quanto potrebbe valere la società, Cozzi ha
risposto che a parità di fatturato attuale, da una vendita
all'asta di Insiel si potrebbero ricavare dai 50 ai 70 milioni di
euro.
(segue)